Il Silicone in cucina: benvenuti nel mondo del Food Loop

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Dopo lo spopolare degli stampi Silikomart in tutta Italia ecco che arriva anche da noi  il Food Loop: la nuova moda in cucina.

La Food Loop propone infatti la prima linea di tools culinari interamente in silicone e resistenti a temperature che possono arrivare fino a 357 gradi centigradi. La moda sta già spopolando nel resto del mondo, Gran Bretagna e Usa primi fra tutti, ed in Italia? naturalmente ci siamo noi di ginger and tomato che ne parliamo per farvi conoscere le nuove tendenze in fatto di cucina.

Tra i vari tools che l’azienda propone ce ne sono due in particolare che ci hanno colpito per la loro efficacia: il food trussing mini ed il poach pod

L’arte nel tostare

holy_toastSanto sia il Toast e benedetta l’arte nel tostare.
La prima colazione è il pasto più importante della giornata, ormai ne siamo consapevoli. Abbiamo imparato che è importante sedersi, mangiare con calma, coccolarsi con il meglio che la tradizionale dieta mediterranea ci ha insegnato. Ma possiamo avere ancora di più dalla nostra prima colazione. Da pasto più importante della giornata possiamo trasformarlo anche in quello più miracoloso.

Habemus toast!

Pensavate che fosse già abbastanza miracoloso riuscire ad alzarsi dal letto la mattina e trovare la forza di affrontare un’altra giornata lavorativa? Beh, ancora non avete valutato le positive influenze e conseguenze de l‘arte del tostare.

Basta usare questo miracoloso ed ingegnoso stampo di plastica: dovete solo, in religioso silenzio, inserirlo nel tostapane e nel giro di un attimo… stupore e magia sulla vostra fetta di pane!
Amanti del kitch esultate, questa non potete certo lasciarla scappare. Chi non rimarebbe stupefatto?  La Vergine Maria apparirà proprio qui, su vostro tost trasformandolo in un perfetto “Holy toast”.

Sacrilegio? Bestemmia? Vano e profano?

Aspettate a spalancare bocca e occhi. Siamo solo all’inizio del potenziale creativo che offre l’arte della tostatura.

Sublimato di passione: cioccolatini in accordo con le emozioni

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Cioccolato dipendenti esultate: gaudio et giubilo! Tutto quello che abbiamo sempre sognato si è avverato, la risposta ad ogni nostra pulsione cioccolatosa è arrivata. Vi presento il Sublimato di Passione.

Magia del cioccolato e dei suoi poteri metafisici.

Ci ha pensato Lorenza Torri con le sue ANTICHE MEDICINE EMOTIVICHE, rimedi per gli affanni dell’anima. Una scatola con 20 cioccolatini in puro cioccolato fondente o bianco, per la serie di Dessert Pret a Manger . “Per assaporare le attese e dolcificare le assenze”.

Dolci emozionali, dolcetti da conforto, dolci leggeri in atmosfere piccanti. Potere del cioccolato unito alle ricette creative di Lorenza Torri. Perchè la particolarità di questi piccoli e carini cioccolatini è il ripieno: ad ogni morso si apre una nuova finestra sui sapori, accostamenti più o meno arditi di spezie e colori, pronti a stimolare le nostre papille e i nostri sensi.

Cucina & Design: le Frigopoésie

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Ci eravamo abituati a tappezzare il frigorifero di fogli e fogliettini,  vestirlo di magneti di scarsa sobrietà, agghindarlo con post-it o addirittura scrivere direttamente sul frigo con pennarelli da lavagna. Roba vecchia, dimenticate, passate avanti. Il caso del momento sono le Frigopoésie:  da ora possiamo dare largo respiro al poeta che si cela dentro di noi.

Avvistate in Spagna, Francia, europa del nord.. oramai un vero e proprio fenomeno. Si presentano con un packagin accattivante, che riachiama una comune confezione da cd musicale, ma all’interno contiene 510 magneti con stampate sillabe e parole da attaccare sul frigo o su qualsiasi superficie metallica. Sempre nella confezione, un glossario con l’elenco completo di tutti i magneti. Benvenuti nel magico mondo dell parole, ora siete liberi di scrivere tutto quello che volete sul vostro frigo.

Tutte insieme danno una possilità infinita di composizioni. Estemporanee composizioni poetiche, romantiche o anche senza senso. Facilissimo sentirsi un poeta o un scrittore lasciando massime e motti attaccati qua e la per la casa, non solo per andare a svegliare la creatività, ma anche per illuminare la cucina, giocando con le parole.

Cambiare ogni mattina, a seconda dell’umore, per lasciare un messaggio divertente o romantico, cospargere di parole la casa o avere sempre l’ultima parola.

Soluzioni per una produttiva Pausa Caffé

Eccoci, finalmente l’ora della pausa caffé. Qualcuno propone di abolirla, altri ne vantano gli effetti positivi sulla produttività e chi simpaticamente vorrebbe calcolarla per sottrarla dallo stipendio. Chi se ne frega, ora non pensiamoci. Prendiamoci il tempo per questa pausa caffé che sembrava non arrivare mai.

Vizio o virtù?

Le macchinette del caffé si affollano, i distributori vengono assaliti da orde di dipendenti e impiegati affamati e assonnati che sognano la fine della giornata lavorativa, ed invece sono solo a metà pomeriggio. I boss vigilano, indagano e controllano l’orologio con nonchalance.

La Pausa Caffé è stata argomento di discussione di giornali, trasmissioni, blog e riviste. La conclusione finale è che se fatta seguendo precise regole, aumenta la produttività.

” Almeno una, non più di tre, non più di dieci minuti “

Si ok, ma c’è una soluzione per renderla davvero produttiva questa pausa caffé o tutto se ne va in fumo con la sigaretta che sto fumando?

Ecco la geniale e pratica soluzione.

Mangiare all’Ikea

Chi non è mai stato all’Ikea alzi la mano.
Bene. Domanda di intutibile risposta.

C’è per caso qualcuno oltre me, che almeno una volta è andato all’Ikea appositamente per mangiare all’ikea restaurant?

Suvvia, chi non ha lanciato uno sguardo alla sala self-service, dove troneggiano dolci, taratine, piatti di carne e pesce, tutti piatti che si rifanno rigorosamente alla cucina svedese. E mi chiedo chi, davanti a tutto ciò, non abbia ceduto assaggiando una fetta di torta al cioccolato o almeno un panino al salmone.

Chi poi ha avuto l’ardire di addentrarsi e superare il caffé bar, avrà sicuramente provato anche tutto il resto della grande varietà di piatti e soluzioni culinarie proposte nel menù svedese:

  • Salmone marinato
  • Polpette svedesi
  • Vegetables Curry
  • Pollo in salsa d’albicocca
  • Salsiccia con patate e pomodori
  • Lingon-Berries

Seguendo questo link troverete le ricette, ingredienti e anche la spiegazione per come impiattare i più conosciuti piatti svedesi proposti all’ikea restaurant.

Lo stampo per il Muffin Gigante

Ecco un oggetto ha cui non possiamo assolutamente rimanere indifferenti: lo stampo per ottenere un muffin gigante. Geniale. Un’ altra proposta per una sorprendente torta di compleanno.

Stanchi dei soliti e banali stampi? Sul sito Sur la table troverete lo strumento adatto a voi, l’attrezzo per ottenere la versione giant dei ben noti muffins. Lo stampo è in alluminio, facilmente lavabile e resistente. Perfetto per dare il via libera alla vostra vena creativa e decorativa. Visto che la ricetta base della torta è semplice (concettualmente è un muffin), possiamo sbizzarrirci nella decorazione e nella presentazione di questo tripudio di dolcezza, perfetto per una insolita torta di compleanno.

Finalmente una soluzione per grandi festeggiamenti, un sogno di bambino che si realizza, sentirsi improvvisamente piccoli umpa lumpa nel magico mondo dei muffins giganti. La prima ricetta da provare? Al cioccolato chiaramente. Ecco una proposta per ottenere un delizioso muffin gigante.

Cinque Spumanti da acquistare al Supermercato

Spesso siamo invitati a cene e pranzi tra amici e ci chiedono di portare qualcosa da bere, ma su cosa orientarci? io consiglio sempre di presentarsi con delle bollicine, ottime per l’aperitivo ma adatte anche a “tutto pasto“. Inoltre per quanto riguarda gli spumanti devo dire che anche sugli scaffali del supermercato se ne trovano di tutto rispetto, come questi Brut Metodo Classico  che vi riporto di seguito. Ho parlato di supermercato perché é il luogo dove tutti noi andiamo almeno una volta alla settimana, per cui volendo potete anche acquistarne diverse bottiglie in modo da farvi trovare sempre preparati.

Ma veniamo ora alle nostre indicazioni, quelli che seguono sono 5 spumanti i cui prezzi oscillano tra i 10 ed i 15 euro:

Carpenè Malvolti Brut prodotto con uve chardonnay, pinot bianco e pinot nero  vinificato in bianco. Viene prodotto in Trentino ed ha colore giallo paglierino, bollicine continue e profumo tenue e fruttato.

Alimenti in scatola: cosa c’è veramente dentro?

Sappiamo tutti che i prodotti in scatola si conservano a lungo nel tempo. Tanto è vero che Bender, nel 1966, potè studiare le caratteristiche di confezioni di carne di vitello e di montone preparate più di cento anni prima. Quanto affermato è certamente valido dal punto di vista microbiologico, perché i prodotti così confezionati vengono sottoposti a trattamenti termici che assicurano la distruzione di tutti i germi patogeni, il valore nutritivo può, invece, subire modificazioni nel tempo, attribuibili a fattori diversi come l’interazione fra alimento e recipiente, le trasformazioni chimiche dovute alle variazioni della temperatura o alla presenza di ossigeno nella confezione, o il passaggio di nutrienti dall’alimento al liquido di governo con il calore.

Carni, pesci, ortaggi e frutta sono i prodotti che più si adattano a questo metodo di conservazione. Tutti i prodotti in scatola sono sottoposti a sterilizzazione al fine di inibire l’azione degli enzimi, dei microrganismi e delle loro tossine, la cui presenza o proliferazione potrebbe alterare il prodotto stesso e renderlo inadatto al consumo alimentare. Nella preparazione industriale gli alimenti a bassa acidità vengono sottoposti a temperature elevate (> o uguali a 115°) con riscaldamento sotto pressione in autoclave.

Alimenti equi e solidali

 

Sentiamo sempre più parlare di prodotti equi e solidali e molti di noi vedono immediatamente il caffè del Costa Rica o il thè rosso dall’Africa, venduti insieme a tanti piccoli artifici coloratissimi provenienti da tutto il mondo e presentati a noi in botteguccie specializzate in commercio equo. Pensiamo subito a fare un atto di ‘beneficienza’, a comprare una cosetta tanto per fare la nostra opera di bene, sapendo che dietro ad ogni oggetto, dietro ad ogni pacchetto di caffè c’è un bambino in più che va a scuola, una donna in più che riesce a sfamare i suoi piccoli, un uomo in più che ritrova la sua dignità. Certo tutto questo è vero, ma quello che tendiamo a dimenticare è che pure noi tiriamo vantaggio da questo commercio. Si è vero che il caffè o il thè costano talvolta più cari che non al supermercato, è vero che magari il sapore è diverso da quello al quale siamo abituati, ma il nostro vantaggio non è solo nello sperimentare sapori e conoscere culture nuove. La maggioranza di questi prodotti vengono coltivati e prodotti in piccola scala, nel rispetto dei valori umani dei lavoratori certo, ma anche nel rispetto dei consumatori.

Se avessimo la scelta di comprare prodotti organici, coltivati e preparati come lo si faceva prima dell’industrializzazione delle campagne, prima delle multinazionali, prima dei prodotti chimici, prima dell’inquinamento massiccio che abbiamo causato… se avessimo questa scelta non la faremmo forse? So già cosa pensate, il prezzo, purtroppo, è un elemento deterrente, tanto forte da farci sacrificare pure la nostra salute e quella degli esseri che più ci sono preziosi.
Ma nessuna rivoluzione è mai arrivata senza sacrifici ed i visionisti dietro ai vari movimenti equi e solidali lo sanno bene. Ci tengo a citarli, perchè tutti intraprendono la stessa battaglia anche se in zone diverse: Fair Trade, Altro Mercato, Altro Consumo, Slow Food…. e senza contare gli innumerevoli, piccolissimi Gruppi d’Acquisto Solidale (GAS) sparsi per il territorio italiano. In fondo, che differenza c’è tra il contadino nostrano che fatica a produrre articoli di qualità (che le grosse centrali d’aquisto valuteranno ben al di sotto del loro valore) e quelle famiglie nel centro dell’Africa che raccolgono le foglioline di thè? Perchè ci sentiamo bene dando dignità a gente lontana ed ignoriamo chi ci sta accanto? Le multinazionali hanno finito per toglierla questa dignità ai nostri produttori, li hanno forzati a lavorare secondo i loro requisiti, prediligendo la quantità e la rapidità alla genuinità del prodotto. E chi non si adegua è destinato a morire.

Coltelli da cucina in ceramica, affilati come acciaio giapponese

Per uno chef è importante avere una buona valigia di coltelli da cucina, in molti casi è proprio questo prezioso utensile a fare la differenza. Il taglio della carne, lo sfilettamento del pesce e la rifinitura delle verdure dipendono, oltre che dalla maestria del cuoco, anche dallo strumento con cui questi lavora.

Ecco perchè chi ama cucinare (anche amatorialmente) prima o poi decide di scegliere personalmente i propri coltelli, comprandoli in kit, o acquistando di volta in volta un nuovo elemento. Sicuramente il prezzo è la principale discriminante: un buon coltello arriva a costare anche duecento euro; ecco perché chiunque possieda un kit (anche di valore non troppo elevato) in genere è molto attento e geloso dei propri utensili.

Le pentole in terracotta

La terracotta è natura, ci rende partecipi dello scorrere continuo del tempo, mantenendo inalterate le sue meravigliose caratteristiche.

Le pentole in metallo assorbono rapidamente il calore trasmettendolo al cibo, mentre la terracotta funziona come un isolante, si scalda molto lentamente e altrettanto lentamente cede il calore che ha assorbito.

Il coccio è il materiale ideale per la cottura di quei piatti che richiedono lunghe cotture senza sbalzi di temperatura, ottima per legumi, cereali, sughi, stufati, minestroni e zuppe.
E’ importante ricordare, per evitare spiacevoli sorprese, che in questi tipi di pentole la cottura prosegue anche molto dopo aver spento il fuoco.

Le pentole di coccio sono fragili ma meno di quanto si possa immaginare. Prima dell’uso una pentola di terracotta nuova deve essere messa in ammollo in acqua fredda per almeno 12 ore, si vedranno salire delle bollicine di aria dalla sua superficie, che sprigioneranno un odore simile a quello della terra dopo una pioggia estiva.

Le pentole di terracotta sono porose, smaltate su tutta la superficie tranne che sul fondo; quindi l’operazione di immersione permette di reidratare la terracotta , che si è seccata durante la cottura, in maniera uniforme.