Una ricetta per gli Spaghetti con asparagi e cappesante

pasta asparagi e cappesante

La ricetta che vi propongo oggi é  un primo piatto formidabile: é colorato, profumato e saporitissimo allo stesso tempo. Io ve lo presento con delle cappesante grigliate ma se preferite potete utilizzare degli scampi o anche delle mazzancolle. La verità é che io adoro le cappesante praticamente in qualunque modo ma effettivamente il colore ed il sapore che donano a questo piatto lo rende davvero unico. Devo precisare che questa non é una ricetta velocissima né tanto meno semplicissima ma vi assicuro che ne vale la pena.

Allora ecco quello che vi occorre per 4 persone

320 gr di spaghetti n 5 | pesto di basilico fresco | 400 gr di asparagi tagliati a metà | 7 pomodori secchi | 2 cucchiaini di capperi sottosale | 8 cappesante sgusciate | mezzo limone spremuto | sale | olio evo | pepe verde macinato fresco.

 

Primo piatto con le melanzane: Fagottini di melanzane e capelli d’angelo

fagottini-di-melanzane

TEMPO: 25 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Cercate un primo piatti diverso dal solito? Che sappia essere leggero per accompagnarci gradevolmente in questa primavera che, seppur timidamente, sta facendo capolino? Ecco a voi i fagottini di melanzane! Buoni e saporiti, il risultato è garantito. Un consiglio: può essere decisamente un sostanzioso piatto unico, non appesantitevi con altre portate successive che renderebbero la digestione più lenta e difficoltosa. Buon appetito!


Fagottini di melanzane

Ingredienti per 4 persone:

1 grossa melanzana | 150gr di capelli d’angelo | 80gr di pesto | 1 scalogno | 300gr di pomodori maturi |10 foglie di basilico | 3 cucchiai di ricotta salata grattugiata |olio extra vergine d’oliva | sale e pepe q.b. 

Pesto Party

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Pesto addicted uniamoci. C’è qualcosa di più meravigliosamente buono e profumato del pesto alla genovese? Una salsa veloce e facile da preparare, si adatta a tutte le stagioni, ottimo e versatile condimento non solo per la pasta.

Preparare il pesto a casa propria, oltre ad essere di una semplicità imbarazzante, è sicuramente economico e qualitativamente superiore ai prodotti da supermercato.

Il pesto ha anche la prerogativa di ispirare svariate e molteplici ricette, in aggiunta ai piatti tipici della tradizione ligure. Possiamo quindi lanciarci in sperimantazioni culinarie, mentre aspettiamo frementi il Campionato Mondiale di Pesto Genovese al Mortaio.

Andiamo dunque a introdurre l’esperimento di oggi, l’unione del sacro col profano: Muffin al Pesto.

Crocchette al pesto

TEMPO: 1 ora| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Dato che, in passato, abbiamo parlato tanto di come friggere le diverse pietanze, voglio darvi la ricetta delle Crocchette al pesto, così che possiate sfruttare al massimo i nostri consigli.

La ricetta di questo antipasto mi è particolarmente cara, perché è un piatto che prendo sempre quando esco con la mia ragazza ed andiamo a cena in un determinato ristorante. Le Crocchette al pesto, sono un ottimo connubio tra il profumo del pesto e la delicata frittura delle crocchette, un modo squisito per iniziare una cena.

Lasagne al pesto rinforzate

Ho assaggiato questo piatto a casa di una mia amica genovese, ovviamente per via del pesto, e mi è piaciuto molto. Ho quindi riprovato a preparalo io ma con una piccola variante, “un rinforzo”, rispetto alle classiche lasagne al pesto, per renderle più saporite. Può essere anche un’idea per eliminare dei piccoli avanzi di prosciutto cotto e formaggi vari prima che il frigo diventi la loro tomba.

Le lasagne al pesto rinforzate sono un ottimo primo piatto, da servire nei giorni di festa, ideale sia in estate, quando si ha il tempo di preparare il pesto alla genovese ( quello pronto va anche benissimo), che in inverno. Avevo ricevuto, l’estate scorsa una grossa quantità di basilico fresco dalla mia amica Fiorella (quella delle uova) e così ho preparato una bella quantità di barattolini di pesto e li ho congelati.

Direi che queste lasagne sono poco costose, relativamente facili da preparare e, dettaglio non trascurabile, si possono preparare con un anticipo di qualche ora e infornare una mezz’ora prima di mettersi in tavola. Io, come al solito, quando le cucino, ne preparo in abbondanza in modo da congelarne una parte.

I miei figli mi hanno assicurato che, una volta scongelate e riscaldate sono ottime e quindi sono certa di dare un buon consiglio. E allora come dico io: “bando alle ciance” e andiamo a cucinare!!

Il pesto: un condimento da scoprire


Lo sapevate? Dopo il sugo al pomodoro, il pesto è il condimento per la pasta più diffuso: tanto che solo il 17% della produzione mondiale proviene dall’Italia. A sorpresa, invece, il maggiore produttore è la Danimarca, mentre lo stabilimento più grande si trova in Giappone. Il motivo di tanto successo? Oltre ad essere buona, questa salsa al basilico rappresenta il classico «salvacene», perfetto per chi ha poco tempo da passare ai fornelli.

E poi, è un concentrato di storia: il suo antenato è la Pagliata, una salsa a base di aglio, aceto, olio e sale che si usava nel Duecento per insaporire le carni. La prima ricetta del pesto vero e proprio, però, compare nel libro La Cuciniera Genovese, scritto da Giovan Battista Ratto nel 1860. Rispetto a quella attuale, prevedeva l’uso del formaggio olandese al posto del pecorino. Ti piacerebbe saperne di più? Continua a leggere: e scopri curiosità e consigli sulla più profumata delle salse.

Lasagne al pesto: una variante gustosa del classico piatto emiliano

Le lasagne al pesto costituiscono un’alternativa davvero gustosa ed originale alle classiche e sempre appetibili lasagne col ripieno di carne. La lasagna è propriamente una pasta all’uovo tagliata in grossi quadrati, o rettangoli, usati soprattutto per pasticci al forno. E’ un prodotto tipico di Marche ed Emilia Romagna, ma di tutto il centro Italia in generale, dove il piatto più conosciuto che ci si prepara sono le lasagne al forno.
La guida del 2003 del Touring Club Italia, “L’Italia della pasta”, ci informa che se nel nord Italia il termine può indicare anche strisce lunghe e larghe (circa 2 cm) di pasta all’uovo, da consumare quasi sempre asciutte, e più raramente nei minestroni, nel sud Italia il termine lasagne o sagne viene usato alternativamente a lagane per indicare strisce lunghe e larghe ricavate da un impasto di semola di grano duro e acqua. In Puglia e Basilicata si usano le sagne ‘ncannulate cioè attorcigliate girandole intorno ad un supporto cilindrico in forna elicoidale. Nella cucina campana e nella cucina siciliana la besciamella viene spesso sostituita con ricotta fresca e i condimenti vengono appesantiti con l’introduzione di uova sode, polpettine di carne fritte, formaggi semiduri ed ortaggi.

Minestrone alla ligure: un aiuto per restare in linea con gusto

Personalmente faccio parte di quella cerchia assai numerosa di persone che non sono mai riuscite a portare a termine una dieta anche se, fortunatamente, nel mio caso non è mai diventato un problema. Mi sono però fatta un’idea sul perchè sia molto spesso difficile seguire un regime alimentare ferreo e la risposta che mi sono data è quanto mai banale:i piatti proposti sono a dir poco insipidi e non tengono conto delle stagioni!

Normalmente è più difficile stare a dieta in inverno perchè le temperature da brividi ci fanno preferire un bel piatto di pasta fumante piuttosto che un’insalatina scondita con pomodori al sapore d’acqua e qualche carotina ghiacciata… non che non piaccia una bella insalata mista, ma quando la verdura ha il sapore della verdura e fuori ci sono più di 2°!

Non c’è bisogno di mangiare come in ospedale per dare un freno all’ago della bilancia, basta dosare con criterio e non eccedere con i condimenti, magari trovando dei validi ma soprattutto gustosi sostituti: ci sono alcuni dolci, ad esempio, dove il burro può essere sostituito con lo yogurt lasciando inalterato il gusto.
Ma come si può arrivare al dolce senza aver già occupato le 1200 kcl previste? Ecco che entra in gioco il minestrone, eccezionale alleato della linea e validissimo aiuto contro il freddo invernale.

Come preparare un ottimo Pesto alla Genovese

Liguria, terra di mare, sole, scogli e strade ripide… Eh già, chi conosce questa piccola regione con la forma della mezzaluna sa bene che la maggior parte delle strade sono in salita e quasi tutti i suoi graziosissimi paesini si trovano diversi metri sopra al livello del mare.

Cammina e cammina, sali e scendi, ecco che inevitabilmente, assaliti da una gran fame si si mette alla ricerca di un bel piatto di linguine o di trofie al pesto fatte a regola d’arte, come è giustamente uso da quelle parti.

Dubitiamo esista ancora qualcuno, in Italia come all’estero, che non conosca il pesto alla genovese ma per quegli sprovveduti che vogliano ripassare uno dei capisaldi della cucina italiana, ecco una fondamentale “carta d’identità”.

Dalla Lunigiana: testaroli e panigacci

La Lunigiana è una zona storico-geografica che s’estende fra la Toscana e la Liguria, nell’area compresa fra Massa Carrara e La Spezia, adiacente alla Garfagnana. Anticamente questa regione era abitata dagli Apuani, di etnia ligure, che vennero deportati nel 177 a.C. in cinquantamila dalle città, dai villaggi e dalle campagne e sostituiti da romani o romanizzati per ripopolare la capitale Luni, da cui appunto il nome “Lunigiana”, centro portuale voluto dai romani come punto strategico nel Tirreno, sopratutto in funzione commerciale.

Questa vera e propria pulizia etnica fu attuata durante la Seconda guerra punica, quando gli Apuani decisero di schierarsi con Annibale, cui restarono fedeli sino alla fine, rifiutandosi di arrendersi al nascente Impero Romano ed attuando una efficacissima tattica di guerriglia montana che non pochi problemi causò ai nemici.

Ma non è soltanto per la storia militare e politica che la Lunigiana è ricordata ed amata: da questa terra affascinante che comprende anche parte dell’Appennino Tosco-Emiliano provengono molti prodotti tipici di eccezionale qualità, fra i quali meritano una menzione d’onore due pietanze semplici e gustose: i panigacci ed i testaroli.