Burro alla maitre d’hotel e altri burri composti

Questo burro composto lo abbiamo visto più volte nei ristoranti, servito come accompagnamento, separatamente o già adagiato nei nostri piatti. Viene sistemato a fettine su bistecche, fette di carne, pesci interi o a fette, cotti in padella o lessati.

E’ una preparazione molto elegante anche da servire a casa, adagiando queste fettine di burro sulle portate o mettendole in un piattino separato in modo che i vostri ospiti possano servirsi.

Per prepararlo tritate finemente il prezzemolo con la mezzaluna. Mettete 100gr. di burro freschissimo ammorbidito in una ciotola, aggiungete il prezzemolo, un pizzico di sale e di pepe bianco. Mescolate bene con un cucchiaio di legno unendo un po’ alla volta in succo della quarta parte di un limone. Sistemate il burro su della carta stagnola, formate un rotolino avvolgendolo nella carta e tenetelo in frigo almeno per un ora.

Al momento di servirlo, una volta liberato dalla carta, tagliatelo a fettine con un coltello a lama sottile e poi adagiatelo sul pesce o sulla carne, o su un piattino o tagliere. Se lo mettete su della carne questa non deve essere troppo calda, altrimenti il burro non rimarrà cremoso ma tenderà a formare una sottile patina oleosa.

Queste invece sono le atre ricette dei burri composti.

Ricette di Pasqua: torta alle mandorle

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Se per voi la Pasqua è una buona scusa per sedersi a tavola, chiaccherare, sorseggiare e mangiare, assaggiare, sperimentare e rivisitare specialità culinarie regionali e tradizionali, allora questa torta alle mandorle è fatta proprio per voi.

Andiamo quindi ad ampliare la lista di proposte di Ginger per queste feste di Pasqua!

Eh si… le feste con i parenti, la nonna e le zie in cucina, le mani in pasta tra dolci, cioccolato, intingoli e torte salate. Mamma mia che bontà e prelibatezze si preparano in questa occasione.  E che ricordi nel cucinare piatti legati alla tradizione della mamma e della nonna, mi sembra già di gustarne il sapore.

Per chi ama i sapori dolci, oltre alla famosa colomba, la tradizione siciliana ci propone  torta pasquale con mandorle, canditi, cannella e ricotta e spolverata di zucchero. La torta alle mandorle è un dolce dal gusto delicato, che riscuote sempre un gran successo.

Una variante molto più semplice della torta alle mandorle veniva cucinata in occasione della Pasqua per essere mangiata a colazione insieme al salame e alle uova benedette.

Tortine all’ananas: dessert a base di frutta

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

La ricetta delle tortine all’ananas era una di quelle preparazioni un po’ lunghe per le quali mi ripetevo spesso “ poi la farò”, ma non mi decidevo mai. L’altro giorno pioveva e faceva abbastanza freddo e mi sono decisa a mettermi ai fornelli e ho preparato queste squisite tortine. Da golosa impenitente non c’è un dolce che mi piace di più e uno di meno, se ben fatti e con i giusti ingredienti sia dessert a base di frutta che a base di creme, per me, sono tutti a prova di bilancia. Comunque, bando alle ciance, se volete divertirvi con i vostri bimbi in cucina prendete spunto dalla mia ricetta delle tortine all’ananas!


Tortine all’ananas

Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta: 150gr margarina | 50gr di mandorle pelate | 50gr di zucchero | 120gr di burro | la buccia grattugiata di mezzo limone | 1 tuorlo |1 bustina di vanillina | Per il ripieno: 300gr di polpa di ananas | 110gr di zucchero | 3 tuorli | 1/4 di latte | 20gr di farina | 1/2 bustina di vanillina | la buccia di 1/2 limone | Per la finitura: 1 cucchiaio di zucchero a velo | 30gr di pistacchi pelati | Per gli stampini: 30gr dì burro; 30gr di farina

La pasta di mandorle: la ricetta per realizzarla e qualche curiosità

              TEMPO: 45 minuti | COSTO: medio| DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Preparazione base e ineguagliabile in diverse ricette siciliane, la pasta di mandorle sembra che abbia avuto origini molto antiche: pare infatti che la sua ricetta sia da attribuire ad un gruppo di monaci appartenente al convento di San Giorgio D’Antiochia, nel pieno centro di Palermo. Chiamata anche pasta reale, forse per la bonta del suo gusto, si prepara abbastanza agevolmente basta un po’ di zucchero, delle mandorle e delle uova (di seguito poi vi ho inserito la ricetta completa). Può essere aromatizzata o colorata come preferite e adottata in diverse preparazioni sia della cucina siciliana che non.


Pasta di mandorle

Ingredienti per 4 persone:

250gr di mandorle dolci | 350gr di zucchero a velo | 100gr di farina | 6 uova | un pizzico di sale

Un modo per cucinare i filetti di nasello Findus: al vapore con salsa di mandorle

TEMPO: 20 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Quante volte ci siamo chiesti come preparare i filetti di nasello in modo da renderli saporiti e gustosi? Ecco a voi una valida ricetta: i filetti di nasello al vapore con salsa alle mandorle. Diciamocelo pure i filetti di merluzzo (o nasello) non hanno un grande sapore, sono di solito l’ideale nelle diete ipocaloriche e per abbassare il colesterolo un po’ alto in quanto ricchi di omega 3, tuttavia, come ho ribadito in più di un’occasione, mangiare deve essere anche un piacere pertanto bisogna coniugare sapore e salute. I filetti di nasello al vapore con salsa alle mandorle, sono un ottimo secondo di pesce, non propriamente light per la presenza calorica delle mandorle ma sicuramente un piatto sano, dato dalla cottura a vapore e energetico, per via delle mandorle.


Filetti di nasello al vapore con salsa alle mandorle

Ingredienti per 4 persone:

8 filetti di nasello | 150gr di zucchine | 150gr di sedano | 50gr di basilico | 60gr di mandorle | 1 spicchio d’aglio | 1 foglia di alloro |5gr di origano | 5gr di capperi | 1 pezzo di cotica brodo di pesce q.b.

Pasta al ragù di coniglio e mandorle: come cucinare i pezzetti di coniglio poco carnosi

 
TEMPO: 2 ore circa | COSTO: alto | DIFFICOLTA’: alta

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Di norma quando preparo una bella teglia di coniglio alla paesana non amo mettere i pezzetti con tutti gli ossicini, con questi ultimi ci preparo un bel ragù. E l’idea che quest’oggi voglio suggerire ai nostri lettori è proprio questa: la pasta al ragù di coniglio e mandorle. Richiede senz’altro una preparazione abbastanza lunga per via del fatto che il ragù va fatto cuocere abbastanza ed in più se volete preparare la pasta da voi il risultato sarà senz’altro superlativo. Le mandorle poi, adatte in questo periodo perché si reperiscono facilmente e a prezzi ragionevoli, conferiscono al piatto una maggiore croccantezza e dolcezza tuttavia non sono indispensabili.


Pasta al ragù di coniglio e mandorle

Ingredienti per 6 persone:

per la pasta: 200gr di farina di semola di grano duro | 100gr di farina 00 | per il ragù: 1/2 coniglio giovane e tenero | 50gr di mandorle pelate | aceto q.b.
 |1/2 cipolla | 1 carota | 1 costa di sedano | 1 spicchio d’aglio | 50gr di pancetta | 1 rametto di rosmarino fresco | 1 bicchiere di vino bianco secco | brodo q.b. | parmigiano grattugiato q.b. | 30gr di burro | 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva | sale e pepe q.b.   

Maenza, tra Presepi e Crespelle “doc”

Natale, in Italia, per molte famiglie significa Presepe. Questo è più che mai vero nell’Italia centrale, culla del primo esempio di presepe della Storia (“griffato” da un coreografo come San Francesco) ed ora terra di grandissime scuole come quella – celeberrima – napoletana. Ma per chi non riuscisse ad accontantarsi di vivere “solamente” la magia che regala l’ammirare la ricostruzione della Natività di Gesù Cristo, ecco che il comune laziale di Maenza (provincia di Latina) ha pensato ad un itinerario tra gusto e tradizione che sicuramente non potrà lasciare indifferenti.

Il prossimo 4 gennaio, infatti, questo borgo situato tra le colline della Ciociaria, che sembra vivere in una condizione immutabile ormai da secoli, sarà ideale sfondo del momento più alto della manifestazione “Maenza tra Presepi, Tradizioni e…”: la Sagra delle Crespelle. La crespella di Maenza, infatti, non è quella che siamo abituati a gustare in qualche bar o pasticceria “specializzato” (il nome appropriato di quel dolce sarebbe piuttosto “crepes”).

Torta caprese bianca al limone

TEMPO: 1 ora e 20 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

La torta caprese, uno dei migliori dolci di origini napoletane, è una squisita torta fatta di cioccolato fondente e mandorle. Niente affatto secca, ma umida all’interno e con una crosticina glassata esternamente, si appresta a concludere una pranzo domenicale come si rispetti.

 Quest’oggi però vi voglio presentare una variante della torta caprese solita, invece che fatta con il cioccolato fondente, in versione bianca cioè fatta con il cioccolato bianco. Troppo buona direbbe qualcuno che conosco! Provatela e poi, come dico sempre, fateci sapere!


Torta caprese bianca al limone

Ingredienti per 4 persone:

200gr di mandorle con la pelle | 170gr di zucchero | 200gr di cioccolato bianco | 150gr di burro | 5 uova | 1 fialetta di essenza di mandorle | 1 bustina di vanillina | 1 bicchierino di limoncello | 2 limoni

Festa del torrone e del croccantino a San Marco dei Cavoti il 20 e 21 dicembre

Dopo aver definito al dettaglio i preparativi, ha preso il via l’ottava edizione della Festa del Torrone e del croccantino, appuntamento oramai in voga da oto annualità in quel di San Marco dei Cavoti, una cittadina di origine provenzale davvero gradevole collocata nell’Alta Valle del Fortore-Tammaro.

Inutile dire che a farla da padrone sarà, nel corso dell’intera manifestazione protratta fino al prossimo 21 dicembre, il dolcissimo odore mixato di mandorle, nocciole tostate, zucchero e cacao: ovvero, gli ingredienti del tipico Croccantino, prodotto dai dolciari del posto in innumerevoli varietà.

In parte classico – anche perchè, come riportato da recenti statistiche, la maggior parte degli italiani trova ancora irresistibile il più classico dei torroni – in parte originale e aromatizzato con gli ingredienti più variegati (alla fragola, al pan di spagna, al cioccolato, alla nocciola, al pistacchio, al cocco) il torrone bianco è protagonista, insieme al Croccantino, di dolci assaggi presso gli stand delle nove aziende dolciarie del territorio.

Biscotti di Natale, storia del panettone e quella del pandoro!

 
TEMPO: 1 ora circa | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Il panettone milanese è carico di leggende e racchiude nella sua storia la suggestione della cerimonia del ‘ciocco‘, celebrata nella notte di Natale: il padre, riunita la famiglia intorno al camino, dopo essersi fatto il segno della croce, poneva sul fuoco (simbolo di redenzione), un tronco di quercia, ornato con rami di ginepro e di alloro (allegoria dell’albero del bene e del male); versava del vino in una coppa (metafora del mistero eucaristico) e con gesti solenni ne spruzzava alcune gocce sul fuoco.

 Dopo averne bevuto un sorso, lo offriva a tutti i congiunti; gettava una moneta nel fuoco e ne regalava una ad ogni familiare. La madre preparava tre pagnotte di pane, a forma di cupola, dalle quali il padre spezzava, con le mani, altrettanti tozzi, che venivano conservati fino al Natale successivo. A questi pezzi si dava un significato taumaturgico e venivano mangiati, a briciole, in occasione di malattie o di gravi problemi famigliari. Secondo alcuni, verso la fine del 1600 un fornaio di nome Toni ebbe l’idea di aggiungere alla pasta lievita, tutti gli ingredienti dell’attuale dolce: era nato il ‘pan del Toni’!

Più banale è la storia del pandoro di Verona, il cui nome deriva dalla copertura del dolce, eseguita con sottili fogli d’oro. Le nocciole o le mandorle sono protagoniste dei biscotti di pasta friabile che in tutto il centro Italia sono l’emblema del Natale. Inzuppati nel vino dolce rappresentavano la degna conclusione dei pranzi delle feste. Fra le numerose ricette ho scelto quella che sembra incontrare i consensi maggiori. Quì la ricetta!

Festa del Torrone a San Marco dei Cavoti: dal 6 al 21 dicembre

Nei week-and tra il 6-8, 13 – 14  e  20 – 21  Dicembre 2008 si svolgerà l´ottava edizione della Festa del Torrone a San Marco dei Cavoti, incantevole borgo dell´Alta Valle del Fortore-Tammaro che vanta una dei centri storici più suggestivi grazie all´opera di ristrutturazione e valorizzazione delle più antiche tradizioni dei suoi fondatori.

Il protagonista di questa manifestazione sarà il torrone nelle sue varianti classiche come il Croccantino, fatto con mandorle, nocciole tostate, zucchero e cacao, prodotto tradizionale disponibile nelle sue numerosi e gustosissime varianti.

Bentorrone a Benevento dal 28 al 30 novembre

Benevento punta forte su un prodotto tipico della tradizione locale – il torrone – per lanciare il turismo in città. In questa direzione va l’impegno dell’amministrazione comunale (Assessorato alle Attività Produttive in testa), che ha costruito un progetto ricettivo coinvolgendo alcuni enti della provincia, e forte di questa partnership si è presentata alla Fiera TTI (Travel Trade Italia) di Rimini per illustrare le iniziative in programma per “BenTorrone – Quarta Edizione”.

Vellutata light alle mandorle

TEMPO: 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


La vellutata alle mandorle ha un origine decisamente orientale, il suo gusto esotico con un tocco di italiano però la farà apprezzare anche da chi non ama molto i sapori esotici. La parola “vellutata” viene dal verbo “vellutare“, cioè “rendere morbido come il velluto“. In realtà, per avere una consistenza ancora più morbida e gustosa al palato potete aggiungere alla ricetta qualche cucchiaio di panna liquida: l’effetto sarà un po’ più raffinato anche se il piatto un po’ più calorico.

In Italia la varietà di minestre e zuppe è davvero impressionante rispetto ad altri paesi europei, forse perché la cena degli italiani prevede quasi sempre un primo di questo tipo, mentre si preferisce in genere riservare la pasta al pranzo. La vellutata di mandorle è comunque adatta per il pranzo ma anche per la cena, a vostra scelta!

Vellutata light alle mandorle (ingredienti per 4 persone)

 200gr di mandorle spellate
6 cucchiai di farina di riso
40gr di zucchero
sale