Insalata di pasta: prepariamola anche d’inverno

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI:SI

Chi l’ha detto che l’insalata di pasta sia un piatto tipicamente estivo? Solo perché è un piatto che va gustato freddo non significa che, modificando gli ingredienti non possa riuscire anche per l’inverno! E l’idea di oggi è proprio questa: fare una buonissima insalata di pasta con le mezze penne (che a me piacciono tanto, ma si possono usare anche altri formati di pasta) con degli ingredienti facilmente reperibili in questo periodo dell’anno. Noci, provola, olive denocciolate e gli immancabili pomodorini ciliegia per un primo piatto veloce e piacevole!


Insalata di mezze penne

Ingredienti per 4 persone:

400gr di mezze penne | 6 acciughe | 15 olive verdi snocciolate | 5 gherigli di noce | 5 foglie di basilico | 150gr di provola saporita | 10 pomodorini ciliegia | 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva | sale e pepe q.b.

Primi di pesce, la ricetta delle Linguine al salmone

TEMPO: 35 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Preparare dei piatti di pasta con condimenti a base di pesce non è sempre facile. Molte volte, soprattutto nelle pessime giornate come quelle di questi giorni, non si trova pesce fresco, ma non si possono mangiare sempre a piatti a base di carne, e quindi si cerca di arrangiarsi con quello che si riesce a trovare. Per fortuna i differenti metodi di conservazione degli alimenti permettono di mettere sul mercato anche del pesce dopo parecchi giorni dal momento della pesca.

Un pesce che troverete sempre nei mercati o nei supermercati è il salmone. Affumicato e poi tagliato a fettine, il salmone, viene confezionato sotto vuoto ed è possibile conservarlo per lunghi periodi senza comprometterne la qualità. Quindi se nelle giornate fredde e piovose d’inverno, vi venisse voglia di buon primo di pesce, vi suggerisco la ricetta delle Linguine al salmone.

Ricette tradizionali: gli Spaghetti alla carbonara

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

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Tra le ricette tradizionali una che indiscutibilmente è entrata a far parte del patrimonio storico e culturale Italiano è quella degli Spaghetti alla carbonara. Orgoglio della nostra cucina, la pasta alla carbonara è un piatto apprezzato da tutti i popoli del mondo. Ricordo che l’anno scorso, hanno addirittura proclamato il giorno degli Spaghetti alla carbonara, una giornata in cui tutti i cuochi del globo si sono sfidati nella preparazione della carbonara. Momenti indiscutibili in cui sentirsi fieri di essere Italiani.

La ricetta originaria è molto antica e di origini povere, la maternità di questo piatto è indubbiamente della cucina giudaico romanesca, ma poi ogni luogo ne ha fatto delle proprie variazioni. C’è chi mescola della panna alle uova, per renderle più cremose, o chi prima le fa strapazzate e poi le unisce alla pasta; o ancora c’è chi non usa il guanciale, ma del semplice prosciutto cotto. Insomma tante versioni più o meno apprezzabili, ma non vogliamo discutere di questo. Eccovi la ricetta degli Spaghetti alla carbonara.

La ricetta dei Ravioli di magro al pesce con zucchine

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: medio

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Vediamo un po’ come possiamo farcire la pasta ripiena in modo da non dover utilizzare della carne, facendo i questo modo della pasta ripiena così detta di magro, come vuole la tradizione cattolica, che pratica l’astinenza dalla carne rossa o di maiale in alcuni periodi dell’anno. Nello specifico proviamo a fare i Ravioli di magro al pesce con zucchine.

Come fare e come cucinare i Tortellini in brodo

TEMPO: 1 ora| COSTO: medio-alto| DIFFICOLTA’: media

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Una portata tradizionale del cenone di Natale sono, senza ombra di dubbio, i Tortellini in brodo. Segno di abbondanza e di ricchezza, le paste ripiene in genere, sono un piatto che si usa molto consumare in particolari periodi di festa, in segno di augurio di prosperità.

Visto che nel periodo delle feste abbiamo un po’ più di tempo a disposizione da passare in casa con la nostra famiglia ed in cucina, questo Natale potremmo provare a preparare i Tortellini in casa, per poi cucinarli nel modo più classico facendo: i Tortellini in brodo.

Tortelloni della vigilia, giorno di magro per eccellenza!

TEMPO: 1h e 30′ per la preparazione e 50′ cottura | COSTO: medio| DIFFICOLTA’: elevata

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

E’ tradizione, nella mia famiglia, preparare per il cenone della vigilia, il 24 dicembre, dei tortelloni di magro. Cucinare piatti di magro significa non utilizzare carne ma non sempre questa tradizione viene rispettata. L’astinenza dalle carni o giorno di magro è un precetto generale della Chiesa Cattolica che impone di non mangiare carne il venerdì e gli altri giorni prescritti.

I tortelloni sono un eccellente piatto che potete preparare anche altri giorni della settimana. Un consiglio: potete preparare i tortelloni con mezza giornata di anticipo, lasciandoli stesi su un ripiano fra due teli. Sono ottimi anche conditi con solo burro e formaggio. Per accelerare la preparazione della sfoglia, potete usare, con ottimi risultati, la macchinetta per la pasta.


Tortelloni della vigilia

Ingredienti per 4/6 persone:

300gr di farina bianca | 4 uova | 400gr di ricotta romana freschissima | 500gr di pomodori pelati in scatola | 100gr di formaggio grana grattugiato | 70gr di burro | 2 cucchiai di olio d’oliva | 50gr di prezzemolo tritato finemente | 1 cipolla di media grossezza affettata | 1 spicchio d’aglio | 5 foglie di basilico | un pizzico di zucchero | un pizzico di noce moscata | sale e pepe

Ricette invernali: la Pasta e ceci

TEMPO: 40 minuti| COSTO: medio/basso| DIFFICOLTA’: bassa

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“10: Pasta e ceci“, per citare una frase di una canzone dei Latte e i suoi derivati, storico gruppo, forse poco conosciuto ai più, del duo comico Lillo e Greg. Si, proprio Pasta e ceci, perché sarà questo l’argomento di oggi! Non potevamo scordarci dei ceci, nella lunga lista dei condimenti delle minestre invernali. Dopo la Pasta con le patate e quella con le lenticchie, è arrivato il loro momento.

Ricordiamoci però che i legumi secchi, non si possono usare soltanto per preparare dei caldi piatti di pasta, ma grazie al loro lungo periodo di conservazione, possono essere consumati anche nella stagione estiva, per creare delle ricche e fresche insalate, come l’insalata di fagioli. Ma per adesso, visto che il clima lo permette, dedichiamoci alla Pasta e ceci.

Piatto caldo: la Pasta con le lenticchie

TEMPO: 50 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

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Proseguiamo sulla scia delle ricette tipicamente invernali, calde e fumanti delizia per il palato e ristoro del corpo infreddolito. Dopo la Pasta con le patate, non si può non parlare della Pasta con le lenticchie, legumi tipici, insieme ai fagioli dei mesi più freddi dell’anno.

La Pasta con le lenticchie è un altro di quei piatti tipici della cucina tradizionale di quasi tutte le famiglie italiane, sia del Nord che del Sud della penisola. Quindi le ricette abbondano, e ognuno ha il suo tocco segreto. Per quanto mi riguarda, mi piace fare una Pasta con le lenticchie molto semplice, adatta ai vegetariani e senza troppi condimenti. Eccovi la ricetta.

Una ricetta della Pasta con le patate

TEMPO: 40 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

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Ormai è proprio arrivato il freddo! E quale modo migliore e più piacevole di combatterlo se non di sedersi in tavola e scaldarsi con una buona minestra calda e rifocillante. In alternativa si può sempre scegliere una zuppa di zucca o una zuppa di piselli, ma se vogliamo fare le cose in modo giusto non possiamo omettere la pasta.

Un piatto che mi ricorda le sere fredde degli inverni di quando ero piccolo è la famosa Pasta con le patate, ricetta di tutte le nonne che premurose si prendono cura dei loro nipotini. Ogni famiglia a la sua ricetta, tutte buone e tradizionali, ma oggi voglio proporvi la mia. Questa ricetta della Pasta con le patate è una versione a cui sono arrivato dopo varie prove, sviluppate negli anni. Provate e ditemi cosa ve ne pare.

Fusilli agli spinaci pinolati

TEMPO: 30 minuti + 30 minuti di cottura | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Il bello di un primo piatto è che spesso non ho bisogno di aggiungerci altro se non un po’ di frutta per completare il pasto. E i fusilli agli spinaci pinolati rappresentano molto bene la mia idea di piatto unico: pasta, spinaci, ricotta e una spruzzata di pinoli che arricchiscono il piatto con la loro fragranza e il loro aroma.

Questo piatto inoltre rappresenta un’altra variante della pasta con la ricotta che alcuni giorni fa vi ho presentato. Amo molto aggiungere ai miei primi piatti pinoli, mandorle, uva passa e qualche volta qualche gheriglio di noce: sanno dare quel tocco in più a piatti che, diversamente, sarebbero alquanto banali.


Fusilli agli spinaci pinolati

Ingredienti per 4 persone:

350gr di fusilli corti | 1 confezione da 450gr di spinaci surgelati | 1 manciata di pinoli | 200gr di ricotta | 2 falde di peperone sott’olio abbrustolite in scatola (opzionali) | 1 manciatina di foglie di prezzemolo tritate | 30gr di burro | 1 spicchio d’aglio | grana grattugiato | latte |sale e pepe

Farfalle verdi con asparagi e ricotta

TEMPO: 20 minuti + 40 minuti di cottura | COSTO: alto | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Stavo riguardando le molte ricette che vi propongo ogni giorno e mi sono accorta che ho scarseggiato in primi piatti; così ho pensato di proporvi le farfalle verdi con asparagi e ricotta, una variante della più comune pasta con la ricotta. Quest’ ultima è infatti quasi un’ abitudine di casa mia: quando mia madre non sa cosa cucinare ecco che ti appioppa la pasta in bianco e ci mette in mezzo la ricotta! In realtà fatta come la fa lei, devo essere sincera, non mi ha mai appassionato, diversamente se la ricotta viene accompagnata con delle verdure il piatto acquista delle note veramente squisite!

Non se ne voglia la mia mamma ma, in fondo, non sono mai stata molto generosa di complimenti nei sui confronti …..scherzo! Ma ora, come dice spesso mammazan, bando alle ciance e via ai fornelli a preparare le farfalle verdi con asparagi e ricotta! Ah dimenticavo: se non avete le farfalle verdi non succede nulla, provatela anche con altri formati di pasta semplice e vedrete, sarà sempre molto gustosa!

Spaghetti aglio, olio e peperoncino

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:SI | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


Il piatto più veloce della storia, e sicuramente più famoso nel nostro Belpaese sono gli Spaghetti aglio, olio e peperoncino. Un classico di sempre che accompagna momenti indimenticabili della vita di tutti, dalle nottate in compagnia alle finali dei mondiali di calcio.

Gli Spaghetti aglio, olio e peperoncino sono un piatto che si fa sempre apprezzare, si riscoprono nei momenti più critici, quando il frigo è vuoto e non si sa che cucinare o quando arrivano degli attacchi di fame improvvisi e non si vuole passare troppo tempo tra i fornelli. Vi propongo la ricetta degli Spaghetti aglio, olio e peperoncino così come li preparo io.

I Cappellacci: una ricetta per Natale

 

 

I Cappellacci di zucca (Caplaz) fanno parte della cucina storica non solo Emiliana in generale ma Ferrarese in particolare. La corte rinascimentale disponendo di un nutrito numero di cuochi, li proponeva nelle diverse feste e banchetti, ed oramai sono diventati forse il piatto tradizionale per eccellenza della tavola Ferrarese. I primi cenni ai Cappellacci di Zucca Ferraresi si ritrovano proprio nei ricettari rinascimentali degli scalchi al servizio della famiglia d’Este di Ferrara. Nel 1584 viene pubblicato “Dello Scalco”, da parte del cuoco Giovan Battista Rossetti dove si ritrovano i primi cenni ai tortelli di zucca con il butirro e la cosa straordinaria è che gli ingredienti sono rimasti gli stessi della ricetta attuale, tranne che per l’utilizzo di qualche spezia come lo zenzero che all’epoca era piuttosto diffuso in cucina. I Cappellacci di zucca si differenziano dai cappelletti non solo per il ripieno ma anche per le dimensioni maggiori della forma, da qui l’origine del termine dialettale Caplaz.