Lasagne di mare per variare

lasagne

Le lasagne, fateci caso, nessuno le rifiuta mai. Non troverete qualcuno che vi dice “no grazie, le lasagne non mi piacciono“. Sono uno dei simboli della cucina italiana ed allo stesso tempo un piatto semplice da realizzare e che si presta ad innumerevoli varianti; possono essere sia di terra che di mare, inoltre possono essere preparate in anticipo e mangiate la sera o anche il giorno dopo.

Noi della redazione di Ginger questa volta vi presentiamo una ricetta un pochino più ricercata, dal sapore indimenticabile ed allo stesso tempo delicato:

LASAGNE CON FRUTTI DI MARE, SCAMPI E CREMA DI ZUCCHINE (Ingredienti per 4 persone)
  • 300 gr di lasagne
  • 750 gr di cozze
  • 750 gr di vongole (già spurgate)
  • 200 gr di code di scampi
  • 400 gr di zucchine tagliate a rondelle
  • 2 cucchiai di besciamella

Dalla Sicilia, la ricetta tradizionale delle Melanzane alla Parmigiana

Quando sento nominare le melanzane alla parmigiana, mi si affacciano alla memoria mille ricordi.
Qui da noi in Sicilia, infatti, è un piatto che va per la maggiore, soprattutto nel periodo estivo.

Gli ingredienti sono tipici dell’estate, anche se la parmigiana non è propriamente un pietanza leggera, adatta al caldo. Ma nei mesi di luglio ed agosto, la tradizione impone che i piatti più serviti in tavola siano gli spaghetti con la salsa e le melanzane fritte e la parmigiana.

Ogni buona nonna ha tramandato alla propria figliola la ricetta segreta della sua parmigiana. C’è chi mette le uova sode, c’è chi usa del prosciutto cotto, c’è chi, invece, li mette entrambi.

Come preparare gli asparagi con la fonduta

Per essere freschi gli asparagi, la verdura di cui parliamo oggi, devono esser ben sodi, ancora un po’ umidi: quelli rinsecchiti, ingialliti alla base, sono colti da molto tempo- evitateli! Per pulirli basta raschiare la parte inferiore con un coltello per levare terriccio e filamenti, poi lavarli. Per cuocerli, infine, è bene riunirli in mazzetti legati, dividendo i grossi dai piccoli, poichè logicamente il tempo di cottura è diverso; si immergono poi nell’acqua salata a bollore, tempo di cottura 15 minuti: non devono mai essere troppo cotti.

L’asparago era coltivato ed utilizzato nel Mediterraneo dagli egizi ed in Asia Minore già 2000 anni fa, così come in Spagna. Mentre i Greci non sembra che coltivassero gli asparagi, i Romani già dal 200 a.C. avevano dei manuali in cui minuziosamente se ne espone la coltivazione: gli imperatori romani ne andavano ghiottissimi, tanto da adibire e armare navi proprio per rifornirsene. Considerati ortaggi raffinati, dal sapore delicato e gradevole, gli asparagi vantano citazioni letterarie di Plinio, Catone e del greco Teofrasto, ma più fama gli ha dato il primo ministro prussiano Bismark, che li gustava con uova al burro.

La nostra tradizione culinaria li preferisce lessati e conditi con olio e sale oppure gratinati o impiegati per frittate, zuppe, creme e risotti. La cottura al vapore è migliore per mantenere inalterato l’aroma e ridurre la perdita d’elementi nutritivi: gli asparagi sono ricchi di fibra, vitamina C, carotenoidi e sali minerali (calcio, fosforo e potassio). A fronte di uno scarso apporto di calorie hanno però la caratteristica di stimolare l’appetito, oltre che essere depurativi e diuretici. Riducendo il ristagno di liquidi nei tessuti sono indicati per chi vuole eliminare la cellulite, mentre sono sconsigliati per chi soffre di disturbi renali, di calcoli, prostatiti e cistiti.

Come preparare i peperoni ripieni

Il peperone, che appartiene al genere Capsicum della famiglia delle Solanacee, è un ortaggio originario delle regioni tropicali e subtropicali dell’America Centrale. La fioritura avviene continuamente da maggio a settembre ed è perciò possibile trovare nello stesso momento sulla pianta frutti acerbi e maturi. I peperoni sono inoltre molto variabili per colore, spessore, forme, dimensioni. Quelli verdi sono i peperoni raccolti prima della piena maturità; se fossero lasciati sulla pianta diventerebbero gialli o rossi secondo la varietà. Quelli rossi hanno una polpa croccante, zuccherina e spessa mentre i gialli sono teneri e succosi.

Ci sono peperoni dolci e peperoni piccanti (peperoncini), alcuni primaticci altri tardivi. Il sapore più o meno piccante dei peperoni è dovuto alla minore o maggiore presenza di capsaicina, contenuta sia nella polpa che nei semi. Il peperone è ricchissimo di vitamina C e di vitamina A, soprattutto quello maturo, di colore rosso o giallo.

Quali che siano le preparazioni, i peperoni vanno sempre liberati dal peduncolo, dai semi interni e dal torsolo. Per molte preparazioni i peperoni devono anche essere liberati dalla pellicina esterna, che si toglie facilmente dopo averli fatti leggermente bruciacchiare nel forno caldo, o alla fiamma tenendoli infilati su una forchetta. Questa bruciacchiatura è quasi una cottura e per certe preparazioni è anche sufficiente. La ricetta coi peperoni che presento oggi è una ricetta tipicamente meridionale: peperoni ripieni!

Un’idea simpatica che mette tutti d’accordo, le polpette vegetariane

Sono sempre di più le persone che diventano vegetariane per una propria scelta di vita, e capita spesso che invitando degli amici a cena ci possa essere qualche vegetariano. In queste occasioni servono sempre delle ricette nuove e un po’ originali per non proporre sempre i soliti piatti.

È altrettanto vero che spesso per necessità o per il semplice gusto di cambiare desideriamo allontanarci un po’ dalla carne e cercare di spostare la nostra dieta su verdure e pesce.

Per tutte le diverse esigenze e necessità è possibile sostituire la carne con le verdure, facendo attenzione però a consumare tutti i vari tipi di vegetali e simili per garantire al nostro organismo tutte le sostanze di cui ha bisogno.

Minestrone alla ligure: un aiuto per restare in linea con gusto

Personalmente faccio parte di quella cerchia assai numerosa di persone che non sono mai riuscite a portare a termine una dieta anche se, fortunatamente, nel mio caso non è mai diventato un problema. Mi sono però fatta un’idea sul perchè sia molto spesso difficile seguire un regime alimentare ferreo e la risposta che mi sono data è quanto mai banale:i piatti proposti sono a dir poco insipidi e non tengono conto delle stagioni!

Normalmente è più difficile stare a dieta in inverno perchè le temperature da brividi ci fanno preferire un bel piatto di pasta fumante piuttosto che un’insalatina scondita con pomodori al sapore d’acqua e qualche carotina ghiacciata… non che non piaccia una bella insalata mista, ma quando la verdura ha il sapore della verdura e fuori ci sono più di 2°!

Non c’è bisogno di mangiare come in ospedale per dare un freno all’ago della bilancia, basta dosare con criterio e non eccedere con i condimenti, magari trovando dei validi ma soprattutto gustosi sostituti: ci sono alcuni dolci, ad esempio, dove il burro può essere sostituito con lo yogurt lasciando inalterato il gusto.
Ma come si può arrivare al dolce senza aver già occupato le 1200 kcl previste? Ecco che entra in gioco il minestrone, eccezionale alleato della linea e validissimo aiuto contro il freddo invernale.

Merluzzo, cipolle, olive e polenta gli ingredienti per chi ama mangiare pesce anche in inverno

Prendendo spunto dai commenti scritti su un articolo precedente e vista la grande passione per i piatti a base di pesce che mi lega ai lettori di Ginger & Tomato, mi sembra doveroso suggerire una ricetta adatta anche ai mesi invernali.

Si realizza con ingredienti che si possono reperire abbastanza facilmente durante tutti i mesi dell’anno, ed anche se non riuscite in nessun modo a trovare il pesce fresco potete usare quello surgelato, senza compromettere troppo il risultato del vostro sforzo ai fornelli.

La ricetta che vi propongo è un miscuglio tra prodotti di due realtà completamente differenti per storia, cultura e paesaggi naturali.

Come preparare i crostoni di polenta con i finferli

I finferli sono, con i porcini, tra i funghi più amati e possono essere preparati in svariati modi. La raccolta di questa delizia del sottobosco avviene da giugno ad ottobre. Qualora vogliate dilettarvi nella ricerca dei finferli, dovete tenere presente che questi funghi si trovano non al di sotto dei 2000 metri di altitudine, sia nei boschi di conifere che in quelli di latifoglie.

Il colore del cappello dei finferli è giallo, più o meno intenso, destinato a cambiare verso tonalità rossastre una volta che è stato toccato. Fa piacere notare che questi funghi sono considerati tra i più digeribili, e sebbene si sposino perfettamente con panna e besciamella e siano dunque ottimi, ad esempio, con le lasagne, tuttavia possono essere presentati anche in versioni più leggere, attraverso le quali è possibile inoltre apprezzarne al meglio il sapore più delicato di quello del porcino.

La ricetta proposta quest’oggi è di origine trentina, ed abbina ai finferli polenta e fontina, unite a creare un grande equilibrio di sapori in cui il dolce della fontina s’armonizza col fungo delicatamente amaro. In abbinamento si consiglia un vino rosso, il Marzemino su tutti.

Per gli amanti della linea, l’hamburger light

Versione americana delle nostre più antiche polpette, l’hamburger è uno dei cibi che ha fatto il giro del mondo e che ormai è conosciuto fin negli angoli più sperduti del globo.

Gustoso e nutriente, perché la carne macinata viene mescolata con aromi e spezie di vario genere, la fama conquistata dall’hamburger è indubbiamente legata alla praticità e alla facilità di preparazione di questo alimento.

Si può comodamente cucinare in padella o in piastra, e messo tra due fette di pane si può consumare in modo veloce, senza perder troppo tempo in tavola.

Come preparare degli ottimi Fagioli all’Uccelletto

Uno dei classici della tradizione fiorentina, che nella sua semplicità svela un magistrale connubio di sapori sono i fagioli all’uccelletto.
L’origine delle definizione “all’uccelletto” è, come per molte ricette della tradizione, avvolta nel mistero…

L’ipotesi più verosimile vuole che si riferisca alla presenza nella ricetta della salvia, un ingrediente d’obbligo per preparare i fagioli all’uccelletto.
Il nostro beneamato Pellegrino Artusi era convinto che questo nome insolito fosse dovuto agli aromi usati nella ricetta, i quali sarebbero gli stessi con cui si insaporiscono anche gli “uccelletti”.

Cibo afrodisiaco, provate gli sformatini di riso con scampi al curry

Tantissimi alimenti sono considerati avere degli effetti, più o meno evidenti, nello scatenare appetiti ben differenti da quelli alimentari. Fra la moltitudine di cibi considerati afrodisiaci si possono annoverare sicuramente i crostacei e le spezie di vario genere.

I crostacei con il loro intenso sapore di mare e la loro carne tenera e succulenta stimolano indubbiamente le fantasie dei commensali.

Le spezie con il loro richiamo a paesi lontani, avventurosi, ed i loro odori pungenti che pervadono il corpo infuocandolo di passione e di desiderio, sono da lungo tempo considerate dei “farmaci” miracolosi per risvegliare voglie assopite.

Nuggets di pollo: per i bambini, ma non solo!

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Cerchiamo di essere onesti: tutti noi, anche se non siamo bambini, mangiamo, e di gusto anche, i nuggets di pollo. E quando siamo in macchina in viaggio e vediamo l’inconfondibile sagoma del Mac Donald’s la prima a cosa a cui pensiamo sono proprio quelle crocchette di pollo impanate. Eppure non fanno altro che ripeterci che i prodotti del Mac non sono propriamente l’alimento più salutare in giro.

macnuggets

Vi siete mai chiesti quali siano gli ingredienti dei celebri Mc Nuggets? Ebbene vi basti sapere che il pollo non è l’unico. In alternativa nei supermercati nel banco dei surgelati le principali marche come Mc Cain e Findus vi offrono la possibilità di avere le pepite di pollo croccanti sempre a disposizione, senza dover raggiungere il fast food più vicino (e nel mio frigo non mancano mai!).

Ma avete mai provato a fare il pollo fritto in casa? Preparare dei nuggets di pollo è semplicissimo, velocissimo ed il risultato non può che essere migliore!

Una ricetta ai profumi di Sicilia, le Scaloppine all’arancia e pistacchio di Bronte

Da un po’ ti tempo si sta riscoprendo l’uso delle arance in cucina, indubbiamente rilanciato dall’influenza della cucina orientale.
Gli agrumi, in genere, non si consumano più, solamente, come semplice frutta, ma vengono usati per insaporire e condire riso, pasta, pesce e carne.
In pasticceria se ne è sempre fatto un largo uso ma per i piatti “salati” non tutti sono concordi nel loro uso.

Arrosto di maiale con le prugne

Del maiale, si diceva una volta, non si butta via niente. Ed è vero: dalle setole per fare spazzole al grasso per fare lo strutto tutto l’animale è utilizzabile. Così esistono centinaia di ricette, regionali, per preparare salami, coppe, salsicce, aromatizzate di volta in volta con i profumi del luogo: abbiamo salsicce e coppe all’aglio, al finocchio, al peperoncino, al pistacchio, preparate con carne cotta, marinata o cruda.

Si riscontrano differenze ancora più marcate se si prendono in considerazione le tradizioni gastronomiche di aree geografiche più lontane; in Oriente, ad esempio, l’aggiunta di soia, miele e ananas conferisce alla carne di maiale un sapore particolare che vale la pena di scoprire. In Occidente, nei paesi di tradizione gastronomica tedesca (come l’Alto Adige ed il Trentino in Italia), si usa cucinare il maiale con l’aggiunta di frutta. La ricetta che segue ne è un esempio:
Arrosto di maiale con le prugne (Ingredienti per 4 persone)
  • 600gr circa di lombo di maiale
  • 200gr di prugne secche
  • 2dl di sidro
  • 2 carote
  • 1 cipolla
  • 50gr di burro
  • 2 chiodi di garofano
  • 2dl di brodo (meglio se di carne)
  • timo
  • alloro, sale e pepe