La dieta di Bridget Jones e la zuppa di porri

Sovrappeso, pasticciona, imbranata, single, fumatrice che non riesce a smettere: sono sicura che in molte, tra noi donne, ci riconosciamo in questo ritratto. Ed invece è la descrizione del personaggio di Reneé Zellweger , nato dalla penna della scrittrice Helen Fielding, Bridget Jones.

L’impiegata che ha conquistato il pubblico con la sua simpatia ed autoironia ci ha fatto sorridere leggendo, o guardando, i disastri che combina, le gaffe che colleziona e le disavventure in cui finisce.

Tra equivoci con gli uomini e figuracce in pubblico, come poteva mancare qualche inconveniente in cucina?
Nel primo film “Il diario di Bridget Jones”, uscito nella sale nel 2001, la bionda single si ritrova sballottata e indecisa tra due uomini: il suo arrogante e spregiudicato capo, interpretato da Hugh Grant, ed il goffo ma affascinante avvocato, Colin Firth.

Per il suo compleanno organizza una cena a casa sua, a cui sono invitati il gruppetto di fedeli amiche ed amici e Mark, l’avvocato. Nella sua goffaggine Bridget Jones ne combina di tutti i colori, nel senso letterale del termine: la zuppa di porri che serve in tavola è incredibilmente turchina! Imbarazzata dalla presenza di Mark ed intenzionata a fare bella figura più di ogni altra cosa dimentica di levare lo spago blu dai porri coniando così una nuova ricetta, zuppa di porri turchina.

Filetti di tonno fresco, cipolla e peperoncino

Il tonno non è certo da considerarsi un pesce di serie b, malgrado venga spesso associato alla classica scatoletta, già pronta da aprire, da aggiungere all’insalata o per preparare un piatto di pasta semplice e veloce. Costituisce una ricca fonte di fosforo, sali minerali e proteine e viene perciò considerato un ottimo ricostituente ed energetico. Vive in banchi, laddove il mare è più azzurro, per questa caratteristica e per il colore azzurro argento, rientra nella categoria denominata pesce azzurro.Nel Mediterraneo se ne incontrano due varietà: il tonno rosso e il tonno bianco o alalunga, che vengono vendute in tranci e in filetti, mentre il tonnetto o bonito, di qualità meno pregiata, si trova in commercio intero.

La ricetta che vi propongo proviene dalla cucina calabrese, procuratevi dunque l’immancabile peperoncino piccante. Iniziamo procurandoci gli ingredienti (le dosi indicate sono per quattro persone).

Sformatini alla fontina e spinaci: un secondo equilibrato e saporito

La ricetta che vi presento oggi vede come ingrediente principale la fontina ed un metodo di cottura lento ma dolce chiamato “bagnomaria”. Questo piatto può essere un’idea come secondo o come vero piatto unico avendo in se le proteine del formaggio e delle uova ma anche le vitamine ed i sali minerali degli spinaci, accompagnandolo con dei crostini di pane che forniscono il giusto apporto di carboidrati.

La fontina è il più importante formaggio della Valle D’Aosta, dove è prodotto da tempi remoti. Ottenuto dalla lavorazione di latte vaccino intero, è un formaggio a pasta semicotta, più burrosa nella produzione estiva ma anche più aromatica. Pur trattandosi di un formaggio da tavola, i suoi impieghi in cucina sono molteplici e molto validi, come dimostrano ricette quali la notissima fonduta e la polenta alla valdostana. Per stemperarne leggermente l’aroma, deciso ed inconfondibile, si può mettere a bagno nel latte freddo per 15-30 minuti. Ecco gli ingredienti ( per 4 persone):

  • 250 gr di fontina
  • 1 dl di latte
  • 6 uova
  • 3 cucchiai di panna
  • 800 gr di spinaci
  • 1 costa di sedano
  • 40 gr di burro
  • burro per gli stampini
  • sale e pepe

Torta rustica di gamberi, pratica, veloce e light!

Sempre più spesso siamo alla ricerca di ricette veloci, saporite e soprattutto light! Da qualche tempo preparo questa ottima torta salata riscuotendo complimenti in famiglia (spero siano sinceri!). Per questa ricetta vanno benissimo prodotti anche congelati tuttavia quelli freschi rendono meglio per sapore e genuinità. E’ indicata soprattutto per chi ha dei bambini che spesso mangiano mal volentieri il pesce mentre invece, cucinato in questo modo, saranno accontentati anche i palati più esigenti.

Al posto dei gamberetti, come variante, si possono utilizzare delle cozze sgusciate, del salmone fresco (non affumicato), dei filetti o medaglioni di nasello. Utilizzando del pesce bianco alleggeriamo la ricetta di grassi pur mantenendo lo stesso apporto di proteine e sali minerali. Per rendere ancora più light il piatto sostituite la panna con del latte e al posto del burro utilizzate margarina vegetale.

I felafel: Il gusto delle polpette vegetariane

Questo è un piatto tipico orientale, di origine probabilmente egiziana, ma largamente diffuso in tutto il Medio Oriente. I falafel sono semplicemente delle polpette fritte e speziate a base di ceci o fave, tritati con l’aggiunta di coriandolo, aglio e cipolla. Ho avuto modo di conoscere ed apprezzarne la bontà durante un viaggio in Olanda. Uscendo dalla stazione centrale di Amsterdam, particolarmente affamato, mi sono trovato un chiosco colorato che vendeva falafel, lo spettacolo di questo bancone colorato con tutti i condimenti meritava di essere impresso in una fotografia. Il chiosco in questione apparteneva ad una catena di fast food vegetariano che ho rincontrato anche in altri paesi e si chiama “Maoz” (se vi capita entrateci), in Italia potrete mangiare i falafel in alcune rosticcerie orientali o nelle pizzerie gestite da egiziani. Mangiate i falafel freschi, appena fatti, evitate di mangiarli riscaldati, perdono la loro fragranza. Se avete voglia di provare a farli da soli, ecco la ricetta.

Involtini di storione al profumo di mare

Il piacere della buona tavola è stato fin dai tempi antichi un momento sociale di grande valore. L’aristocrazia romana serviva dei banchetti memorabili per affermarsi e ribadire la propria appartenenza al ceto elevato. I punti fondamentali erano non deludere le aspettative dei commensali e stupire gli stessi, allestendo un menù ricco di pietanze elaborate, inpreziosito da cibi esotici e alimenti introvabili. Anche le corti rinascimentali avevano tra la propria servitù una figura preposta, il Maestro delle Cerimonie che aveva l’onere di organizzare e supervisionare il perfetto svolgimento dell’evento. Ai giorni nostri negli ambienti raffinati ed esclusivi proporre alcuni alimenti specifici rappresenta uno status symbol. Non è comune, trovare sulle nostre tavole, cibi come lo storione, il fois gras, le ostriche, daltronde la reperibilità non sempre immediata e prezzi non proprio contenuti ne fanno dei cibi da destinare alle grandi occasioni.

La ribollita: un piatto per scaldare il gusto.

Questo piatto contadino rappresenta in maniera decisa la cultura gastronomica toscana. Racchiude i sapori di una terra piena di tradizione che sfruttava al massimo le pietanze di transito nella cucina. Preparata spesso con gli avanzi del giorno prima, la ribollita è un parente stretto del minestrone, ma è più densa, a causa della presenza del pane e della lunga cottura che, come vuole la tradizione, si divide in due giornate.

Nella seconda decade di luglio si tiene a San Clemente in Valle (Arezzo) la sagra della ribollita. Il caratteristico piatto toscano può essere gustato in tutte le sue declinazioni tra la sorpresa dei turisti che la assaggiano per la prima volta. La sagra gastronomica è arricchita di stand di prodotti locali e gadget tipici del luogo.
Meritevole di essere visitato è l’intero comune di Loro Ciuffenna, con la Pieve di san Pietro a Gropina, la chiesa di Santa Maria Assunta e la pieve di San Giustino.

Jambalaya: l’estasi del peperoncino nella cucina Cajun

Se avete la possibilità di fare un viaggio negli Stati Uniti vi consigliamo di evitare i soliti itinerari turistici con il rischio di incontare altri connazionali. Affittatare un’auto con una spesa moderata, considerando il cambio euro/dollaro molto favorevole, vi darà la possibilità di scoprire un paese autentico lontano dal chiasso delle grandi metropoli. Lo stato della Louisiana e la sua incantevole città di New Orleans, una città multietnica con un’eredità culturale davvero unica.

Considerate l’origine della sua popolazione, una miscela di tradizione inglese, una forte presenza francese e dal popolo africano discendente dai primi schiavi. Pensando a questa città viene subito in mente la musica in particolar modo il Jazz, ma anche la cucina non ha mancato di farsi influenzare da questo mix multietnico che ha dato vita alla cucina cajun: la jambalaya il gumbo e la crawfish pie sono i piatti più rappresentativi di questa cultura, tipica di New Orleans, una cucina “casalinga”, delle campagne della Louisiana, alquanto semplice da preparare ma che richiede molto tempo e molta cottura e che indulge fortemente ai sapori piccanti.

Gli ingredienti base della cucina Cajun sono i gamberetti, i granchi, il pollo, il riso e tutte le spezie possibili ed immaginabili, dal tabasco, al pepe di cayenna, alle salse piccantissime, come il Roux o il File.

Formaggi: il plateau a regola d’arte!

Dopo una cena importante, la selezione di formaggio da degustare prima della frutta è un piacere irrinunciabile!
Come preparare un vassoio perfetto? Basta seguire alcune semplici regole.
Le tipologie
Per un plateau classico scegliete un formaggio di capra, un pecorino e tre tipi a latte vaccino: delicato, saporito ed erborinato (cioè con le venature blu-verdastre).
Un’alternativa più corposa, ideale quando ci sono molti ospiti, è realizzare due o tre piccoli taglieri a tema: di capra o pecora, di tipologie fresche, di soli formaggi molli oppure duri, tutto italiano o tutto francese.
Un buon assortimento, sicuramente tutto da “apprezzare” può essere composto da un pecorino, Caciocavallo, caprino fresco e Goronzola.

Hummus: Salsa orientale “low fat”

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Questa è una delle più famose salse mediorientali, la sua origine si perde nella notte dei tempi. Ha il pregio nella semplicità dell’esecuzione e nelle caratteristiche salutari degli ingredienti che la compongono. L’elemento principe del hummus è il cece, il terzo legume prodotto nel mondo dopo il fagiolo e la soia, ha origini remote risalenti all’epoca dell’antico Egitto. Oggi il cece viene ancora coltivato in India ed in Pakistan. Come tutti i legumi ha una elevata quantità di proteine, contiene una percentuale di grassi molto bassa e soprattutto e ricco di minerali come il ferro, il magnesio, il potassio ed il fosforo.