La pappa col pomodoro: una ricetta per il pane avanzato

TEMPO: 1 ora circa | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

La pappa col pomodoro è sicuramente l’esempio più eclatante che non si butta via nulla e meno che mai il pane. Ricordo quando i miei nonni mi dicevano che era peccato buttare via il pane. Piatto di estrazione contadina ma poi rivalutato da numerosi chef in Italia che l’hanno riproposto in modalità differenti, donadogli quel tocco di nobiltà di cui, a mio modesto parere, la pappa col pomodoro non richiedeva. Nasce in Toscana, forse nelle colline senesi ma poi si è diffuso in gran parte delle regioni centrali; è semplicissimo da fare ma attenzione ad un consiglio che sto per darvi: se non siete amanti dei sapori forti diminuite abbondantemente l’aglio!

 Per ottenere la vera pappa col pomodoro è assolutamente necessario usare il pane toscano non salato e l’olio extravergine d’oliva della regione. La pappa col pomodoro può essere gustata anche fredda e sempre senza l’aggiunta di alcun tipo di formaggio. Alcune versioni sono senza cipolla, ma solo con aglio. Si può aggiungere anche del peperoncino. Al posto del pomodoro fresco si possono usare anche i pelati.
Ecco quindi a voi la ricetta della pappa col pomodoro.

Sangiovese d.o.c.g. presso Natale e Cantine: il 20 e 21 dicembre

Il 20 e 21 dicembre 2008, si terrà la prima edizione di Natale e Cantine nell´incantevole paesaggio delle colline fiorentine. L´evento avrà luogo presso l´hotel Demidoff, dove produttori e consumatori si daranno appuntamento per due giornate di assaggi e degustazioni guidate organizzate dall’ ONAV Firenze.

A completare la giornata ci sarà anche la possibilità di sperimentare l´ottima cucina fiorentina. Il tema centrale dell´edizione 2008 saranno “I vini a base Sangiovese”, ma non mancheranno vini bianchi come la Vernaccia di S. Gimignano, uno dei vini bianchi più pregiati, prodotto in una ristretta zona della Toscana tra Siena, Pisa e Firenze conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, e altre numerose prestigiose etichette extra regionali.

XXII Fiera del miele ad Arezzo il 13 e 14 dicembre

Nei giorni del 13 e 14 dicembre si svolgerà la XXII° rassegna della Fiera del Miele ad Arezzo, evento promosso ed organizzato dall´Associazione Apicoltori delle province toscane assieme alla Confagricoltura Arezzo.

L´appuntamento sarà presso la Borsa Merci, P.zza Risorgimento nel centro di Arezzo (appena 200 mt dalla stazione FS di Arezzo) sabato 13 dalle 16 alle 19 e domenica 14 dalle 10 alle 19.

La manifestazione gode del Patrocinio di Provincia, Camera di Commercio e Comune di Arezzo e del contributo della Regione Toscana – Dipartimento Sviluppo Economico.

Alla manifestazione parteciperanno 11 aziende apistiche, le più rinomate dell´apicoltura toscana che venderanno i loro prodotti realizzati grazie alla preziosa laboriosità delle api (miele, polline e pappa reale).

Vin Santo a Montefollonico dal 6 all’8 dicembre

“Lo gradireste un goccio di Vin Santo?”. E’ questo  il titolo dell’imperdibile manifestazione dedicata al vino liquoroso dal colore ambrato – da sempre accompagnamento privilegiato dei famosissimi Cantuccini –  che si svolgerà a Montefollonico, caratteristico borgo in provincia di Siena, da sabato 6 a lunedì 8 dicembre, con l’obiettivo di esaltare la tradizionale produzione domestica del Vino Santo che, in passato, veniva offerto dai contadini agli ospiti in segno di accoglienza.

La tre-giorni sarà caratterizzata da un mix di arte, spettacoli, degustazioni dei migliori Vin Santi artigianali e dei prodotti tipici della zona, ma anche da momenti di confronto e approfondimento.

Fagiano ai funghi

 
TEMPO: 1 ora e 15 minuti | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Il fagiano ai funghi rappresenta una variate del pollo ai funghi; il fagiano si cuoce come un pollo, con la differenza che la sua carne, tendente ad essere asciutta, ha bisogno di essere arricchita. E’ bene metterlo all’interno di una casseruola insieme con un pò di rosmarino e salvia, anche un bel pezzo di burro, mentre fuori fasciarlo con fette di pancetta da legare con filo sottile. Va annaffiato con un pò di vino e servito. Il fagiano ai funghi inoltre consente di presentare la selvaggina conferendole una nota di sapore in più senza appesantirlo in maniera calorica.


Fagiano ai funghi

Ingredienti per 4 persone:

1 fagiano | 100gr di pancetta a fette sottili | 50gr di burro | 300gr di cipolline | 300gr di funghi Champignons | un bicchiere di vino rosso | sale e pepe |

A Volterra la Sagra dell’olio di oliva nel week end del 22 e 23 novembre

La toscana Volterra, già famosa per le sue rovine etrusche, nel week-end del 22 e 23 novembre si trasforma in capitale toscana dell’olio, con la Festa dedicata a questo prodotto alimentare. Il condimento principe della dieta mediterranea sarà celebrato con una due giorni di degustazioni, insaporita (è proprio il caso di dirlo) dalla gara del concorso “Liscio come l’Olio” che vedrà confrontarsi i migliori produttori delle colline pisane. Piazza XX Settembre ospiterà gli stand degli oli di prima frangitura sabato, dalle 16 alle 18 e domenica, a partire dalle 18.

Sagra della polenta dolce a Faltona di Talla: l’8 dicembre tutti attorno al camino

Faltona di Talla, paese in provincia di Arezzo, è una bella scoperta: bellissimo borgo medievale, rinomato per il Castello che attira ogni anno turisti e curiosi da ogni dove, ad un tiro di schioppo dalla città, di cui non ha ancora assimilato ritmi e frenesia. Qui, sebbene da un comune dell’entroterra toscano ci si aspetti ben altre specialità culinarie, ogni anno si svolge la tradizionale Sagra della polenta dolce, questa volta programmata per il prossimo 8 dicembre.

Crostata di uvetta e noci

TEMPO: 1 ora + il tempo di riposo | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

E’ tempo di frutta secca e quindi di noci, nocciole, mandorle e uva passa perciò è anche il tempo di dolci un po’ calorici ma che ci piacciono tanto. La crostata di uvetta e noci è adattissima alla prima colazione, fornisce una sferzata di energia e piace tanto sia ai bambini ma soprattutto ai grandi. E’ una crostata ricca di fibre adatta però non solo alla colazione ma anche ad una merenda piacevole; consiglio di servire la crostata di uvetta e noci con una deliziosa cioccolata calda oppure con un tè nero tipo Keemun.


Crostata di uvetta e noci

Ingredienti per 6 persone:

Per la pasta:150 g di farina | 70gr di burro | 1 tuorlo | 1 pizzico di sale | per il ripieno: 30gr di burro | 50gr di zucchero | 3 uova | 200gr di uvetta sultanina | 120gr di gherigli | 1 bustina di vanillina | 20gr di zucchero a velo

Torta sforzesca: un mix di frutta secca

TEMPO: 1 ora | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI

Nel periodo rinascimentale in cui Ludovico il Moro era, di fatto, il vero signore di Milano e dei suoi vasti possedimenti, anche la cucina attraversò un lungo periodo di gloria nelle numerose feste che si susseguirono negli intervalli di tempo tra una guerra e l’altra. I maestri pasticcieri erano i grandi protagonisti con preparazioni monumentali di grande effetto scenografico.

 In un vecchio ricettario dell’epoca abbiamo però rintracciato alcuni dolci di carattere quasi “moderno” come la “torta sforzesca” qui proposta. Per gli autori esiste una generica indicazione “da maestri napoletani”, a significare che fin da allora i pasticcieri napoletani godevano di grande prestigio presso le Corti italiane e quella degli Sforza era tra le più ambite.

Per rendere più gradevole questa preparazione ci siamo però concessi una sola eccezione: l’aggiunta di un poco di cioccolato fondente in sostituzione di alcune spezie oggi introvabili. Il risultato finale è così ancora più interessante.

Festa dei sapori d’autunno: a Monticiano di Siena il 15 e 16 novembre

Il Festival delle Sagre italiane ci porta inevitabilmente a varcare i confini di una delle regioni più appetitose dell’italia eno-gastronomica: la Toscana. L’excursus conduce fino a Monticiano, località delle coline senesi,che presta i propri spazi alla Festa dei Sapori d’Autunno: in programma sabato 15 e domenica 16 novembre, l’occasione è ideale per degustare pietanze e bevande della tradizione toscana.

La sagra del cinghiale di Chianni alla 33esima edizione

Al via la 33esima sagra del cinghiale nel comune in provincia di Pisa. Una non-stop che parte il 7 novembre per concludersi il 16. Attesi migliaia di visitatori.

Chianni e il cinghiale hanno un destino incrociato da oramai molto tempo, a partire dal lontano 1976 quando la volontà di un gruoppo di cittadini – che allora rappresentava la quasi totalità dei residenti del piccolo comune pisano – attivi da sempre in iniziative socio-culturali e sportive, coincise con il preciso scopo di portare a conoscenza la comunità toscana e le sue tradizioni culinarie, legate alla terra e alla vita contadina. Fu proprio in seno al comitato culturale di quel periodo che maturò l’idea di promuovere una festa legata alla caccia o all’agricoltura per la valorizzazione dei prodotti locali; così, in collaborazione con l’Associazione dei cacciatori e con l’Unione Sportiva Chianni venne elaborata e vide la luce la prima Sagra del Cinghiale.

Torta della nonna: una variante con le pesche

TEMPO: 30 minuti + 1 ora per far riposare la pasta + 35 minuti di cottura | COSTO: medio | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Proprio l’altro ieri vi abbiamo parlato della torta della nonna, accennandovi anche all’esistenza di possibili varianti. Ho cercato a lungo in giro e tra i miei numerosi ricettari ho trovato diverse varianti; quella più diffusa è senza dubbio con il cioccolato nell’impasto della pasta frolla ma, in tutta sincerità, non mi sembrava poi una grande suggerimento da darvi (penso che ci sareste arrivati benissimo da soli!).

Invece ho trovato questa variante che prevede sempre l’uso della pasta frolla e della crema pasticcera ma con in più il tocco gustoso della frutta sciroppata! Un trionfo di pinoli (immancabili nella versione base), presenti nella morbida crema della guarnizione che riveste le fettine di pesche al vino. E’ una variante senza dubbio più lunga della versione originale ma ne vale davvero la pena!