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Minestra maritata della Puglia

Vi piacciono le ministre? Allora conoscere senza dubbio la minestra maritata, un primo piatto tipico della regione Puglia che viene preparata con verdure lessate e ripassate nella pancetta.

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Questo vi fa intuire che si tratta di una minestra molto gustosa e saporita, ricca di ingredienti che potrete anche personalizzare. Potrete decidere di variare non solo la scelta delle verdure, ma anche sostituire il pecorino con il parmigiano, più leggero. 

GNAM!, il Festival Europeo del Cibo di strada, a Martina Franca 11-14 Settembre

GNAM!, il Festival Europeo del Cibo di strada, a Martina Franca 11-14 Settembre

GNAM!, il Festival Europeo del Cibo di strada, a Martina Franca 11-14 Settembre

Quasi tutto è pronto per l’inizio di GNAM!, l’evento enogastronomico che animerà Martina Franca dall’11 al 14 settembre prossimi. Protagonista assoluto lo street food e le ricette tipiche locali. Alla sua prima edizione, GNAM!, si preannuncia come un evento capace di catalizzare l’attenzione di visitatori provenienti da diverse regioni italiane attraverso un percorso fatto di cucina, racconti, produttori e tanto altro. L’evento avrà luogo presso il centro storico di Martina Franca che per l’occasione diventerà la sede di una imperdibile festa gastronomica alla cui base ci sarà la possibilità di conoscere culture vicine e lontane in un clima di convivialità.

Rigatoni al forno alla pugliese, la ricetta originale

Rigatoni al forno alla pugliese, la ricetta originale

Rigatoni al forno alla pugliese, la ricetta originale

Oggi vi propongo una ricetta regionale, i rigatoni al forno alla pugliese. Primo piatto ricco, di grande gusto, adatto alle ricorrenze particolari, ottimo per il pranzo della domenica. Si tratta di un primo adatto a diventare anche un sostanzioso piatto unico: si prepara con pasta corta come i rigatoni, ad esempio, un sugo fatto di passata di pomodoro all’interno del quale mettere a cuocere delle polpettine di carne mista ed infine tanta, ma proprio tanta scamorza. Dite la verità? Non vi ho messo su una certa voglia di correre in cucina a prepararlo?

Pasticciotto Day Giovanni Venneri

Il miglior pasticciotto pugliese è quello di Giovanni Venneri

Pasticciotto Day Giovanni Venneri

Dolci tipici pugliesi i pasticciotti sono pura poesia per il palato. Chi abbia avuto la fortuna di assaggiarli in loco, ancora caldi, sa bene di cosa io stia parlando. Sensazione indimenticabile. A questo proposito si è svolto appena qualche giorno fa il primo Pasticciotto Day un concorso gastronomico avente come protagonista indiscusso il pasticciotto pugliese. Ad essere incoronato come vincitore Giovanni Venneri, pasticcere di Alliste in provincia di Lecce, nel basso Salento.  Dopo un’accurata selezione tra le migliori creazioni delle pasticcerie pugliesi ad aggiudicarsi il primo premio il pasticcere, già famoso per i suoi PanSorriso e Pan Bellezza, prodotti sani e genuini presentati quest’anno durante il Festival della dieta Med-Italiana.

taralli vacanze Salento

I taralli, vacanze in Salento

taralli vacanze Salento

I taralli sono sostanzialmente degli anelli di pasta non lievitata cotti al forno, dei biscotti salati simili a dei grissini preparati a base di farina, acqua, olio e sale. Nati nel XIV secolo in Puglia, si sono poi diffusi nelle regioni limitrofe soprattutto al sud. Come per tutti i prodotti tipici vale la stessa regola per la quale ne esitono diverse varianti, non solo per quanto rigurda i paesi ma anche i singoli forni in cui vengono preparati. Fatto sta che alla base della loro preparazione sta il metodo di cottura, che consiste in un primo tuffo dei taralli in acqua bollente, e poi, una volta tirati fuori dall’acqua e completamente asciutti, nella loro doratura in forno.

Ricetta castagnaccio pugliese cacao

La ricetta del castagnaccio pugliese con cacao

Ricetta castagnaccio pugliese cacao

Sono stata sempre abituata a pensare al castagnaccio come quella preparazione bassa, a base di farina di castagne e ricoperta di pinoli e aghi di rosmarino, ovvero il castagnaccio toscano. Di recente però ne ho scoperta una versione più simile ad una torta, gonfia, alta e decisamente più ricca e dolce, il castagnaccio pugliese. Appena letta la ricetta ho deciso che dovevo provarla e così il passo all’acquisto della farina di castagne con conseguente preparazione è stato breve. Il castagnaccio pugliese è strepitoso, almeno per i miei gusti, un dolce alto che assomiglia ad una torta al cacao e quindi non umido e compatto come il primo.

Taralli al pepe della Comare Lina

Questa è una preparazione di taralli casalinghi ed è una delle poche che non richiede la scottatura degli stessi prima della cottura in forno. Li prepara sempre la figlioccia di mia madre : la comare Lina appunto.Sono semplici da fare, con una spesa veramente bassa ma un indice di gradimento altissimo. Io, come al solito mi sono avvalsa dell’aiuto del mio amico mixer, senza il quale non saprei quasi “vivere” in cucina.

Tempo di preparazione:circa 30′ per la confezione dei taralli e 30/40′ di cottura in forno.

Costo: basso

Difficoltà: Media

Ingredienti:

  • 500 gr di farina 00
  • 1 cucchiaino da the di pepe bianco
  • 1 cucchiaino da the di sale fine
  • 250 gr. di vino bianco
  • 125 gr. di olio extravergine di oliva

Mercato dei prodotti tipici della Montagna Italiana

I giorni di 29 e 30 di questo mese, la Comunità Montana del San Vicino, in provincia di Macerata, vi invita al tradizionale appuntamento marzolino con la “Mostra Mercato dei Prodotti Tipici della Montagna Italiana”.
Il senso della manifestazione è quello di promuovere la valorizzazione del territorio favorendo la diffusione dei prodotti tipici nel senso di un’alimentazione sana e genuina.
L’evento avrà luogo presso il “Palazzetto dello Sport” del Comune di Cingoli, conosciuto come il “Balcone delle Marche”, dal quale si osserva una splendida vista sui Monti Sibillini e sul Monte Conero, zone famose per la produzione di un ottimo olio extravergine d’oliva e per alcuni vini, tra cui il famoso “Verdicchio D.O.C.”

La ricetta delle orecchiette alle cime di rapa, dal paese della “pizzica”

Taranta, pizzica, chiese barocche, olio, mare, trulli e negroamaro sono tutte cose che fanno pensare ad un paese molto conosciuto per la sua bellezza sia storica che naturalistica: la Puglia. Terra natale di personaggi del calibro di Lino Banfi e di gruppi come i Sud Sound System e dei Negramaro, magnifico scenario per la serie tv del “il giudice Mastrangelo“, con Diego Abatantuono, quando si parla di Puglia è, però, inevitabile pensare alle orecchiette alle cime di rape.

Le cime di rapa, sono delle specie tardive di broccolletti, ed essenzialmente sono i primi germogli fiorali, che vengono asportati, per far si che la pianta ne possa produrre di nuovi. La maniera più comune in cui vengono cucinate è “strascicate” in padella, e cioè, prima sbollentate e poi saltate in padella con olio ed aglio, ed è proprio con le cime di rapa strascicate che si condiscono le famose orecchiette.

L’orecchietta è indubbiamente il formato di pasta che istantaneamente fa pensare alla Puglia, territorio dai sapori genuini e semplici. Questo tipo di pasta solitamente veniva fatto in casa, l’impasto è fatto con semola di grano duro macinata finemente, modellata poi in cordoni, da cui si ottengono degli gnocchetti, che, con un abile colpo di pollice, vengono modellati in una specie di piccola conchiglia. Tradizionalmente, tali conchiglie erano strascinate su un pezzo di legno ruvido, per far si che avessero la superficie rugosa per meglio assorbire i condimenti.

La burrata: un prodotto nato dalla necessità di conservare il cibo.

La burrata nasce negli anni 30 in un caseificio di Andria, in provincia di Bari.
L’idea fu di Lorenzo Bianchino Chieppa, che pensò di creare un “fiaschetto” per conservarvi la panna e la mozzarella sfilacciata.
La sua peculiarità e data dall’impasto, composto da ritagli di mozzarella mescolati a panna, mentre il “guscio” è fatto di pasta filata.

Basilicata: lo “zafarano”, il peperone di Senise

Nelle province di Matera e Potenza viene coltivato un tipo particolare di peperone, detto di “Senise”, che ha origini americane. Vengono seminati a febbraio-marzo e la raccolta avviene a mano in estate, in piena maturazione.
Si presenta di colore verde o rosso, con forma appuntita, a tronco o a uncino, della lunghezza di circa 15 centimetri. Ha un sentore vegetale e sapore intenso, dolce e persistente.
Oltre che fresco, il peperone di Senise è noto per la commercializzazione secca o in polvere. La sua polpa sottile e povera d’acqua infatti lo rende particolarmente adatto all’essiccazione. Tale procedimento si effettua lasciando i peperoni appena raccolti in locali areati, infilandoli poi a collana dalla parte del picciolo e infine esponendo le cosiddette “serte” al sole. I peperoni destinati alla polverizzazione, invece, subiscono un ulteriore trattamento di essiccazione, questa volta in formo, prima di essere macinati. Le ragioni per la commercializzazione in polvere di questa varietà risalgono al XVI secolo, quando l’ingente produzione locale rendeva difficoltoso trasportare il prodotto intero. Infine, poiché la polvere di peperone ricordava quella dello zafferano, il peperone assunse il termine dialettale di “zafarano”.