Il panbrioche dolce delle Sorelle Simili

panbrioche dolce

 

TEMPO: 2 ore e 1/2| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


E’ appena uscito il loro terzo libro La buona cucina, che oltre a tutta una serie di ricette varie suddivise tra primi, secondi, contorni, dolci, aspic, contiene una prima parte tutta dedicata alla loro passione: il pane.  Inutile sottolineare che le sorelle Simili sono una garanzia. E che le loro ricette sono sempre un successo assicurato. Oggi ci  concentriamo su uno dei loro lievitati, il panbrioche dolce.

Questa ricetta del panbrioche è super colludata, l’ho provata diverse volte sempre con risultati eccellenti. La pasta rimane morbida e profumata per giorni e si presta a numerose varianti ed utilizzi. Pensate che una delle ultime volte l’ho utilizzata per la preparazione della torta di rose, prima ancora per farci dei croissants.

Sagra delle pettole nelle gnostre e cioccolato a Noci il week end del 13 e 14 dicembre

Nel week-and del 13 e 14 dicembre Noci (Ba) sarà allietata dalla IX° edizione della “sagra delle pettole nelle gnostre e cioccolato” in un atmosfera incantata e ricca di sapori antichi. Dopo aver recentemente ospitato altre rassegne enogastronomiche ed in particolare quella dei migliori vini novelli di produzione pugliese, le gnostre di Noci si preparano ad accogliere la magica atmosfera regalata dalle tradizioni e dalla bontà dei dolci tradizionali delle festività natalizie.

L’evento, organizzato dal Parco Letterario Formiche di Puglia, con il patrocinio del Ministero alla Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, la Regione Puglia Assessorato alle Risorse Agroalimentari e la Provincia di Bari, e in collaborazione con il Comune di Noci, l’AIS Puglia e Dulciar, sarà ricco di sapori, profumi e colori che ci porteranno nell’atmosfera gioiosa e incantevole delle feste natalizie.

Pane, amore e…. fantasia. Fatti in casa

Il titolo del post ricorda certamente un film del 1956 o giù di lì che vide protagonista la Lollobrigida e Vittorio De Sica. Sicuramente l’accostamento sembra forse un po’ ardito ma, nella preparazione di questo prezioso alimento c’è proprio l’amore, la passione e la fantasia che si esprime nelle forme che con il pane si possono realizzare.

Il pane che ho confezionato è commestibile ma alcuni panettiere che si “divertono” come me a preparare forme insolite per decorare le loro vetrine, danno una consistenza diversa all’impasto con l’aggiunta di grandi quantità di sale per allungare la “vita” delle loro creazioni.

E’ facile intuire che preparo il pane con l’ausilio del mio fedele mixer e successivamente a mano e non con il supporto della macchina del pane certamente utile per una preparazione programmata e “quasi” senza sorprese. Le forme che si ottengono con questo elettrodomestico sono però tutte uguali mentre a mano ci si può sbizzarrire a volontà come ampiamente dimostrerò in seguito.

I differenti tipi di lievito: di birra, chimico e il bicarbonato

lievito

Scegliendo tra i lieviti disponibili e utilizzando il più adatto, è possibile realizzare pani e dolci più soffici. Le modalità del loro impiego variano da lievito a lievito. Ecco qualche utile notizia in proposito.

I lieviti di birra: vengono in genere utilizzati per la pasta di pane, le brioche e i pasticcini lievitati, le pizze e tra questi vanno distinti:
  • Il lievito di birra fresco: È un lievito che si deteriora con grande facilità e che va quindi conservato in frigorifero. Si presenta come un panetto di colore grigio-giallastro e di consistenza morbida. A volte, può apparire leggermente più secco, caratteristica dovuta alle modalità di conservazione del lievito che, comunque, non ne compromette l’ azione; bisogna, invece, rispettare la data di scadenza sulla confezione.
  • Il lievito di birra liofilizzato:Si tratta di normale lievito di birra, sottoposto a processo di liofilizzazione. Tale trasformazione allunga notevolmente la “vita” del lievito, che si può conservare anche per un anno. Controllate comunque la data di scadenza sulla confezione. Altra differenza importante rispetto al lievito di birra fresco sta nel fatto che quello liofilizzato va mescolato agli altri ingredienti prima di unire il liquido previsto dalla ricetta.

Pizza hawaiana: delizia agrodolce o insulto dei sapori?

piza hawaiana
No, non fatevi ingannare dal nome non stiamo per darvi una ricetta proveniente dalla Hawaii ma il termine “pizza hawaiana” ha origini ben diverse. La pizza hawaian è infatti un’ invenzione tutta americana che deve il suo nome al semplice fatto che tra gli ingredienti compaiono delle fette di ananas sciroppata. L’ ananas è, infatti, posizionata in cima alla pizza, con prosciutto crudo, così da avere un gusto piuttosto dolce, decisamente differente dalla pizza italian style.
La pizza hawaiana è molto comune negli Stati Uniti occidentali. Se l’ America è un paese vario, stravagante e multiculturale lo è anche nei sapori. Questo tipo di pizza è considerata una vera delizia da goumet sia in America che in Inghilterra, un pò meno in Italia; decisamente consigliata per gli amanti del sapore agrodolce ma anche per chi vuole sempre sperimentare dei gusti nuovi ed alternativi a questo riguardo Ginger vi segnala la ricetta originale
Pizza hawaiana ( per circa 4 persone)