L’aperitivo di Natale al completo parte I: i cocktail

cocktails

L‘aperitivo di Natale al completo? Eccolo quà: si parte dagli immancabili coktails. Colorati, festosi, aromatici, mettono sempre allegria in tavola, per iniziare alla grande e con un pizzico di entusiasmo la cena. Ve ne propongo tre tipi, per tutti i gusti, uno spiritoso ai frutti di bosco, uno intramontabile allo champagne e l’irrinunciabile spritz,  scegliete quello che fa per voi e per i vostri ospiti o, perchè no, preparateli tutti e tre, ci sarà più scelta e soddisferete tutti i vostri ospiti, da quelli più giovani a quelli più maturi! A domani con la seconda parte di questo articolo dedicata ai vol au vent e ai biscottini salati al formaggio per completare l’antipasto ideale.

Cocktail ai frutti di bosco

Una busta di frutti di bosco misti congelati, 2 cucchiai di zucchero, 3 cucchiai di Maraschino, 1 bottiglia di spumante secco. Se dovete consumare il bowl a cena vi consiglio di mettere a  macerare i frutti di bosco con lo zucchero ed il liquore in frigorifero la mattina. Un’ora prima di servire, il cocktail stappare lo spumante, versarlo nel bowl di vetro o cristallo in cui macerano i frutti, mescolare bene e riporre in frigorifero fino al momento di servire. Si può offrire sia già nei bicchieri singoli colorati o decorati, che in una ciotola comune dalla quale ogni commensale si servirà con un mestolo.

Insalata a pranzo?quella di pere e blu stilton

stilton

TEMPO: 10 minuti | COSTO: medio – alto | DIFFICOLTA’: bassa | VEGETARIANA: no | PICCANTE: no | GLUTINE: no | BAMBINI: si

L’Estate é la stagione migliore per gustare le insalate, fresche, croccanti e saporite. Tra il caldo e la voglia di stare in forma le mangiamo più volentieri che nelle altre stagioni. In realtà questa insalata di oggi tutto è fuorché dietetica, infatti prevede una combinazione di sapori esplosiva: pere coscia, formaggio blu stilton e petto di anatra affumicato. Il tutto condito con una vinaigrette allo champagne. La ricetta l’ho trovata sfogliando un “Sale e Pepe Collection” proprio sulle insalate e mi ha subito inspirata. Devo dire che l’insieme dei sapori e delle consistenze é davvero straordinario. Tra gli ingredienti trovate il petto di anatra affumicato ma se per caso non riuscite a reperirlo dal vostro salumiere allora potete tranquillamente utilizzare quello fresco.

Ingredienti base per un buon aperitivo: Parte 1

«Liscio, con soda, o con ghiaccio?». Quante volte vi sarà capitato di rivolgere questa domanda agli amici che avete invitato per un drink a casa vostra! Invitare gli amici a bere un aperitivo (ma lo sapevate che era già in voga ai tempi dei persiani?) oppure un cocktail è certamente un modo piacevole per iniziare una serata che potrà poi continuare con una cena e concludersi ancora all’insegna di un allegro «cin cin». Naturalmente ci si può limitare all’aperitivo classico (un bitter, un vino bianco secco o spumante, oppure un vino-aperitivo come Madera, Porto, Sherry) o all’altrettanto classico whisky o brandy liscio oppure «on the rocks», ma se si vuole stupire gli amici ci si può sbizzarrire con la fantasia e cimentarsi in qualche sapiente fusione di sapori e colori.

 Non occorre avere l’esperienza di un professionista dello shaker e nemmeno un’attrezzatura degna di un bar! A volte bastano poche bottiglie «base» – perfino una sola – più qualche modesto ingrediente (ghiaccio, sciroppo di zucchero, succo di frutta, seltz o soda) e qualche arnese del mestiere (lo shaker,il mixing glass, lo strainer) più, ovviamente, delle valide ricette, per divertirsi (coinvolgendo magari anche gli amici) a preparare degli aperitivi che predispongono a gustare meglio il pranzo o dei drinks che rendano più allegra la serata.

La Malvasia di Castelnuovo Don Bosco

La Malvasia di Castelnuovo Don Bosco é un rosso dolce, frizzante, fresco e beverino, profumato da proporre con il dessert per un piacevole fine pasto. Infatti ancora nella metà del 900 a fine pranzo si sorseggiava un buon calice di bianco o rosso ma rigorosamente dolce, poi con il boom economico degli anni 60  “il fine pasto” divenne esclusivamente bianco e preferibilmente Champagne. Questa costante fu dovuta prevalentemente al fatto che l’uso del vino al termine del pasto era limitato al brindisi per eventi speciali e di conseguenza la bottiglia aperta doveva essere importante. Successivamente, per fortuna, gli spumanti secchi e gli Champagne trovarono una più adeguata collocazione come aperitivi o anche “a tutto pasto” e con i dessert tornarono in voga i vini dolci anche i rossi dolci come il Brachetto e la Malvasia di Castelnuovo. 

Lo spumante per il brindisi di Capodanno!

Si avvicinano le ore magiche della vigilia di Natale e del veglione di Capodanno. Gioia, intimità, sorrisi, fiducia. Nulla deve mancare in queste occasioni che sono il rito sociale con cui, ancora oggi, si marca il momento di passaggio più importante dell’anno: il solstizio d’inverno che da tempi immemorabili scandisce la fine di un ciclo passato e l’inizio – o il ritorno – del nuovo.

 Ovviamente non deve mancare nemmeno la tradizionale bevanda alcolica con cui allegramente ci si unisce nel brindisi, e cioè lo spumante. Ma come nascono le bollicine? La caratterizzazione di questo singolare prodotto è data dall’anidride carbonica disciolta nel liquido e che conferisce ad esso la nota pressione che fa scappare via il tappo e il successivo risalire delle bollicine. Non vi è nulla di misterioso in tutto questo.

 Lo spumante si ottiene facendo rifermentare un vino, aggiungendovi altro mosto o degli zuccheri, poi trattenendo i gas prodotti dai lieviti; infatti, nel processo di fermentazione, sono i funghi unicellulari (lieviti) che degradano lo zucchero producendo l’alcool etilico e l’anidride carbonica. Quanto più le bollicine saranno a gran sottile, tanto più sarà delicato il perlage e maggiore il valore dello spumante.

Esistono i cibi afrodisiaci?

C’è chi ci spera come ultima chance di ritrovare il vigore perduto, chi è mosso unicamente da sete di conoscenza e chi, come me, ha una semplice e sana curiosità ma tutti ci siamo domandati almeno una volta se esistano o meno particolari cibi che una volta assaggiati possano liberarci da tutte le inibizioni e che permettano alle passioni di travolgerci totalmente.

In realtà nessuno ha mai dimostrato che far mangiare un gambero al proprio amore assicuri una nottata di fuoco nè si è mai sentito di terapisti che per salvare la vita sotto le lenzuola di coppie annoiate abbia consigliato loro di fare scorpacciate di ostriche… Allora perchè dopo tanti secoli continuiamo a crederci ciecamente?
Cerchiamo di conoscere meglio questi fantomatici cibi afrodisiaci.

Afrodisiaco si dice di sostanze che hanno il potere di stimolare e potenziare desiderio e carica sessuale.
Tale termine deriva dal nome della dea greca Afrodite, dea dell’amore, della fertilità e della bellezza, la stessa dea che sarà conosciuta con il nome di Venere dai latini.

Happy New Year: Champagne e Cotillons?

Questa volta con l’avvicinarsi dell’ultimo dell’anno non voglio proporvi un sondaggio tipo: Cosa bevete a Capodanno? Spumante italiano o Champagne d’oltralpe ?

Si tratta di un dilemma antico, che non pretendiamo certo di risolvere in queste pagine. Il Capodanno è per molti una vera disdetta, uscire, divertirsi a tutti i costi, indossare biancheria intima color rosso, è una pratica della quale molti di noi farebbero volentieri a meno. Pur di uscire di casa ci si accoda a feste con gente sconosciuta, che appna ci presentano già siamo costretti a salutare. Poi non si può tornare assolutamente prima all’alba, pena di essere etichettato come sfigato. Una volta raggiunta finalmente l’auto per tornare a casa c’è ancora un rischio: trovare la macchina distrutta o ammaccata a causa di quella “splendida” tradizione, in voga ancora in alcune parti d’Italia, di gettare oggetti dalla finestra.

Siete ancora sicuri di volere passare un altra fine d’anno così? Proverò a darvi un suggerimento. Quest’anno stupite la vostra bella e fatele una sorpresa. Qualche anno fa, stanco del solito rito, passeggiando per il centro della mia città, abito a Roma, ho notato un edificio curioso, con una torre in cima, e da lì mi è scattata un’idea.