Design in cucina – Lego Ceramic

ceramiche legoBei tempi andati, di quando da bambini passavamo ore,  interminabili pomeriggi a giocare con i mattoncini di Lego, costruendo, impilando, attaccando, pianificando. Ci sentivamo piccoli architetti crescono, con il mondo ai nostri piedi, tutto da inventare e poi disfare. Ma gli anni passano e i giochi cambiano.  Se anche voi sentite il vuoto incolmabile da quando mamma ha svuotato la vostra vecchia camera, buttando al macero tutti i vostri giochi d’infanzia, eccovi la bella notizia: potete ricominciare a giocare senza sentirvi oltre tempo massimo.
La soluzione è a portata di mano, oltretutto carina, fresca e funzionale. Chi indovina?

Ecco degli indizi:

  • Più che  giocare sarebbe meglio dire mangiare.
  • Invece che costruire possiamo dire cucinare.
  • Oltre a impilare, ora possiamo trasportare e contenere.
  • I colori sono rimasti quelli di una volta, sono solo cambiate le dimensioni.
  • invece della plasica sono fatti di ceramica
  • finalmente di possono lavare
  • questa volta li userà anche mamma

Avete per caso bisogno di altro per capire?

Cucina & Design: le Frigopoésie

frigopoésie-romance

Ci eravamo abituati a tappezzare il frigorifero di fogli e fogliettini,  vestirlo di magneti di scarsa sobrietà, agghindarlo con post-it o addirittura scrivere direttamente sul frigo con pennarelli da lavagna. Roba vecchia, dimenticate, passate avanti. Il caso del momento sono le Frigopoésie:  da ora possiamo dare largo respiro al poeta che si cela dentro di noi.

Avvistate in Spagna, Francia, europa del nord.. oramai un vero e proprio fenomeno. Si presentano con un packagin accattivante, che riachiama una comune confezione da cd musicale, ma all’interno contiene 510 magneti con stampate sillabe e parole da attaccare sul frigo o su qualsiasi superficie metallica. Sempre nella confezione, un glossario con l’elenco completo di tutti i magneti. Benvenuti nel magico mondo dell parole, ora siete liberi di scrivere tutto quello che volete sul vostro frigo.

Tutte insieme danno una possilità infinita di composizioni. Estemporanee composizioni poetiche, romantiche o anche senza senso. Facilissimo sentirsi un poeta o un scrittore lasciando massime e motti attaccati qua e la per la casa, non solo per andare a svegliare la creatività, ma anche per illuminare la cucina, giocando con le parole.

Cambiare ogni mattina, a seconda dell’umore, per lasciare un messaggio divertente o romantico, cospargere di parole la casa o avere sempre l’ultima parola.

Soluzioni per una produttiva Pausa Caffé

Eccoci, finalmente l’ora della pausa caffé. Qualcuno propone di abolirla, altri ne vantano gli effetti positivi sulla produttività e chi simpaticamente vorrebbe calcolarla per sottrarla dallo stipendio. Chi se ne frega, ora non pensiamoci. Prendiamoci il tempo per questa pausa caffé che sembrava non arrivare mai.

Vizio o virtù?

Le macchinette del caffé si affollano, i distributori vengono assaliti da orde di dipendenti e impiegati affamati e assonnati che sognano la fine della giornata lavorativa, ed invece sono solo a metà pomeriggio. I boss vigilano, indagano e controllano l’orologio con nonchalance.

La Pausa Caffé è stata argomento di discussione di giornali, trasmissioni, blog e riviste. La conclusione finale è che se fatta seguendo precise regole, aumenta la produttività.

” Almeno una, non più di tre, non più di dieci minuti “

Si ok, ma c’è una soluzione per renderla davvero produttiva questa pausa caffé o tutto se ne va in fumo con la sigaretta che sto fumando?

Ecco la geniale e pratica soluzione.

Dolce ricetta per fette di cuore

TEMPO: 45 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Si diceva appunto dell’arrivo della primavera, con il sole che timidamente si impone, il lento rifiorire, la natura che si sveglia ed esce dal letargo, gli uccellini che cinguettano, un po’ di spossatezza dell’ora legale, voglia di fare e di uscire, i tramonti sempre più lunghi… e gli ormoni che impazzano.

La primavera vi fa sentire più romantici o no?

Per chi avesse bisogno di ritrovare il romanticismo o semplicemente coronare i benevoli afflati primaverili, ecco una delle proposte di  Emporio 74. Si tratta di un originalissimo stampo per ciamabellone. Non lasciatevi trarre in inganno da quello che a prima vista potrebbe sembrare un banalissimo ciambellone. La peculiarità di questo stampo sta nell’ottenere delle fette a forma di cuore.

Dopo chi ci ha stupito e deliziato con il Ciambellone con gocce di cioccolato, ecco una nuova e romantica ricetta dolce,  perfetta per questo romantico stampo, da fare in un pomeriggio in accordo con il nuovo umore primaverile.

Lo stampo per il Muffin Gigante

Ecco un oggetto ha cui non possiamo assolutamente rimanere indifferenti: lo stampo per ottenere un muffin gigante. Geniale. Un’ altra proposta per una sorprendente torta di compleanno.

Stanchi dei soliti e banali stampi? Sul sito Sur la table troverete lo strumento adatto a voi, l’attrezzo per ottenere la versione giant dei ben noti muffins. Lo stampo è in alluminio, facilmente lavabile e resistente. Perfetto per dare il via libera alla vostra vena creativa e decorativa. Visto che la ricetta base della torta è semplice (concettualmente è un muffin), possiamo sbizzarrirci nella decorazione e nella presentazione di questo tripudio di dolcezza, perfetto per una insolita torta di compleanno.

Finalmente una soluzione per grandi festeggiamenti, un sogno di bambino che si realizza, sentirsi improvvisamente piccoli umpa lumpa nel magico mondo dei muffins giganti. La prima ricetta da provare? Al cioccolato chiaramente. Ecco una proposta per ottenere un delizioso muffin gigante.

Il finger food? Da oggi si mangia con i Finger-dip

Tante volte nelle ricette che ho scritto ho parlato di piatti finger food, pratici e divertenti, comodi ed alternativi per cene e feste in stile molto informale. Per non trascurare poi il piacere atavico di avere un contatto fisico con il cibo, di sentire al tatto la rugosità del pane o la liscia pelle del pomodoro, il cibo va gustato fino in fondo in tutti i suoi aspetti che coinvolgono i sensi.

Ma se da un lato il piacere puro, semplice e selvaggio, nel senso buono del termine, conquista anche gli spiriti più tradizionalisti, dall’altra parte, mangiando con le dita, si rischia di sporcarsi e di rimanere con le dita unte o tutt’al più si spreca una quantità spropositata di tovagliolini di carta. Se ci troviamo poi in un locale pubblico o per strada e siamo costretti a prendere un pasto al volo, e non abbiamo il tempo di lavarci le mani entra in gioco anche l’igiene.

Cucina a blocchi: le nuove tendenze per i piani cottura

Se, fino a pochi anni fa, il tutto integrato e la linearità erano le caratteristiche più apprezzate nell’arredo della cucina, oggi si assiste ad una inversione di tendenza. Si preferisce l’accostamento di moduli e blocchi realizzati con materiali diversi, spesso rispondenti a filosofie progettuali anche antitetiche, ma che riflettono specifiche esigenze di personalizzazione. In questa logica si deve leggere la proposta di molte aziende per soluzioni e tipologie volumetriche differenziate a seconda delle diverse aree funzionali.

Le zone di contenimento, per esempio, richiamano la cucina più tradizionale, con basi e pensili rivisitati attraverso l’utilizzo di materiali attuali come il noce, il ciliegio, il faggio, i laminali “post forming“, gli opachi goffrati e dogati. Il blocco elettrodomestici, invece, si rifà al linguaggio high-tech, mentre altri elementi, come i blocchi modulari portaoggetti, si qualificano come contenitori neutri. Nel modello “Brera” (Ernestomeda) molte le possibilità espressive: per esempio le maniglie possono essere scelte in una serie di opzioni che vanno dall’acciaio alla resina.

Come organizzare al meglio la cucina: l’area di cottura e quella del lavello

Quando si entra in una cucina, sia essa molto grande o al contrario piccolina (come lo possono essere gli angoli cottura), ciò che è al centro della scena è l’area di cottura. La macchina da cucina deve ricoprire un posto centrale all’interno dell’organizzazione di una cucina moderna e funzionale. E’ infatti attorno all’area dei fornelli che si mescola, si preparano zuppe, si frigge, si preparano ottimi piatti di spaghetti insomma si cucina. E’ quindi opportuno avere anche a portata di mano il forno a microonde, il forno elettrico e perché no? anche un utilissimo tostapane da poter essere usato ad esempio, la mattina, in occasione della colazione.

Tutto il banco da cucina non può però prescindere dall’avere:

  • 1 vano piuttosto profondo per riporre le pentole e le padelle
  • 1 vano meno profondo dove poter riporre, in maniera molto ordinata, i relativi coperchi
  • 1 cassetto dove poter riporre gli utensili che vengono utilizzati più di rado
  • 1 comodo armadietto a muro dove poter riporre e nascondere i vari elettrodomestici che utilizziamo maggiormente
  • 1 piccolo cassetto dove poter riporre cucchiai e spatole maggiormente usati

Come presentare gli affettati: a trofeo o in una coppa di champagne

Uno dei più tipici esempi di antipasto di affettati è “l’antipasto misto all’italiana“, composto da prosciutto crudo e cotto e da diversi salumi. Nel più banale dei casi, i vari componenti dell’affettato si dispongono su uno o due piatti, distesi ed eventualmente alternati: non si può certo dire che sia una presentazione fantasiosa!

Basta poco, invece, per dare al piatto un effetto coreografico più gradevole. Per esempio potete mettere una coppa di champagne nel mezzo di un piatto da portata e far scendere dalla coppa “a cascata” delle fette di prosciutto crudo; nel mezzo del bicchiere potete disporre dei riccioli di burro. Intorno al prosciutto, metterete salumi diversi, arrotolati a cannellone e intervallati da fette distese.

Wellness Cucina, come distendersi tra i fornelli

Da sempre sono un accanito sostenitore della teoria dello stare bene in cucina per star bene con se stessi! In che senso? Mi spiego meglio: per vivere, per legge di natura, siamo obbligati a nutrirci, mangiare diventa quindi routine, la stessa operazione da compiere due volte al giorno. Bene! Molte persone vivono l’appuntamento con la tavola in questo modo: come cosa necessaria da fare ma senza piacere.

Niente di più triste, per quel che mi riguarda, il pasto è un rito giornaliero, un appuntamento che si rinnova giorno dopo giorno, che va pregustato fin dal momento della preparazione del cibo, circondandosi in cucina di oggetti ed utensili dalle forme e dai coloro accattivanti e piacevoli, e quando se ne ha l’opportunità di amici che contribuiscono alla realizzazione del pasto.

Insomma credo che l’approccio che si debba avere nei confronti del cibo debba partire dalla cucina, quindi dalla preparazione del piatto che deve essere cucinato con allegria, pensando: visto che debbo nutrirmi per vivere, perché non farlo in modo piacevole?

Cucine a scomparsa, soluzioni avveniristiche e semplici pannelli scorrevoli

dada

Cucine a scomparsa. Il mio sogno, come quello di tutti coloro che amano cucinare, è avere una di quelle mega cucine con una grossa penisola, dei bei banchi da lavoro e tanti, tantissimi pensili. Purtroppo però è molto difficile avere abbastanza spazio, o abbastanza risparmi, per ottenerla. Da qualche anno a questa parte in compenso si sono moltiplicate le soluzioni di minicucine altrettanto efficienti per arredare monolocali e mansarde.

Un altro problema legato allo spazio è quello di arredare ambienti e stanze multifunzionali: una cucina ed un soggiorno nella medesima stanza devono avere determinate caratteristiche. Una soluzione perfetta? Cucine che scompaiono!

Una minicucina che appare quando ne abbiamo bisogno e che scompare quando arrivano ospiti inattesi e non abbiamo ancora finito di sistemare: no, non è magia, sono pannelli e sipari montati su meccanismi scorrevoli che permettono di nascondere tutta la cucina o parte di essa, rendendo la stanza perfettamente armonizzata.