Zucchine alla scapece e melanzane a funghetti

Zucchine e Melanzane

Quando arriva la bella stagione, di sera per cena piuttosto che preparare un unico piatto mi diverto a fare più di un assaggio di diverse cose. Mi piace profittare delle belle verdure di questa stagione per organizzare una cena a base di contorni.

Peperoni, melanzane, zucchine, pomodori, insalata verde, patate. Tutto può essere preparato in maniera gustosa e veloce. Senza appesantire troppo si lascia la scelta alla tavola di offrire ciò che più si desidera. O almeno facendo così di solito accontento tutti, sia chi è a dieta o chi invece preferisce mangiare un pò di più.

E’ chiaro che il mio segreto è avere della verdura buonissima. Il mio compagno ha un’azienda agricola, e ne tratta una buona parte. Lo so quando si ha il vantaggio di giocare in casa tutto può sembrare facile, ma basta saper fare una buona spesa e la cena a base di contorni sarà superba. Sono cresciuta in una casa dove c’è sempre stato un culto delle verdure, preparate secondo criterio di stagione sono un piatto che sulla mia tavola non manca mai.

La vera parmigiana di melanzane napoletana

PARMIGIANA DI MELANZANE.

Quando parli con un napoletano di cucina ti conviene stare molto attento. Abbiamo la presunzione di cucinare sempre in maniera migliore rispetto a tutto il resto del mondo. Dovete sapere che a Napoli tre sono le cose intoccabili: San Gennaro, Maradona e la cucina della propria madre. Spesso, non mi vergogno a dirlo, ho dibattuto per ore con molti amici non campani perorando la causa della napoletanità in cucina, sostenendo che quando a preparare c’è la mano di una donna napoletana, sicuramente quel piatto ha quel qualcosa in più che non si può spiegare.

Certo battibecchi di questo tipo posso sostenerli solo con determinate categorie di amici, perchè se già mi sposto al sud, in particolare in Sicilia, la guerra con la tradizione culinaria napoletana si fa ardua. Sono molti i punti in comune tra napoletani e siciliani, sarà per motivi storici, ma quando si tratta di avere la mano un pò pesante in cucina per aggiungere quel qualcosa in più, anche le donne siciliane ne sanno una più del diavolo.

C’è un alimento in particolare che caratterizza la cucina di queste due regioni: la nera e appetitosa melanzana. Anche detta melenzana, o in dialetto napoletano mulignana, fa parte di molteplici ricette legate alla tradizione. Ricette che, vi assicuro, vengono tramandate di generazione in generazione, sempre in maniera diversa. State certi che in ogni casa napoletana o siciliana non riuscirete mai a mangiare lo stesso tipo di piatto a base di melanzane.

D’estate poi la sfida alla preparazione di questo gustoso ortaggio sembra prendere il via come in una sorta di gara, e non c’è caldo che tenga a far desistere chiunque dal cucinarle. Per mantenere viva questa tradizione e sfidare in un certo senso gli amici siciliani mi permetto di proporre la ricetta napoletana della vera parmigiana di melanzane. Seguendo la tradizione della mia famiglia preparatevi ad un piatto che, da buona napoletana devo dirlo, è certamente dotato di quel qualcosa in più che non si può spiegare!

Sofficini fatti in casa

Da bambini è sempre difficile farci piacere alcuni alimenti. Sono molte le mamme che in preda alla disperazione pur di far mangiare i loro piccoli propinano sempre gli stessi menù settimana dopo settimana, senza riuscire ad apportare nessuna modifica.

E’ ormai dimostrato che spesso l’avversione verso alcuni alimenti nasce dal rifiuto di uno dei genitori per lo stesso o dall’assenza di una determinata pietanza nella dieta abituale della famiglia. Il concetto è quindi logico: se una cosa non la mangi tu, non la mangio neanch’io.

Si può, però, provare ad offrire delle alternative raccontando delle storie fantastiche legate ad una determinata ricetta o cercando di imitare qualcosa di già noto, o magari in voga tra i più piccoli.

Da bambina, mi impressionava molto la pubblicità. Credevo che il cibo che vedevi in tv fosse certamente il migliore, in assoluto il più buono e gustoso. Avevo solo sette anni e non conoscevo ancora le tecniche di fascinazione base di ogni buon spot televisivo. Ma, fatto sta, che a me piaceva proprio tanto pensare che il cibo che vedevo lì in quella scatola animata potesse poi arrivare in casa mia, nel mio piatto.

Uno dei piatti che preferivo erano i sofficini Findus. Sembravano sempre enormi e imbottiti di un ripieno fantastico. Non potevo certo immaginare che fossero surgelati, e con ripieni tutt’altro che freschi.

Un primo dell’estate: gnocchetti con vongole, asparagi e tartare di scampi

Va bene lo ammetto, mi piace tanto mangiare piatti a base di pesce, ma sono imbranata a prepararli.

Ma, ho anche da sempre una sana abitudine, quando ne assaggio qualcuno che mi piace sul serio mi faccio dare la ricetta, me la faccio spiegare nei minimi particolari e appena posso, armata di santa pazienza cerco di rifarla.

Soprattutto adesso, con questo caldo, andando a cercare tra le ricette che ho raccolto me n’è balzata agli occhi una molto buona, fresca e facile da preparare: gnocchetti con vongole, asparagi e tartare di scampi.

Non so se tutti siate d’accordo, ma io adoro gli scampi, cucinati in ogni modo, accompagnati a qualsiasi cosa o mangiati assoluti. Della stessa famiglia dell’astice, crostaceo però più pregiato e anche più costoso, lo scampo si trova in buona quantità nei nostri mari, in particolare nell’Adriatico e nel Tirreno, ed ha quasi sempre una lunghezza media di 20cm. Attenzione quindi quando li acquistate al colore che hanno che deve essere sempre rosa chiaro e all’odore che se troppo forte indica che il pesce non è fresco.

Comunque, piccoli o grandi sono una bontà, con questa ricetta vi piaceranno ancora di più.

Sale iposodico: dietetico e salutare

sale

Il sale iposodico rappresenta una scelta salutare e dietetica per insaporire i cibi andando a ridurre sensibilmente il livello di sodio. Infatti questo tipo di sale è naturale al 100% ed è costituito da una miscela di cloruro di potassio che sostituisce il sodio nella misura del 70%. Il sale iposodico si presenta con un sapore meno salato rispetto al normale sale da cucina e proprio per questo si deve porre molta attenzione alle quantità.

Non ha solo delle valenze dietetiche ma anche salutari. La normale concentrazione di sodio contenuta nel sale da cucina, se usato in abbondanza, non solo favorisce il ristagno dei liquidi nei tessuti favorendo così il fenomeno della cellulite e non solo. Un eccesso di sodio favorisce anche un’aumento dei valori della pressione arteriosa provocando ipertensione. Il fabbisogno giornaliero di sale si aggira intorno ai 5gr al giorno, assumerne in quantità maggiori provoca quindi numerosi problemi sia alla linea che alla salute.

Sale integrale, sale iodato, sale rosa: quale scegliere?

Il sale è da sempre stato usato in cucina per condire ed insaporire gli alimenti, ma sempre più spesso sentiamo raccomandazioni sul suo uso ed abuso e sugli scaffali dei supermercati i tipi di sale si moltiplicano. Cerchiamo di capire se e perchè il sale fa male e quali differenze ci sono tra i principali tipi di sale.

I pericoli principali legati all’assunzione eccessiva di sale sono quelli all’apparato cardio-vascolare. Il sale è già presente in molti dei cibi che consumiamo abitualmente, soprattutto in quelli in scatola, per cui, per ridurne l’assunzione sta a noi regolarci quando cuciniamo.

Una soluzione alternativa per chi proprio non sopporta il cibo “sciocco“, come diciamo in Toscana quando è un po’ insipido, è l’uso di spezie ed aromi, in grado di dare quel tocco in più e coprire la mancanza di sale.

Sono però sempre di più anche le varietà di sale in commercio, a partire dal sale iodato a quello rosa dell’Himalaya. Vediamo quali sono le loro caratteristiche.