Orzotto agli asparagi: un’alternativa al solito risotto

Orzotto agli asparagi 

TEMPO: 60 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Da piccola odiavo gli asparagi, forse era quel loro sapore amarognolo a farmeli detestare, fatto sta che non sognavo minimamente di assaggiarli. Adesso invece ho imparato ad apprezzarli, come molti altri cibi per la verità, e come credo sia successo un po’ a tutti nella vita. Ed è stata una fortuna perchè gli asparagi sono tra gli ortaggi a più alto contenuto di fibre e sali minerali. Diverse sono le varietà, tra le più comuni ricordiamo quelli bianchi, quelli selvatici, ed infine quelli verdi utilizzati tra l’altro in questa ricetta. Dimenticavo, è consigliabile preferire la cottura a vapore .

Fermo restando il fatto che già mangiati da soli semplicemente cotti e conditi con un goccio d’olio siano molto appetitosi ed anche, perché no, leggeri, molti sono gli abbinamenti che li vedono protagonisti. Per citarne solo due trovo che quello con le uova e quello con lo speck ne esaltino il sapore in modo particolare. Oggi li vediamo accoppiati all’orzo, avevo voglia di un piattino semplice ma allo stesso tempo insolito, ed allora ho optato per un orzotto, mettendo da parte, per una volta il riso.

Orzo e fagioli, una pietanza per il clima d’autunno

TEMPO: 3 ore e mezza| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Visto che siamo entrati in pieno clima autunnale, con l’aria frizzante appena si mette piede fuori di casa e le prime piogge che bagnano le strade della città, la ricetta di oggi è un piatto che si presta a questo tipo di clima e di atmosfera.

È una specie di zuppa, anche se a fine cottura dovrebbe risultare asciutta, e non tanto liquida come una vera e propria zuppa, che più genericamente chiameremo Orzo e fagioli. L’Orzo e fagioli è una pietanza vegetariana, che però in questa ricetta ho arricchito con della pancetta, che ovviamente può essere esclusa nella preparazione.

Zuppa di orzo al bacon

Le zuppe, fredde d’estate e calde d’inverno, sono delle specialità a cui, a parer mio, non si dovrebbe rinunciare. A maggior ragione quando alla base delle zuppe vi sono dei cereali eccezionali come l’orzo. L’orzo si distingue dagli altri cereali per il notevole contenuto di fibre e soprattutto di quelle solubili. Insieme all’avena, è il cereale con il più basso indice glicemico.

L’orzo si gonfia moltissimo durante la cottura: questa caratteristica, unita alla notevole quantità di fibre, consente di preparare zuppe e minestre molto sazianti e ipocaloriche. In commercio si trovano due tipi di orzo. L’orzo mondo o mondato o decorticato, che richiede una lunga cottura e un ammollo preventivo, contiene più fibre, sali minerale, vitamine, e meno calorie. L’orzo perlato subisce un processo di raffinazione (simile alla sbiancatura del riso) atto a rimuovere la parte più esterna. Può essere utilizzato senza ammollo preventivo e la cottura è più breve.

Insalata di riso con lenticchie, farro e orzo

 

L’insalata di riso è uno dei piatti forti dell’estate, condita come più ci piace resta una delle preparazioni più fresche e gustose.

 

Per una volta immaginate però una variante, che comprenda legumi e cereali, mantenendo sempre quella squisita semplicità che caraterizza questo piatto. Chi ha dubbi sulle proprietà nutritive del riso ricordi che gli orientali ne fanno largo uso nella loro dieta e che l’apporto calorico di questo alimento è particolarmente basso. Condito nel modo più salutare se ne possono mantenere tutti i vantaggi, aggiungendo solo gusto e originalità.

 

L’aggiunta nella ricetta che sto per dare di farro e orzo arricchisce il nutrimento di questo piatto, la composizione di questi due tipi di cereali ricchi di fibre grezze e vitamine garantisce i loro benefici effetti disintossicanti e rinfrescanti. La loro cottura dipende da come sono stati conservati, se possibile è meglio acquistarli grezzi da lasciare a bagno per ammorbidirli, ma anche quelli già decorticati che si trovano adesso in commercio vanno bene. Associati al riso, anche integrale, sono un ottimo modo di variare la dieta settimanale.

 

La preparazione con le lenticchie aggiunge alle proprietà nutritive di questi ricchi cereali anche il giusto apporto di ferro, tanto importante per la nostra alimentazione, soprattutto se si è carenti di questa vitamina o si è in gravidanza. Ecco come preparare l’insalata di riso con lenticchie farro e orzo

 

A tavola scelgo integrale: farro, avena e orzo

Con i cereali non raffinati, porti in tavola il benessere: farro, orzo & C. prevengono importanti patologie, combattono lo stress e ti regalano una sferzata di vitalità. L ‘umore non è al top? Porta in tavola i cereali integrali. Un team di ricercatori della Cardiff University, in Inghilterra, ha scoperto che i loro chicchi sono un vero e proprio antidoto contro la tristezza: per due settimane, gli scienziati hanno somministrato a 142 volontari abbondanti colazioni a base di cereali integrali. Il risultato? Meno stress, umore più stabile, più energia e maggiore capacità di concentrazione.

Del resto, le proprietà «attiva buonumore» dei cereali integrali sono note da tempo: farro, orzo, avena & C., infatti, sono una fonte naturale di triptofano, un aminoacido che stimola la produzione di serotonina, il neurotrasmettitore responsabile del relax e del benessere. I cereali integrali, però, non regalano solo vitalità e buonumore.

«Numerosi studi scientifici dimostrano che, grazie all’elevato contenuto di fibre, il consumo regolare di questi alimenti è in grado di proteggere l’apparato cardiovascolare, ma anche di ridurre il rischio di tumori e diabete», spiega la dottoressa Pia Waldthaler, dietista a Milano. In particolare, la buccia dei chicchi è un concentrato di sostanze benefiche. «I cereali integrali non subiscono la raffinazione, cioè il processo attraverso il quale i chicchi vengono privati della scorza e del germe, ricchi di nutrienti preziosi per l’organismo», prosegue la dottoressa Waldthaler «Quindi contengono una maggiore quantità di fibre, ma anche di vitamina E, vitamine del gruppo B e minerali, come lo zinco, il magnesio, il fosforo, il rame e il selenio».

Drambuie e Whisky Scozzese. Ecco a voi il Rusty Nail

Provate a immaginarvi le Highlands scozzesi intorno al 500 d.C.: immense distese di erica e colline ricoperte di torba, acqua cristallina che sgorga da fonti e sorgenti montane, campi d’orzo dorato che ondeggia nella brezza estiva. Infine un gruppo di monaci irlandesi giunto qui in visita, portando con sè un procedimento appreso forse in Oriente, forse in Grecia o in India.

Sicuramente a quel tempo le popolazioni locali producevano già una bevanda fermentata poco alcolica, una specie di farina d’avena molto allungata. Ecco, furono questi monaci a trasformare questa bevanda in un’acqua di vita molto alcolica, leggera, pura, ricca d’aroma e gusto: a farne whisky….