Itinerari gastronomici/1 – La Val di Non, le Ortiche e lo Strudel di Mele

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Oggi era una giornata un po’ strana, mi sono affiorati mille ricordi, uno fra questi risaliva ai tempi in cui abitavo in Val di Non. Per aiutarmi a farli riaffiorare sono andato alla ricerca nei miei album di vecchie fotografie e mi sono soffermato su una in particolare scattata dalla finestra, della casa nella quale abitavo la vedete qui in alto. Mi sono tornate in mente le corse col cane, le passeggiate in montagna e quelle alla ricerca di funghi. E quando facevo ritorno a casa puntualmente mi ritrovavo con una fame indescrivibile. Ci sono diverse pietanze in Valle come gli Strangolapreti al Burro fuso e Salvia che preparavo usando le ortiche, al posto degli spinaci, raccolte fra prati e meleti. Che male a coglierle senza guanti, ma il beneficio valeva la pena. Le ortiche sono piante ricche di minerali come ferro e silicio, vitamine, remineralizzanti; sono utili a alleviare i sintomi dell’artrosi, dei reumatismi, della gotta.

Ma allora non è che ci badassi molto, ansioso di passare volentieri ad un gustoso Strudel di Mele, frutti che raccoglievo di nascosto dagli alberi, ma che presi direttamente, potete credermi, hanno un sapore completamente diverso.

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Strangolapreti al burro fuso e salvia, ricetta per 4 persone

Cena a tema: Halloween e i Ravioli di zucca

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Halloween è una festività che ha preso piede da noi da qualche anno. Ha avuto una larga diffusione anche per il suo carattere “dissacrante” che contiene, con le sue mascherate e l’ironia su tutto ciò che è macabro e associato all’idea di morte, che ha portato una ventata di gioiosa festa in un evento che in Europa era associato al rituale di Ognissanti.

Trasformata la ricorrenza in festa si fa presto ad abituarsi alle serate a tema nei locali, alle zucche da svuotare e da riempire con le candele e ai tanti allegri fantasmini che girano per le case in cerca di caramelle. Ma l’innovazione non dovrebbe mai schiacciare la tradizione. Anche Halloween può essere l’occasione per riscoprire usanze o piatti della nostra storia che magari giacevano colpevolmente dimenticati. E’ decisamente il caso delle primi piatti a base di zucca, molto presenti nella cucina locale di molte regioni e che in queste giornate, tra scheletri e ragnatele finte, godono una seconda giovinezza.

A tutti i nostri lettori va un augurio di buone festività, magari gustando un abbondante piatto di TORTELLI DI ZUCCA.