Le sorelle Simili ed i loro grissini, dal libro “Pane e roba dolce”

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Chi è appassionato di cucina le conoscerà di sicuro, ma anche chi non lo è magari le ha sentite nominare. Sono le sorelle (gemelle) più famose d’Italia, dopo le Kessler ovviamente. Conosciute in tutto il mondo per la loro scuola di cucina, si tratta di Margherita e Valeria Simili meglio note come le sorelle Simili.

Di origine bolognese sono da sempre appassionate di panificazione. Dapprima hanno dato sfogo a questo loro amore in un panificio, dopo nella loro scuola di cucina  aperta su consiglio della famosa studiosa di cucina italiana  a New York Marcella Hazan, ed infine nelle loro trasferte. Difatti organizzano corsi molto seguiti in giro per l’Italia ma non solo.

Chi ha avuto la fortuna di conoscerle partecipando ai loro corsi le ha definite simpatiche e disponibili, nonostante l’impronta molto professionale del corso.

Una giornata a elBulli

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Chi non vorrebbe l’esclusiva per poter sbirciare dietro le quinte del miglior ristorante del mondo? Il privilegio di una giornata a elBulli, il ristorante di Ferran Adrià, il miglior cuoco del mondo.

Con oltre 2 milioni di richieste per il solo 8000 posti ogni anno, elBulli è famoso non solo per i suoi innovativi prodotti alimentari, ma anche per la leggendaria difficoltà di ottenere un tavolo. Per dirne una, nel marzo del 2007 il locale era già al completo fino alla fine del 2008, e non accettava al ulteriori prenotazioni. Merito di tale fama è di sicuro di Ferran Adria: numerosi riconoscimenti e tre stelle Michelin dal 1997.

Leggere in religioso rispetto le 600 pagine del libro qui a fianco è la  soluzione più veloce ed indolore per scoprire i segreti culinari di Ferran Adrià: la tecnica, gli alimenti e  la filosofia, un must per chiunque sia interessato al mangiar bene e alla cucina creativa.

Un libro di ricette? Macché, niente di più svalutativo. Questo libro è un’occasione unica per esplorare metodi e tecniche di Ferran Adrià, chef e food designer di acclamata fama. Colui che è stato inserito dal New York Times tra i 100 personaggi più influenti nel mondo e che nel 2006 è stato al vertice dei primi dieci migliori chef del pianeta.

istant cook ovvero cucinare in un istante

donna hay

Il tempo non ha prezzo questo é il leit motiv del libro di Donna Hay “Istant Cook” ovvero “Cucinare in un istante” pubblicato in Italia dall’editore Guido Tommasi. Come la stessa autrice afferma “il tempo é un bene davvero prezioso ed é la ragione per cui anche se tutti noi amiamo un buon pasto preparato in casa, non vogliamo passare ore e ore in cucina cercando di metterne insieme uno”, pertanto la soluzione che la scrittrice gastronomica propone é una raccolta di ricette innovative e di stile tra cui poter scegliere. In questo libro l’autrice ha raccolto ben 177 ricette deliziosamente semplici a base di ingredienti freschi e di stagione, dal pollo arrosto in metà tempo alla pasta perfetta in un lampo. Tutte ricette estremamente facili da eseguire con materie prime semplicemente reperibili e con questi piatti potrete salutare finalmente le ore trascorse ai fornelli.

In un mondo sempre più frenetico in cui ognuno trascorre la maggior parte del proprio tempo o in macchina o al lavoro la giovane australiana ci propone di ricominciare a cucinare per coccolare i nostri amici e la nostra famiglia. E ci propone di farlo attraverso una cucina innovativa ed elegante al tempo stesso, ottimizzando i tempi e scegliendo sempre materie prime di gran qualità.

Jamie Oliver e le sue Homemade Egg Tagliatelle

Staccate il telefono, prendetevi una pausa. Oggi cuciniamo a casa di Jamie Oliver. Ecco il biondo e giovane chef che ci mostra passo passo come fare in 6 minuti la pasta fonduta. Tutto quello che vi serve sono:

uova | farina | parmigiano | panna da cucina | fontina | sale e pepe

Cuoco innegabilmente accattivante, ricco, simpatico, piacente. Sembra davvero una fonte inesauribile di idee e progetti. Da quando qualche anno fa ha debuttato come  uno dei migliori cuochi emergenti del panorama gastronomico europeo, non si è fatto mancare niente.

Kitchen Confidential, le avventure gastronomiche a New York di Anthony Bourdain

Il libro che rivela i segreti e oscenità del mondo della ristorazione. Cosa accade dentro le cucine dei grandi ristoranti?  Anthony Bourdain ci da una versione dura, sincera e sprezzante della realtà, come solo chi ha passato tutta la sua vita in cucina.

“Non fraintendetemi: io amo il mondo della ristorazione.
Diavolo, ne faccio ancora parte- sono chef da una vita,
addestrato secondo i canoni della tradizione classica, e nel giro di
un’ora starò probabilmente rosolando le ossa per la demi-glace e facendo a pezzi
filetti di manzo in una scalcagnata cucina a sud di Park Avenue.”

Trasgressivo, accattivante, passionale. A metà tra autobiografia e confessione professionale, è l’altra faccia della ristorazione. Cambierà sicuramente il modo di mangiare di chi lo legge.

Lisbona: Fabrico Pròprio e la dolce-enciclopedia portoghese

Piccola guida, breve ma dettagliata, sull’arte dolciaria portoghese.

Lisbona da mangiare, destinazione irrinunciabile per viaggiatori alla ricerca di mete culinarie. Non si può che abbandonarsi al profumo di crema si sparge per le vie della capitale del Portogallo. La colpa soprattutto è della brezza dell’oceano, che mescola e rimescola i profumi.

Destreggiarsi tra i gli invitanti aromi che escono dalle pasticcerie e panifici non è semplice, la produzione della pasticceria portoghese è ampia e pressoché sconosciuta ai più. Ecco che ci viene in aiuto FABRICO PROPRIO, un gruppo di giovani designer che ha realizzato una dolce-enciclopedia.

Arte in cucina [2]: La Taverna SantoPalato e il Menù Futurista

Ieri ci eravamo lasciati dopo aver scoperto quali erano i concetti teorici sviluppati dalla corrente artistica Futurista sulla cucina e sulla tavola, oggi passeremo alla parte pratica e andremo a sviscerare le pietanze che compongono un Menù futurista.

Nella celebre data dell’8 marzo 1931, in un ristorante torinese chiamato La Taverna del SantoPalato, si è tenuta la prima cena futurista, con un menù completo, che spaziava dall’antipasto al dessert, che seguiva in modo preciso i precetti dettati dal Manifesto della cucina futurista.
Il SantoPalato, era il ristorante, o, come lo ribattezzo Marinetti, la taverna dei Futuristi. Decorata dall’architetto Djulgheroff e da Fillia, la taverna era il luogo degli incontri e dei convivi dei Futuristi.

Gli artisti-autori che misero la firma sul primo menù Futurista furono: il pittore Fillìa e il critico d’arte P.A. Saladin e i cuochi Piccinelli e Burdese. Dalle mani di questi personaggi presero forma dei piatti molto pittoreschi e dai nomi molto evocativi. Eccovi un menù Futurista con una breve descrizione di alcune porzioni. Rispettando il volere degli autori di queste portate, ritengo doveroso citare l’inventore della ricetta, o meglio, formula, come la chiamavano i Futuristi.

La frittata di Pereira, l’Omelette alle erbe aromatiche

La ricetta che vi propongo oggi è il piatto preferito di un personaggio letterario creato dalla penna dello scrittore italiano Antonio Tabucchi. Il personaggio di cui parlo è il Sig. Pereira, protagonista del romanzo Sostiene Pereira, che ha una passione viscerale per le omelette ed in particolare per l’Omelette alle erbe aromatiche.

Un mazzetto tradizionale di erbe aromatiche, come citato da più autori, è composto da prezzemolo, dragoncello, cerfoglio ed erba cipollina tutte in dosi uguali. Nella cucina Italiana, tradizionalmente, le erbette aromatiche erano basilico, mentuccia e poco rosmarino perché in passato era più difficile trovare il dragoncello ed il cerfoglio. Oggi che si possono trovare quasi tutte le varietà di erbe aromatiche, procuratevi quelle indicate tra gli ingredienti e provate l’Omelette alle erbe aromatiche.

Il galateo: impariamo come si serve a tavola

Fu nel 1558 che mons. Giovanni Della Casa pubblicò il suo Galateo ovvero de costumi in cui venivano dettate una per una le regole di buona educazione o di bon ton, come le vogliamo chiamare, per essere sempre appropriati in ogni situazione. Peccato che negli anni molte di queste regole ce le siamo dimenticati, cadendo sempre di più nella volgarità e nel mal costume. Sono sempre più dell’idea che signori si nasca ma si può sempre migliorare cominciando proprio dallo stare a tavola. Il galateo in questo caso ci indica tutta un serie di cose da non fare, qui di seguito ve ne elenchiamo qualcuna, leggetele e poi pensate…..

E’ severamente proibito mentre si sta a tavola:
  • Non masticare i cibi con la bocca aperta e non fare rumore
  • Fumare
  • Truccarsi
  • Mangiare con i gomiti alti
  • Alzare il mignolo mentre si beve
  • Augurare buon appetito
  • Sorseggiare la minestra
  • Toccarsi i capelli, allentare cinture e/o bottoni
  • Parlare con la bocca piena
  • Leggere
  • Telefonare
  • Parlare ad alta voce con persone all’altro capo della tavola
  • Tenere i gomiti sul tavolo
  • Tenere le mani sotto il tavolo
  • Soffiarsi il naso
  • Poggiare le posate sporche sulla tovaglia
  • Alzarsi prima che tutti abbiano terminato ma se è proprio necessario almeno chiedere scusa, giustificando l’azione

Cultura culinaria: un libro di ricette casertane

E’ da poco uscito in edicola e libreria per i tipi de Il raggio di luna editore il libro “Le ricette di Terra di Lavoro” di Maristella Di Martino che, dopo “Le ricette di Salerno” e “Le ricette dell’Irpinia”, torna a raccontare la cucina del territorio.

Assoluto protagonista è stavolta il Casertano, di cui l’enogastronoma raccoglie ricette raccontate dagli chef dei migliori ristoranti ed agriturismi, ricostruendo l’identità a tavola del comprensorio attraverso la tradizione secolare e la ricerca degli ultimi anni.

Per dare un’idea della mole del lavoro, così imponente da meritarsi una recensione su Ginger&Tomato, basterà citare le 520 ricette: 50 zuppe ed altrettante verdure, 100 tra pasta e sughi, altrettante tra carni e formaggi, 15 tra uova e frittate, 70 dolci e 40 varie, oltre ad un ricco capitolo sulla cucina delle stagioni che contiene ben 95 piatti.