Maenza, tra Presepi e Crespelle “doc”

Natale, in Italia, per molte famiglie significa Presepe. Questo è più che mai vero nell’Italia centrale, culla del primo esempio di presepe della Storia (“griffato” da un coreografo come San Francesco) ed ora terra di grandissime scuole come quella – celeberrima – napoletana. Ma per chi non riuscisse ad accontantarsi di vivere “solamente” la magia che regala l’ammirare la ricostruzione della Natività di Gesù Cristo, ecco che il comune laziale di Maenza (provincia di Latina) ha pensato ad un itinerario tra gusto e tradizione che sicuramente non potrà lasciare indifferenti.

Il prossimo 4 gennaio, infatti, questo borgo situato tra le colline della Ciociaria, che sembra vivere in una condizione immutabile ormai da secoli, sarà ideale sfondo del momento più alto della manifestazione “Maenza tra Presepi, Tradizioni e…”: la Sagra delle Crespelle. La crespella di Maenza, infatti, non è quella che siamo abituati a gustare in qualche bar o pasticceria “specializzato” (il nome appropriato di quel dolce sarebbe piuttosto “crepes”).

Idee per Santo Stefano? A Massa Martana (PG) gli uomini preparano la Nociata

Mezzo chilogrammo di gherigli (la parte commestibile) di noci, 300 grammi di miele, alcuni rami di foglie di alloro. Sono questi i principali ingredienti alla base di una specialità tipica del perugino, ed in particolare del comune di Massa Martana: la Nociata.

Questo (l’unico) torrone umbro, ha una particolarità che lo rende ancor più caratteristico di quanto non si possa immaginare: viene preparato esclusivamente dagli uomini del paese il giorno di Santo Stefano. Già, perché non è semplice seguire i dettami della ricetta tradizionale: detto degli ingredienti, la Storia vuole che la Nociata venga preparata in quantità sufficiente a soddisfare i palati di tutta la comunità di Massa Martana; e allora come possono bastare i tre etti di miele di cui sopra? Impossibile.

La sarda Borore celebra il Pane: il 27 e 28 sarà “Panebò”

Natale, si sa, è tempo di presepe e di grandi abbuffate: ci si raduna, di solito tra parenti, con le gambe sotto il tavolo, e mentre ci si scambia i rituali auguri si degustano le più straordinarie prelibatezze offerte dalla gastronomia internazionale, proprio a suggellare la straordinarietà della festa.

Ma mentre non sappiamo se celebrerete la festa ingozzandovi di uova di storione o patè d’oca (solo per citare due esempi), siamo sicuri che un alimento non potrà mancare dalle vostre abbondanti tavole: il pane, in tutte le sue forme. E proprio un alimento “banale” come il pane è il festeggiato principe della sagra “Panebò”, che si terrà nel week-end tra 27 e 28 dicembre nel comune sardo di Borore.

Sarà Pane in tutte le sue forme, ma soprattutto sarà – come si apprende dal programma della due giorni – Pane come ponte tra le culture. Già, perché questo semplice impasto di farina acqua e lievito è un significativo filo rosso capace di unire (e, speriamo, far dialogare) le principali religioni monoteistiche, e le conseguenti filiazioni culturali che ne sono scaturite.

Cioccolata calda a Margone di Trento la sera del 24 dicembre

Chi può dimenticare i palcoscenici e le trame di Chocolat, con l’affascinante gitano impersonificato da Jhonny Depp che ammette di andare pazzo per la cioccolata calda preparata con tanto amore dalla dolciaria più sensuale? Un film che straborda di cioccolata e lascia lo spettatore con i lacrimoni agli occhi e l’acquolina in bocca.

Praline, tofee, palline al caffè, torte di crema di cioccolato, cioccolatini alla nocciola e al cioccolato bianco, dolci con cioccolato fondente, invenzioni di zucchero, latte e cacao: lo scenario non è lo stesso, certo, ma pure gli somiglia molto. Dalla pellicola cinematografica alla vita vissuta: dalle colline della Bretagna a Margone di Trento, a farla da padrona è pur sempre il cioccolato.

Ad Ossimo la 6^ Festa del Lardo il 27 e il 28 dicembre

Un programma da 10 e lode che cade nel corso delle festività natalizie a cavallo tra Natale e Capodanno: ad Ossimo non si attende altro. Tra il 27 e il 28 dicembre, infatti, verrà celebrata l’annuale ricorrenza con la quale si celebrano in un colpo solo il maiale e il lardo.

Nel suggestivo paesino del bresciano saranno di scena contemporaneamente l’8^ sagra del porsel e la 6^ festa del lardo: proposte dal gruppo della Proloco “Per Osem“, l’evento si strutturerà lungo piazza Roma e vedrà coinvolte decine di persone pronte a mettere in tavola ogni specialità gastronomica locale. Il programma prevede per sabato 27  una serie di dimostrazioni, tra cui quella del lavoro del Norcino, e una dettagliata presentazione dei salumi ed altri prodotti derivanti la lavorazione della carne di maiale tra cui il salame, la pancetta ed il lardo Ossimese. Per l’occasione non mancheranno stands gastronomici e uno spettacolo folcloristico con l’esibizione del gruppo «Notér de Berghem» dalle 16.

Scarpegghia, pasta e fagioli, mallone e specialità locali: a Calitri dal 21 al 23 dicembre

Irpinia terra del buon cibo e di vino novello da leccarsi i baffi. Il territorio collinare della Campania è palcoscenico di numerose gozzoviglie anche in virtù del fatto che le specialità eno-gastronomiche della zona non lasciano affatto indifferenti: dai primi piatti fatti in casa (fusilli e lasagne con sugo di ragù sopra ogni cosa) ai secondi a basa di carne e pesce, dalla parmigiana di melanzane alle polpette di carne e formaggio, dai formaggi e latticini (non solo mozzarella di bufala ma anche scamorze, provoloni e ricotta) ai salumi (salame, prosciutto crudo, soppressate), dai sottoli ai dolci (pastiera, zeppole, torroni).

La degustazione di tanta grazia sarà possibile nel corso della settimana antecedente al Natale: si comincia domenica 21 dicembre con la tradizionale sagra della Scarpegghia a Calitri nel corso della quale i visitatori possono vivere la calda atmosfera natalizia, assaporando l’intensa fragranza di una “scarpegghia” ancora bollente e degustando altri dolci peccati di gola. Percorrendo via Faenzari, via Fontana e Via San Martino, si incontreranno stands gastronomici ed esposizioni di oggetti in ceramica e prodotti dell’artigianato locale.