La burrata: un prodotto nato dalla necessità di conservare il cibo.

La burrata nasce negli anni 30 in un caseificio di Andria, in provincia di Bari.
L’idea fu di Lorenzo Bianchino Chieppa, che pensò di creare un “fiaschetto” per conservarvi la panna e la mozzarella sfilacciata.
La sua peculiarità e data dall’impasto, composto da ritagli di mozzarella mescolati a panna, mentre il “guscio” è fatto di pasta filata.

Ginger and tomato? si, nella pappa al pomodoro!


“…
Evviva, evviva!
Oggi a desinare si è finalmente cambiato minestra!… Abbiamo avuto una eccellente pappa col pomodoro alla quale le ventisei bocche dei convittori dei collegio Pierpaoli han rivolto con ventisei sorrisi il più caldo e unanime saluto…
…”
Dal giornalino di Gianburrasca

Grazie alla penna dello scrittore fiorentino Vampa, che nel 1960 scrive “Il giornalino di Gianburrasca”, la pappa al pomodoro viene “esportata” dalla Toscana nel resto d’ Italia, fino a diventare, con la trasposizione televisiva del racconto, anche il titolo della canzone “Viva la pappa col pomodoro”.

La pappa al pomodoro è un piatto “povero” della tradizione culinaria toscana: ha origini contadine ed’ è composto da ingredienti semplici come il pane, il pomodoro, e un pizzico di zenzero battuto con aglio e basilico per il soffritto.

La zucca: mille virtù non solo in cucina

Eleggiamo Novembre come mese della zucca. In effetti questo è davvero il periodo giusto per approfittare di questo meraviglioso ortaggio. La zucca, infatti, la possiamo utilizzare un cucina o per la cura del corpo, ma anche come rimedio naturale. La presenza della vitamina A la rende utilissima sia per la vista che per la pelle. I carotenoidi, di cui la zucca è dotata, ostacolano lo sviluppo dei processi tumorali. L’estratto di zucca se aggiunto al latte o ad un comune succo di frutta è ottimo contro le nausee mattutine

In cosmetica la zucca ci riserva diverse sorprese. Non tutti sanno che oltre ad essere un ottimo trattamento ammorbidente e levigante per la pelle, la zucca può essere utilizzata anche come rimedio contro la pelle grassa e i punti neri. Basterà, infatti, applicare sul viso una volta a settimana una maschera preparata schiacciando una fettina di zucca (con i suoi semi, mi raccomando) e mescolando il tutto con un po’ di miele classico. Lasciate la maschera in posa per qualche minuti e poi risciacquate con cura con abbondante acqua tiepida.

Ma veniamo all’aspetto più conosciuto, quello culinario.

Itinerari gastronomici/1 – La Val di Non, le Ortiche e lo Strudel di Mele

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Oggi era una giornata un po’ strana, mi sono affiorati mille ricordi, uno fra questi risaliva ai tempi in cui abitavo in Val di Non. Per aiutarmi a farli riaffiorare sono andato alla ricerca nei miei album di vecchie fotografie e mi sono soffermato su una in particolare scattata dalla finestra, della casa nella quale abitavo la vedete qui in alto. Mi sono tornate in mente le corse col cane, le passeggiate in montagna e quelle alla ricerca di funghi. E quando facevo ritorno a casa puntualmente mi ritrovavo con una fame indescrivibile. Ci sono diverse pietanze in Valle come gli Strangolapreti al Burro fuso e Salvia che preparavo usando le ortiche, al posto degli spinaci, raccolte fra prati e meleti. Che male a coglierle senza guanti, ma il beneficio valeva la pena. Le ortiche sono piante ricche di minerali come ferro e silicio, vitamine, remineralizzanti; sono utili a alleviare i sintomi dell’artrosi, dei reumatismi, della gotta.

Ma allora non è che ci badassi molto, ansioso di passare volentieri ad un gustoso Strudel di Mele, frutti che raccoglievo di nascosto dagli alberi, ma che presi direttamente, potete credermi, hanno un sapore completamente diverso.

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Strangolapreti al burro fuso e salvia, ricetta per 4 persone

Cena a tema: Halloween e i Ravioli di zucca

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Halloween è una festività che ha preso piede da noi da qualche anno. Ha avuto una larga diffusione anche per il suo carattere “dissacrante” che contiene, con le sue mascherate e l’ironia su tutto ciò che è macabro e associato all’idea di morte, che ha portato una ventata di gioiosa festa in un evento che in Europa era associato al rituale di Ognissanti.

Trasformata la ricorrenza in festa si fa presto ad abituarsi alle serate a tema nei locali, alle zucche da svuotare e da riempire con le candele e ai tanti allegri fantasmini che girano per le case in cerca di caramelle. Ma l’innovazione non dovrebbe mai schiacciare la tradizione. Anche Halloween può essere l’occasione per riscoprire usanze o piatti della nostra storia che magari giacevano colpevolmente dimenticati. E’ decisamente il caso delle primi piatti a base di zucca, molto presenti nella cucina locale di molte regioni e che in queste giornate, tra scheletri e ragnatele finte, godono una seconda giovinezza.

A tutti i nostri lettori va un augurio di buone festività, magari gustando un abbondante piatto di TORTELLI DI ZUCCA.