Le alghe: un ingrediente in più non solo per i vegetariani

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Le alghe sono state consumate fin dall’antichità, dai popoli del Mediterraneo, dell’Europa e dell’America, sono conosciute in tutto il mondo, ma hanno trovato nella cucina tradizionale del Giappone la loro massima utilizzazione. Al giorno d’oggi questi preziosi vegetali sono tenuti in grande considerazione perchè hanno delle proprietà nutritive davvero straordinarie e per noi occidentali può presentarsi la scoperta di un vero e proprio settore alimentare, che non è riservato solo alla macrobiotica, alla cucina vegetariana, o appunto alla tradizione orientale, le alghe possono diventare se non un alimento base o fondamentale della nostra cucina, sicuramente un ingrediente da utilizzare per variare, per provare sapori nuovi e anche per migliorare la nostra salute, viste le molteplici proprietà anche a livello nutritivo.

Le alghe si trovano senza problemi anche in Occidente, e la loro commercializzazione è dovuta proprio alla diffusione della cucina macrobiotica. La loro importanza per la nostra alimentazione è legata principalmente alla ricchezza di sali minerali e vitamine, motivo per cui le alghe possono essere un ottime sostitute della carne o dei latticini, e quindi sono entrate anche nell’alimentazione vegetariana. Oltretutto sembra che le loro proprietà benefiche vadano addirittura oltre, e che siano in grado di portare benefici anche a chi ha diversi problemi di salute.

Le alghe sono delle verdure davvero molto digeribili, motivo in più per non farle mancare in una dieta sana. Si acquistano solitamente secche e basta tenerle in ammollo in acqua fredda davvero per poco tempo per farle ammorbidire al punto giusto.

Iniziamo a conoscerne alcune qualità.

Kombu

Questa alga viene coltivata in Giappone, in Occidente è conosciuta anche come wrack, tangle, oarweed. Appartiene alla categoria delle laminarie, cresce appena sotto la superficie dell’acqua e in Europa viene raccolta sulle coste dell’Atlantico. Si può mangiare sia cotta che cruda, ha un sapore dolce e riesce ad esaltare il gusto degli altri alimenti che accompagna e a renderli più leggeri. Infatti spesso accompagna la cotura dei legumi, anche se è ottima per valorizzare anche brodi e minestre. Risulta verde e cuoiosa, e durante l’ammollo si gonfia e si allunga. La kombu è ricca di acido alginico, una sostanza forte e collosa, che fa sì che la pianta stia in piedi e sia molto flessibile. Questo acido non è digeribile, ed ha questo forte potere legante, e questo è il motivo per cui agisce come depurativo naturale per l’intestino, raccogliendo le tossine lungo le pareti del colon e favorendone l’eliminazione naturale. E’ anche una delle alghe più ricche di iodio, contiene alcuni aminoacidi ed è anche stata riconsciuta la sua funzione regolatrice sull’alta pressione sanguigna.

Wakame

La wakame è una delle alghe più versatili in cucina, si contraddistingue per il suo sapore molto delicato e per la conformazione frondosa. E’ una parente prossima della kombu, viene utilzzata nella preparazione di minestre e zuppe, può essere usata come condimento dei cereali o preparata insieme ad altre verdure. Dopo l’ammollo bisogna eliminare le nervature della foglia, così risulterà più delicata. Dal punto di vista nutritivo presenta molte delle proprietà nutritive della kombu, in più è particolarmente ricca di calcio e contiene una buona dose di Vitamina B e Vitamina C. Così come la kombu è in grado di ammorbidire le fibre degli altri alimeni con cui viene cotta.

Dulse

Questa è un’alga morbida dal gusto piccante, che viene utilizzata per le zuppe e come condimento, dopo una cottura molto breve, in modo particolare per i cereali. Dopo averla tenuta in ammollo, basta pochissimo tempo, può anche essere aggiunta cruda alle insalate. Tra le alghe originarie del Nord Atlantico è la più conosciuta e apprezzata, è stata consumata per lo più dalle popolazioni dell’Europa nordoccidentale, e anche dall’Islanda e dall’Alaska. Nei secoli scorsi i marinai inglesi la utilizzavano addirittura come se fosse una specie di tabacco, masticandola. E’ in questo ultimo secolo che il suo consumo è caduto in declino, come quello di molti altri tipi di alghe. E’ in assoluto l’alga più ricca di ferro, ed ha un alto contenuto anche di iodio, fosforo, potasso e magnesio e inoltre ha anche un buon apporto proteico. Recentemente, grazie a questo nuovo interesse per i cibi naturali, la sua raccolta e il suo consumo hanno finalmente ritrovato un nuovo impulso.

A domani per conoscere altri 4 tipi di alga.

[photo courtesy of jlhy]