Cucina contadina: la Zuppa di patate

Un ritorno alla cucina povera, la cucina contadina, in cui erano presenti pochi ingredienti, ma molto genuini. Ingredienti che provenivano dal proprio orto, verdure che, chi coltivava la terra, vedeva crescere giorno per giorno. Facciamo un passo indietro ed scopriamo una ricetta di questa tradizione: la Zuppa di patate. Non stupitevi se la ricetta che troverete descritta non sarà quella di vostra nonna, ogni regione o meglio ancora ogni focolare ha una sua ricetta della Zuppa di patate.

Anche la nostra amica Germana, ha scritto una ricetta sulla zuppa di patate, e come potrete notare è molto differente da quella che vi descriverò io. La Zuppa di patate, così com’è in questa ricetta, è un piatto ideale della cucina vegetariana. Ottimo e nutriente, caldo e rifocillante, per non parlare dei sapori poi! Semplici, delicati ed allo stesso tempo decisi, con la Zuppa di patate potrete percepire i singoli sapori genuini di tutti gli ortaggi che la compongono.

Insalata del campesino cileno, il gusto della cucina contadina

Intense giornate passate fin dalle prime ore del giorno sotto i raggi del sole, a contatto con la natura e con tutto ciò di bello ed incontaminato che Lei offre. Ore di duro, ma gratificante, lavoro passate a rivoltare le zolle, strappare le erbacce e prendersi cura, come padri premurosi, di ortaggi e piantagioni. Quest’immagine bucolica mi fa tornare un po’ indietro nel tempo, e mi fa pensare ad alimenti genuini, semplici, dai sapori e profumi intensi e decisi. La vecchia cucina contadina, robusta e nutriente. Un vecchio detto recita: Un sacco vuoto non si regge in piedi. Cosi è per l’uomo che consuma le sue energie lavorando la terra.

Dedico a queste persone, a cui va tutto il mio affetto e tutta la mia ammirazione, la ricetta di oggi. Un’insalata, semplicissima ma molto energetica. Un piatto antico, campagnolo, che probabilmente, una volta, gli agricoltori consumavano come modesto pasto per riprendere un po’ di forza per proseguire nel loro lavoro. A loro è dedicato il nome di questa insalata: l’Insalata del campesino cileno. Campesino, infatti, è sinonimo di contadino, è una parola usata per indicare soprattutto i contadini del Sud e del Centro America. L’Insalata del campesino cileno, qualche spunto, preso per gli ingredienti, dal Cile unito all’abilità casearia italiana, la mozzarella, per comporre un’insalata dai sapori autentici.

Fave cotte in bianco

TEMPO: 1 ora e 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI

Le fave sono delle leguminose papiglionacee. Hanno origini molto antiche, ne sono stati infatti trovati i semi presso villaggi risalenti all’età del bronzo e alcune testimonianze confermano che gli Egiziani le coltivavano già tremila anni or sono. Apprezzato anche da Greci e Romani, questo legume conobbe la sua massima diffusione nel Medioevo, mentre oggi la sua coltivazione è limitata all’area mediterranea.

 Leguminosa annuale, è caratterizzata dai voluminosi baccelli, verdi e carnosi, che contengono grossi semi piatti, dall’unghia pronunciata. Per quanto riguarda l’utilizzo in cucina, i semi si consumano freschi e crudi, raccolti prima della loro maturazione, spesso assieme al pecorino, o lessati e conditi con olio e sale. Con i semi secchi, raccolti a maturazione avvenuta, si preparano varie minestre. La fava è un legume dall’elevato valore calorico, secondo solo a quello dei ceci, tuttavia contiene anche numerosi sali minerali ed è ricca di grassi insaturi.

 Le fave cotte appartengono ad una tradizione contadina oggi non più molto in uso, ma che, a parer mio, andrebbe davvero riscoperta. Anticamente l’uso di cucinare fave cotte prevedeva una cottura molto lenta, in grandi pentole di terracotta, accompagnate solamente da una cipolla sbucciata e al termine un filo di olio extra-vergine. Sapete quanto ginger sia attenta a quelle che sono le tradizioni della nostra cucina e quest’oggi vogliamo invogliarvi a preparare questo piatto caldo ed invitante in giorni in cui le temperature sono scese parecchio.