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Come pulire il frigo eliminando i cattivi odori

Trattandosi del luogo adibito alla conservazione dei nostri alimenti, quelli che portiamo ogni giorno in tavola, il frigorifero dovrebbe essere, non solo per questione di igiene, ma anche di salute, sempre perfettamente pulito. Eppure capita che, aprendolo, possa sprigionare un cattivo odore, che inevitabilmente va a contaminare i cibi presenti al suo interno. Eliminarli in maniera naturale è molto semplice: armatevi di pazienza e ricorrete ai consigli che trovate di seguito, per un risultato valido ed allo stesso tempo economico.

Come pulire il frigo eliminando i cattivi odori

Come usare il bicarbonato in cucina

Come usare il bicarbonato in cucina

Composto comune tanto da essere facilmente reperibile in qualsiasi casa, il bicarbonato di sodio si presenta come una polvere bianca solubile in acqua. Tranquillamente acquistabile in tutti i supermercati, non immaginate neanche quanti possibili utilizzi possa avere, in cucina e non. Particolarmente economico, è ricco di numerose proprietà chimiche che possono essere sfruttate al meglio, se conosciute. Eccone alcune.

Come usare il bicarbonato in cucina

Come togliere le macchie dal lavello in acciaio con rimedi naturali

I lavelli in acciaio inox sono i più diffusi. Sono eleganti da vedere e resistenti e si abbinano praticamente a qualsiasi stile si sia scelto per l’arrendamento della cucina. Mantenerli perfettamente puliti, però, non è così semplice come potrebbe sembrare. Si prestano infatti a macchiarsi in fretta presentando degli aloni che difficilmente vanno via. Come ovviare al problema in maniera semplice ed economica? Continuate a leggere, troverete dei consigli interessanti e dei rimedi naturali semplici da mettere in pratica.

lavello in acciaio

Dolci veloci per i bambini: i biscotti allo zenzero

Facilissimi da preparare e perfetti per il ponte dell’8 dicembre che ci aspetta al varco, questi biscotti allo zenzero sono ideali per le feste, per una colazione leggera ma speciale, che possiamo goderci insieme alla nostra famiglia adesso che il Natale è ormai alle porte. Possono essere inzuppati nel cappuccino, così come nel tè e a dire la verità sono davvero perfetti se accompagnati alla cioccolata calda, una delizia che spesso non ci concediamo ma che durante le feste, in molte famiglie, non manca mai.

Contorni estivi: i fiori di zucca fritti, il ripieno fa la differenza

Fiori di zucca

TEMPO: 25 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Ogni anno in questo periodo veniamo letteralmente sommersi dai fiori di zucca, ma, a differenza di quello che potrebbe succedere con altri alimenti, dei fiori di zucca non ci stanchiamo mai. Perchè? Perchè abbiamo trovato una ricetta che, come spesso succede, non si sa più chi ce l’abbia fornita, la utilizziamo ormai da anni e non l’abbiamo più lasciata. La troviamo così appetitosa che l’abbiamo sostituita a quella che prevedeva la sola pastella in cui immergere i fiori di zucca prima di friggerli.

La ricetta che vi propongo oggi è quella dei fiori di zucca fritti ripieni di acciughe e mozzarella. Già il solo ripieno è gustoso di suo, ma se pensate alla pastella che li ricopre formando una  dorata crosticina, non si può resistere. Già al primo morso vi ritroverete in bocca un involucro croccante che racchiude un ripieno filante, davvero non ci sono parole, se non il consiglio di provarli. Certo, non saranno adatti per chi è  a dieta, ma io un pensierino ce lo farei ugualmente, daltronde, si vive una volta sola…

Dalla Puglia: ciceri e trii

I ceci occuparono un posto d’onore sulle tavole mediterranee fino all’arrivo dei fagioli dalle Americhe: il cece coltivato deriva da forme selvatiche del genere Cicer, originate probabilmente in Turchia. Questo legume è oggi terzo per produzione mondiale, dopo la soia e il fagiolo; la coltivazione avviene principalmente in India e Pakistan.

Trii è voce dialettale pugliese, derivata dall’arabo itryia, che indica qualsiasi tipo di pasta fresca: sono detti anche laganelli. La ricetta che presento oggi è apparentemente semplice ma presenta delle particolarità gastronomiche di tutto rispetto: i ceci infatti vengono cotti con cure particolari, così da renderli eccezionalmente teneri; il piatto nel suo insieme viene poi aromatizzato con ingredienti che gli impartiscono un aroma garbato ed inconfondibile.

I differenti tipi di lievito: di birra, chimico e il bicarbonato

lievito

Scegliendo tra i lieviti disponibili e utilizzando il più adatto, è possibile realizzare pani e dolci più soffici. Le modalità del loro impiego variano da lievito a lievito. Ecco qualche utile notizia in proposito.

I lieviti di birra: vengono in genere utilizzati per la pasta di pane, le brioche e i pasticcini lievitati, le pizze e tra questi vanno distinti:
  • Il lievito di birra fresco: È un lievito che si deteriora con grande facilità e che va quindi conservato in frigorifero. Si presenta come un panetto di colore grigio-giallastro e di consistenza morbida. A volte, può apparire leggermente più secco, caratteristica dovuta alle modalità di conservazione del lievito che, comunque, non ne compromette l’ azione; bisogna, invece, rispettare la data di scadenza sulla confezione.
  • Il lievito di birra liofilizzato:Si tratta di normale lievito di birra, sottoposto a processo di liofilizzazione. Tale trasformazione allunga notevolmente la “vita” del lievito, che si può conservare anche per un anno. Controllate comunque la data di scadenza sulla confezione. Altra differenza importante rispetto al lievito di birra fresco sta nel fatto che quello liofilizzato va mescolato agli altri ingredienti prima di unire il liquido previsto dalla ricetta.