Celiachia: mangiare bene anche senza glutine

celiachia

Innanzitutto cos’è la celiachia? E’ un’intolleranza alimentare permanente al glutine, sostanza che si trova nei cereali, come frumento, avena, orzo, segale e tutti i loro derivati. Questo tipo di intolleranza sta colpendo sempre più soggetti, con un aumento del 9% l’anno. Chi soffre di celiachia deve rispettare una dieta rigida e fare attenzione ad evitare rigorosamente ogni alimento che contenga glutine, la cui ingestione causerebbe danni. L’ingestione di anche piccole quantità di questa sostanza crea una specie di intossicazione intestinale che compromette la funzionalità e l’assorbimento del cibo. A patto di rispettare questa dieta è possibile vivere una vita normalissima. Ma è possibile mangiare bene anche senza glutine?

Il primo problema riguarda l’acquisto dei prodotti: non solo i cereali non permessi ai celiaci sono presenti in moltissimi prodotti alimentari che costituiscono la base dell’alimentazione, soprattutto italiana, ma è necessario fare attenzione al rischio di contaminazione alimentare, spesso presente nei processi di lavorazione dell’industria alimentare. Oggi è molto più facile acquistare prodotti per celiaci grazie alla rete e tutti coloro affetti da questa intolleranza possono così mangiare pasta e pane.

Un luogo comune molto diffuso è però quello che descrive la cucina per celiaci come priva di sapore e monotona: niente di più falso! Anche senza glutine è possibile cucinare con fantasia e mangiare con gusto!

Curarsi con l’aglio: la bagna cauda

Nel corso dei secoli, l’aglio, dal latino Allium Sativum è stato usato per curare numerosi malanni, più o meno gravi.
Alla luce dei moderni studi, per alcuni di questi, come la caduta dei capelli, l’epilessia o addirittura la sterilità non si è riusciti a spiegarne l’utilizzo, dal momento che non darebbe nessun risultato.

Ciononostante, negli ultimi 50 anni è stato provato che l’aglio, è utilissimo nella prevenzione e nella terapia contro alcune malattie fortemente debilitanti come l’arteriosclerosi ed i problemi cardiovascolari, inoltre rappresenta un utile alleato per chi soffre di pressione alta e tonifica il muscolo cardiaco.
Ma questi sono solo alcuni dei molteplici effetti positivi che derivano dall’uso costante e metodico dell’aglio: i principi attivi dell’aglio, infatti, vengono trasportati per tutto il corpo umano tramite il sangue entrando in contatto con gli organi principali ed esercitando la sua attività antibatterica, disinfettante e diuretica.

Storia di una patata viaggiatrice (che finì come patata arrosto)


Bea, Bintje, Jaerla…… no, non sono strani nomi esotici di moda fra le celebrità di Hollywood e dintorni, ma alcune delle numerosissime varietà di patate esistenti nel nostro paese!Sono passati ormai più di cinque secoli da quando, nel 1538, lo spagnolo Pedro Cieza De Leòn venne a conoscenza delle PAPAS, un tubero che costituiva l’alimento principale (e veniva anche considerato alla stregua di una divinità dagli antichi Incas) nella cucina degli abitanti degli altipiani andini in Sudamerica.

Non passeranno molti anni da quel giorno e la patata (dal latino Solanum Tuberosum) approderà in Spagna portata dai conquistadores. A quel tempo, il prezioso tubero divenne famoso soprattutto per le sue proprietà curative: ad esempio nel caso di disturbi digestivi o, addirittura, crudo e tagliato a fette da appoggiare sulla fronte per combattere il mal di testa.Continuò per molto tempo a passare ininterrottamente di mano in mano, da Re a Cardinali, da Prefetti a botanici: chi (ben pochi!) lo usava come alimento, chi come medicamento, chi ancora si faceva ricamare pizzi e merletti sui quali l’immagine della patata rappresentava elemento decorativo… si narra che Maria Antonietta usasse la patata persino per acconciarsi i capelli!