Un gustoso piatto freddo estivo: la panzanella rivisitata al salmone

Panzanella
TEMPO: 10 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


No, ancora una volta panzanella? Direte. Ma prima di ogni giudizio negativo vi anticipo che si tratta di una variante appetitosa di questo piatto della cucina povera toscana. Ebbene si perchè annovera la presenza del salmone tra i vari ingredienti rendendolo, se si può, ancora più stuzzicante. La cucina povera ci regala sempre grandi sorprese di gusto ecco perchè è bene non sottovalutarla.

Per la ricetta in questione, e sempre per la serie facciamo scorte per dimezzare i tempi, ho utilizzato un paio di confezioni di filetto di salmone in scatola, nulla vieta di comprare quello fresco e comunque dico sempre che ci sarà tempo per stare in cucina senza soffrire troppo il caldo fra qualche settimana. Allestire questa panzanella al salmone vi ruberà solo dieci minuti, giusto il tempo di aprire le scatolette di salmone e di tagliare i pomodori e il cipollotto, niente di più semplice e veloce.

Non mi dilungo ulteriormente sulla storia della panzanella anche perchè noi di Ginger ne avevamo parlato qui, mi limito solo a dire che si tratta di un piatto rustico della cucina povera contadina toscana e che trovo sia un ottimo rimedio per non fare andare a male il pane avanzato. La ricetta di questo articolo proviene da uno di quei libriccini donati insieme all’acquisto di una nota marca di tonno. Insomma, si tratta di uno di quei piatti che a mio parere non dovrebbero mai mancare sulle tavole estive.

Pancotto alla tedesca e dolce di pane: due ricette per il pane che avanza

 In estate, almeno a casa mia, il pane viene mangiato pochissimo ed ecco che troppo spesso mi ritrovo con del pane avanzato da dover riciclare con le idee più diverse. La mia mamma di solito ripiega preparando delle eccellenti bruschette con il pomodoro fresco, io invece quest’oggi vi volevo suggerire due ricette gustose e saporite fatte con l’ingrediente forse più antico al mondo. La prima ricetta è la seguente!
Pancotto alla tedesca (ingredienti per 4 persone)

  • 400gr di pane raffermo
  • 4 spicchi di aglio
  • 2 cucchiai di olio
  • un litro e mezzo di brodo
  • 100gr di pancetta affumicata
  • un ciuffetto di prezzemolo
  • grana
  • sale, pepe

Preparazione:
Tagliate la pancetta a dadini e fatela dorare nell’olio a fuoco medio. Aggiungete il pane sbriciolato e gli spicchi di aglio sbucciati e mescolate per qualche minuto a fuoco basso, bagnando con un mestolo di brodo. Quando il pane si sarà ben insaporito, versate il brodo bollente rimasto, regolate di sale e fate sobbollire, coperto, per un’ora circa. Nel frattempo grattugiate 30 g di grana e tritate finemente
il prezzemolo, dopo averlo lavato e mondato. Versate la minestra in una zuppiera, insaporitela con una abbondante macinata di pepe, con il prezzemolo e con il grana grattugiato. Servitela calda.

Polpette con crostini, utilizzando il pane raffermo

A casa mia il pane non si butta mai. I miei genitori erano piccoli durante la seconda guerra mondiale, e come tutti i nostri parenti o nonni che hanno vissuto in periodi di ristrettezze, conoscono sempre mille ricette per riutilizzare il pane vecchio.

Inoltre, a Napoli sono molti i piatti la cui base sono alimenti poveri, proprio come il pane. Molteplici sono quindi le combinazioni per gustarlo in maniera pratica e veloce. Permettetemi un po’ di retorica, allora: non gettatelo mai (e se dovete proprio farlo, dategli un piccolo bacio, come per ringraziarlo 😉 ) e cercate di ricordare che per ogni persona che può disporre di questo alimento in abbondanza, ce n’è sempre qualcuno che desiderebbe averlo.

Le polpette con i crostini, sono una maniera efficace di utilizzare tutto il pane duro che avete in casa. E scacciare via i sensi di colpa gustando un lauto pranzetto.

La ribollita: un piatto per scaldare il gusto.

Questo piatto contadino rappresenta in maniera decisa la cultura gastronomica toscana. Racchiude i sapori di una terra piena di tradizione che sfruttava al massimo le pietanze di transito nella cucina. Preparata spesso con gli avanzi del giorno prima, la ribollita è un parente stretto del minestrone, ma è più densa, a causa della presenza del pane e della lunga cottura che, come vuole la tradizione, si divide in due giornate.

Nella seconda decade di luglio si tiene a San Clemente in Valle (Arezzo) la sagra della ribollita. Il caratteristico piatto toscano può essere gustato in tutte le sue declinazioni tra la sorpresa dei turisti che la assaggiano per la prima volta. La sagra gastronomica è arricchita di stand di prodotti locali e gadget tipici del luogo.
Meritevole di essere visitato è l’intero comune di Loro Ciuffenna, con la Pieve di san Pietro a Gropina, la chiesa di Santa Maria Assunta e la pieve di San Giustino.