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Cous cous con ceci e gamberi rossi, la ricetta con gli omega 3

 

È ricchissima di Omega 3 la ricetta del cous cous con ceci e gamberi rossi proposta nel ricettario estivo di Omega Me, redatto da nutrizionisti e food blogger una delle diete di ultima generazione più amate dalle star. Anche le ricette per l’estate sono all’insegna della stagionalità degli ingredienti e della bontà degli omega tre, i grassi polinsaturi o acidi grassi essenziali.

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Gli Omega 3 possono essere solo introdotti nel nostro organismo attraverso un’alimentazione ricca di pesci e carni bianche, noci, tonno fresco, tofu. Ecco la ricetta del cous cous con ceci e gamberi rossi, ottimo anche per le cene estive. 

Come utilizzare in cucina i semi di lino

Tre salse light con Omega 3 e Omega 6

Gli acidi grassi Omega 3 e 6 regalano benefici di ogni genere se usati con la giusta moderazione. Proteggono il cuore e prevengono le malattie cardiovascolari mantenendo le arterie pulite, Combattono lo stress perché garantiscono il buon funzionamento delle cellule del sistema nervoso e non fanno ingrassare se consumate in dosi giuste perché riescono a modulare l’azione dell’insulina e la concentrazione di zucchero nel sangue.

Come utilizzare in cucina i semi di lino

Rendono anche bella la pelle perché contribuiscono la formazione del film idrolipidico da parte delle ghiandole erbacee a livello di cute e cuoio capelluto. Insomma sono tanti i buoni motivi per poter consumare cibi ricchi di omega 3 e omega 6. Oggi proponiamo tre salse leggere da usare come condimento, il Pesto con semi di lino, la Finta maionese, la Salsa con ricotta e olio di noci. 

Sformato di patate e aringhe, una ricetta svedese

L’aringa è l’alimento di base nella cucina del nord Europa sin dal 3000 A.C. e, secondo le regioni, viene consumata cruda, fermentata, marinata o messa sotto sale. È  una varietà di pesce  particolarmente ricca in benefici acidi grassi Omega-3, sia in EPA che in DHA, oltre ad essere una fonte importante di vitamina D, il che la rende molto interessante dal punto di vista alimentare. Bisogna pero’ tener presente che le grandi aringhe dell’atlantico spesso eccedono i limiti concessi di PCB e di diossina, anche se non sufficientemente da ridurre gli effetti altamente benefici e anticancerogeni degli acidi grassi che contengno. Siccome il contenuto di fattori contaminanti aumenta con la crescita delle aringhe, si consiglia dunque di scegliere aringhe più piccole, sotto i 17 cm, che possono essere mangiate liberamente senza nessun rischio.

La ricetta che vi propongo è un classico nelle famiglie svedesi ed è un piatto completo molto gustoso, perfetto da servire accompagnato da una bella insalatina mista.  E se proprio le aringhe non sono il vostro forte, provate questa ricetta usando i filetti di sgombro…

Mangio pesce e vivo meglio: vero e falso sul pesce


Gli italiani amano il pesce. E ne consumano sempre di più: secondo l’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare), ben 7,5 chili a testa ogni anno, quasi il doppio rispetto agli anni’ 80. È una buona notizia, perché il pesce non è soltanto gustoso, ma fa anche bene. Conferma la dottoressa Evelina Flachi, nutrizionista e specialista di Scienza dell’alimentazione a Milano e Roma

È una fonte di proteine nobili, ci fornisce infatti tutti gli aminoacidi essenziali, sostanze preziose che possono essere assunte solo attraverso l’alimentazione. Gli aminoacidi sono indispensabili per la sintesi proteica, un processo grazie al quale il nostro organismo viene rifornito del «materiale» necessario per il mantenimento e la ricostruzione delle strutture cellulari. Alcuni aminoacidi, inoltre, svolgono un ruolo importante nella risposta immunitaria, nella trasmissione degli impulsi nervosi e nei processi metabolici.

Pesce azzurro, economico ma anche “chic”

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I pesci azzurri sono così chiamati per la colorazione della pelle. E’ una categoria decisamente ampia e non ben definita che comprende tutti quei pesci di mare generalmente di piccole dimensioni che possono essere pescati lontano dalle coste, come lo sgombro, le acciughe, la sarda e molti altri ancora. Quella dei “pesci azzurri” non è però una categoria scientifica, e non comprende tutti i pesci che hanno il dorso azzurrognolo.

Il pesce azzuro, che decisamente abbonda nei nostri mari e quindi sui banchi delle pescherie, è spesso conosciuto e preferito per la sua economicità, ma è allo stesso tempo sottovalutato, sia dal punto di vista nutritivo e salutistico, che da quello del gusto.

Nel passato il pesce azzurro costituiva il pasto dei comuni pescatori e veniva “snobbato” dagli alti ranghi. Anche oggi nonostante il pesce azzurro sia entrato di diritto nella cucina delle famiglie italiane, è raro che sia servito ad una cena elegante o una cerimonia, forse perchè considerato “poco raffinato“. In realtà vedremo come anche con questo pesce povero sia possibile realizzare delle ricette di “alta cucina” e fare belle figura.