Timballo di carciofi e besciamella

 

Eccoci al terzo capitolo della saga dei timballi, da utilizzare come contorno nei nostri pasti. Con il timballo di carciofi e besciamella concludiamo il trio, aggungendolo alle ricette dei giorni precendenti, il timballo di zucchine e melanzane e il timballo di spinaci e ricotta. Questa ricetta è semplice come le altre ma forse un po’ più raffinata in quanto a sapore. Il sapore dei carciofi, che può risultare forte e a tratti anche amaro, viene infatti mitigato dalla dolcezza della besciamella senza che questa copra del tutto i sapori. L’importante è saper dosare bene le quantità. Pulite i carciofi eliminando le foglie esterne in modo che rimangano solo il cuore, che è la parte più tenera e chiara, e le foglioline interne più morbide. So che potrebbe sembrare uno spreco, ma se non si eliminano per bene tutte le foglie esterne il carciofo cucinato risulterà stopposo. Tagliateli a metà facendo attenzione ad eliminare la peluria interna. Questa operazione è importante perchè se la peluria è dura e pungente renderà la preparazione stoppacciosa. Se volete, potete anche utilizzare i gambi. L’unico accorgimento da osservare in questo caso è quello di eliminare la parte finale e più dura del gambo ed eventualmente, passare un pelapatate sulla superficie in modo da eliminare lo strato più esterno.

Il carciofo appena tagliato tende a scurirsi a contatto con l’aria, perchè si ossida facilmente. Per questo è necessario tuffarli appena puliti in acqua acidulata con due spicchi di limone. E’ sufficiente mezzo limone per due litri d’acqua. Per pulire i carciofi utilizzate sempre un paio di guanti, altrimenti le mani diventeranno nere per effetto delle sostanze che contengono, che aderiscono alla pelle e si ossidano all’aria provocando questo sgradevole inconveniente. Se vi capita di sporcarle però, potete sempre rimediare sfregando le mani con una fettina di limone e poi risciacquandole in acqua fresca corrente.