Come si cucina a bagnomaria

Come cucina bagnomaria

Chi sia solito cucinare si sarà sicuramente imbattuto almeno una volta in una ricetta che prevedesse la cottura a bagnomaria. Ma in cosa consiste nello specifico? Si tratta di un metodo di cottura indiretto, ovvero che non avviene a diretto contatto con la fonte di calore, destinato soprattutto a determinati tipi di pietanze, che per la loro delicatezza o per la loro natura necessitino di una cottura meno “aggresiva” rispetto quella sul fornello o al forno. Si basa sull’immersione del composto da cuocere all’interno di un contenitore di dimensioni maggiori che lo racchiuda completamente riempito con poca acqua. Una volta effettuata questa operazione il tutto sarà pronto per essere trasferito in forno o posto sul fornello.

La pietanza cuocerà grazie al calore rilasciato dall’acqua che scaldandosi lo sprigionerà in maniera delicata e controllata. La tecnica di cottura in questione non è molto veloce, ecco uno dei suoi lati negativi, ma sicuramente, specie nel campo della pasticceria, risulta essere la più indicata per diversi dolci al cucchiaio, come ad esempio i flan o il creme caramel e più in generale per tutti quei piatti che richiedano una cottura delicata e lenta. La cottura a bagnomaria può essere utilizzata anche semplicemente per scaldare le pietanze.

Un accorgimento fondamentale consiste nello scegliere una teglia o una terrina che sia abbastanza capiente da contenere lo stampo senza difficoltà. Non solo, dovrà essere riempita con una quantità di acqua adeguata, giusto un dito: non dovrà arrivare a metà dello stampo. Ciò per evitare che l’acqua, surriscaldandosi, possa penetrare all’interno dela preparazione compromettendone il risultato. Esistono infine due metodi di cottura a bagnomaria: quella sul fornello e quella in forno. La prima risulta principalmente adatta alla preparazione di creme e salse, la seconda, invece, alle preparazioni contenenti delle uova, come ad esempio gli sformati. Ecco alcune ricette sul tema: gli sformatini alla fontina e spinaci, il budino alle noci e lo zabaione.

Photo Credit | Thinkstock

Lascia un commento