Pausa pranzo in ufficio per 7 italiani su 10 con la “SchiChic”

Pausa pranzo ufficio 7 italiani su 10 SchiChic

Molti sono coloro che trascorrono la pausa pranzo in ufficio. Ma se credete che la si risolva con un panino unto e bisunto o con piatti preconfezionati, vi sbagliate. Da una recente indagine promossa dal “Polli Cooking Lab”, l’Osservatorio sulle tendenze alimentari dell’omonima azienda toscana, si scopre come non solo a mangiare in ufficio siano ben 7 italiani su 10 ma che la tendenza attuale consista nel portarsi dietro delle pietanze appositamente preparate a casa, di modo che che risultino sane e leggere.

In particolare la ricerca, condotta con l’ausilio dei principali social network effettuata monitorando ben 1300 utenti tra i 25 ed i 55 anni, dimostra come tra il 73% degli italiani che la sera prima decidano di preparare il pranzo da portarsi dietro l’indomani, non ci siano solo operai, ma anche impiegati e imprenditori. Protagonista della loro pausa pranzo la SchiChic, ovvero la schiscetta, ricca di piatti sani e genuini, complice la crisi, la voglia di mangiare bene e di scegliere alimenti di provenienza certa. I piatti prediletti sono vari, leggeri e di qualità.

Tra i più gettonati le insalate di riso, la pasta fredda ed il cous cous che vanno a sorpassare gli intramontabili panini e le pizzette. A questo proposito utili potrebbero tornarvi alcune ricette facili e veloci da preparare in pochi minuti la sera prima, come l’insalata estiva di cous cous, l’insalata di trofie, gamberi e tonno, la pasta fredda alle olive, ed ancora, nel caso preferiate dei panini diversi dal solito, i sandwich con tonno, ricotta e cetriolini. Utili infine queste idee per dei toast irresistibili.

Ma l’attuale Schichic ben poco ha a che vedere con quella a cui siamo stati abituati a partire dal dopoguerra. Si è evoluta assumendo un design decisamente accattivante, lontano dagli anonimi contenitori di alluminio riempiti da mamme e nonne. Composte da materiali di qualità come metallo e legno, neanche troppo economiche a dir la verità avendo un costo che oscilla tra i 10 ed i 50 euro, le attuali lunch box fanno sicuramente la loro figura sulla scrivania dell’ufficio.

Il ritorno alla schiscetta troverebbe tra i suoi motivi quello del costo decisamente elevato del pranzo fuori casa. Si pensi alla sola bottiglietta di acqua che nel corso degli ultimi anni è aumentata del ben 217%.  Altra causa sarebbe riscontrabile nell’esigenza di ottimizzare i tempi evitando allo stesso tempo le lunghe attese in fila al bar o in mensa.

Foto courtesy of Thinkstock

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