Il 18-19-20 aprile la 58° Sagra del carciofo romanesco a Ladispoli

Si svolge in questi giorni a Ladispoli la 58° Sagra del carciofo romanesco. A circa 50km da Roma, Ladispoli è una graziosissima cittadina balneare e la sagra non rappresenta la sola attrattiva ma un modo per conoscere la nostra città. Sarà anche quest’anno una grande manifestazione enogastronomica a cui parteciperanno molte regioni d’Italia e dove sarà possibile degustare una varietà considerevole di prodotti tipici. Ovviamente il grande protagonista è il carciofo romanesco, un prodotto assai prelibato, ormai riconosciuto per le sue innumerevoli proprietà organolettiche e terapeutiche.
Un’ occasione imperdibile per tutti, una grande festa che darà la possibilità di conoscere e riassaporare tantissimi prodotti, primo fra tutti il carciofo, preparato secondo le tradizioni culinarie romane. Un evento davvero unico che ha avuto il riconoscimento di II Fiera Nazionale dalla Regione Lazio e che vanta un’affluenza notevole di persone. Il tutto sarà arricchito da spettacoli, performance musicali, cabaret e dai meravigliosi giuochi pirotecnici che abbelliranno i cieli e le rive di Ladispoli.
L’appuntamento quindi è per i giorni 18, 19 e 20 aprile, preceduti dalla Bi-Settimana Gastronomica, un’iniziativa arrivata ormai all’11° edizione e che ha riscosso un enorme successo. Si tratta di un periodo di due settimane, iniziato lunedì 7 Aprile fino a domenica 20, che coinvolgerà i migliori ristoranti locali, i quali offriranno ottimi menù turistici a prezzo fisso (20 €) a base esclusivamente di carciofo. Un’ottima occasione per esaltare il palato e per assaporare tante specialità legate a questo magnifico prodotto.

Tutti alla sagra del fagiolo zolfino!

A Terranova Bracciolini, in provincia di Arezzo, va in scena, dal 1 al 4 maggio, l’annuale Sagra del fagiolo zolfino. Per informazioni rivolgetevi alla Associazione del Fagiolo Zolfino del Pratomagno – Fraz. Penna – Terranuova Bracciolini (AR). Email: [email protected]; telefono 055-9705039.

Lo zolfino è detto anche “fagiolo del cento” perché viene seminato il centesimo giorno dell’anno, o fagiolo burrino. Lo zolfino è piccolo e tondo, fino a trent’anni fa lo si poteva trovare solo presso pochi agricoltori nella colline intorno a Loro Ciuffenna, paesino del’aretino, e deve il suo nome al colore simile, appunto, a quello dello zolfo.

“Germogli di primavera” a Treviso

La mostra mercato dell’asparago bianco di Badoere, del radicchio rosso trevigiano e del radicchio verdon ha aperto la rassegna dedicata alla gastronomia primaverile, così ricca e colma di sapori genuini, della provincia di Treviso: fino al 18 maggio 9 comuni diventeranno il palcoscenico di un’esclusiva tournée all’insegna del “buon gusto” che vede protagonisti i prodotti della campagna trevigiana che germogliano in primavera. Il nome “Germogli di Primavera” prende spunto dall’origine del nome dell’asparago che deriva dal greco aspharagus e dal persiano asparag che significano appunto germoglio.

Ospiti d’onore dunque due varietà di asparagi coltivati nel trevigiano: l’Asparago Bianco di Cimadolmo IGP e l’Asparago di Badoere IGP (Indicazione Geografica Protetta) titolo a loro conferito dalla Comunità Europea. L’Asparago Bianco di Cimadolmo è caratterizzato da un profumo e da un sapore delicati come le atmosfere di primavera e l’Asparago di Badoere, o Asparago del Sile perché la sua area di produzione si trova all’interno del Parco Regionale del fiume Sile, esiste sia nella versione bianca che in quella verde. Non mancheranno altri prodotti primaverili come ad esempio le fragole, la cui fragranza è un invito a preparare freschi dessert e insoliti risotti alle fragole.

Da citare inoltre è la presenza del radicchio rosso di Treviso IGP e del radicchio Verdon, colture tradizionalmente più legate al mondo contadino trevigiano e pilastri fondamentali dell’alimentazione delle popolazioni di questa zona. Germogli di Primavera è un’originale idea organizzata dal comitato Pro Loco UNPLI Treviso e sostenuta e finanziata dalla Provincia di Treviso e che ha come scopo quello di mettere insieme le principali feste tradizionali che celebrano ogni primavera il risveglio della natura.