cibi light

Cibi light, fanno ingrassare e sono dannosi

Se pensate che i cibi light possano essere una panacea, che non facciano ingrassare e che possiate consumarne quanti volete, potreste rimanere delusi. Tutto deriva da una serie di risultati di dati emersi da un recente studio pubblicato sulla rivista Physiology & Behavior da Krzysztof Czaja dell’Università della Georgia.

cibi light

Per il momento lo studio è stato effettuato sugli animali, ma è anche vero che i dati non sono affatto rassicuranti: i cosiddetti cibi light potrebbero non solo non controllerebbero il peso, ma potrebbero addirittura far ingrassare e favorire altri problemi che vanno dall’infiammazione cerebrale ai problemi metabolici.

Burro chiarificato ricetta a cosa serve

Burro chiarificato, la ricetta e a cosa serve

Burro chiarificato ricetta a cosa serve

L’avrete sicuramente sentito nominare una miriade di volte, personalmemte spesso in associazione alla cucina indiana, ma non tutti sanno cosa sia il burro chiarificato. Si tratta semplicemente del comune burro che viene però lavorato sottoponendolo ad un’operazione, la chiarificazione appunto, che lo privi sia della caseina (e di conseguenza anche del lattosio), sia dell’acqua presente al suo interno, con lo scopo di conservarne, dunque, la sola parte grassa.

Cibo spazzatura fa male anche piccole dosi

Cibo spazzatura, fa male anche a piccole dosi

Cibo spazzatura fa male anche piccole dosi

“Ne assaggio solo un pezzettino, che male vuoi che mi faccia?” Chissà quante volte abbiamo pronunciato questa frase di fronte al cibo ricco di grassi saturi di turno pensando di limitarne i danni al nostro organismo. Eppure questo piccolo accorgimento potrebbe non bastare più. Secondo quanto emerso infatti da una ricerca della University of Massachussets medical school, a Worchester, le conseguenze del cibo spazzatura potrebbero non ridursi solo a qualche chilo di troppo o ad un tasso di colesterolo troppo elevato nel sangue. Lo junk food farebbe male anche in piccole quantità e tra gli effetti del suo consumo ci sarebbero anche cambiamenti nell’espressione dei geni e conseguenze significative anche sulla fisiologia e la salute.

“Dimagriti” i bovini, una ragione in più per sceglierli

Uno studio dell’Inran riporta dati interessanti circa la quantità di grassi dei tagli più nobili dei bovini, stimati in diminuzione del 50 % circa rispetto a dodici anni fa, a tutto vantaggio del loro uso in cucina. Esistono infatti differenze sottili e poco appariscenti anche all’interno di una stessa classe di animali: la composizione e la digeribilità delle carni fresche varia a seconda della specie, dell’età, del sesso, ma anche dello stato fisiologico e della alimentazione dell’animale. I costituenti che maggiormente variano sono due: acqua e grasso.

E’ proprio a proposito dei grassi che si evidenziano le modifiche più sostanziali nel corso degli ultimi anni. Il risultato dello studio Inran (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), protrattosi per diverso tempo, ci informa che la carne che arriva attualmente alla nostra tavola è diversa, più povera in grassi saturi: emerge chiaramente come negli ultimi 12 anni (gli ultimi dati ufficiali risalgono infatti al 1996) la composizione nutrizionale della carne sia profondamente cambiata soprattutto con riferimento al contenuto in grasso.

Tale quota, nei diversi tagli di carne bovina analizzati, risulta ampiamente ridotta grazie a sistemi di alimentazione degli animali sempre più controllati e rispettosi delle loro esigenze naturali e a sistemi di allevamento improntati al massimo rispetto del benessere degli animali allevati.

In linea con la dieta Weight Watchers?

In America è probabilmente la dieta più seguita, sto parlando di WEIGHT WATCHERS, un sistema di calcolo delle calorie famoso in tutto il mondo.
L’origine di questo regime dietetico risale agli anni ’60 quando la signora Jean Nidetch, talmente preoccupata per la sua linea, sentì il bisogno non solo di stare a stecchetto ma persino di un appoggio psicologico delle sue amiche, con le quali si incontrava periodicamente per scambiarsi opinioni, consigli e rimedi per mantenersi in forma.
Certamente stare in compagnia era importante ma lo è altrettanto farsi aiutare da un medico che faccia da Cicerone nel mondo confusionario delle diete; decise così di farsi seguire da una schiera di dottori.
Questi, se da un lato elaborarono per lei una dieta su misura, dall’altro concentrarono la loro attenzione sull’importanza della complicità e del reciproco aiuto tra persone con lo stesso problema: nacquero così le riunioni Weight Watchers.