Expo2015 ratatouille ricetta francese

Expo2015: la ratatouille con la ricetta dalla Francia

Direttamente da Expo2015 arriva il contorno di verdure proveniente dalla Francia più famoso e amato che ci sia: la ratatouille. Se è vero che ogni famiglia abbia la propria “ricetta di casa“, personalizzata in base ai propri gusti, è anche vero che cucinare la ratatouille (seguendo o meno la ricetta originale) resti il modo ideale per viziare i propri cari, rallegrando la tavola con un piatto colorato e sano.

Expo2015 ratatouille ricetta Francia

Expo2015 crème fraîche ricetta francese

Expo2015: crème fraîche, ricetta francese

Per la serie ricette per Expo2015 parliamo oggi della crème fraîche. Per chi si stesse chiedendo cos’è, non si tratta altro che della famosa panna acida, preparazione di origine francese molto utilizzata anche nell’ambito della cucina americana. Essa è in sostanza una salsa dai molteplici utilizzi. Non sempre è facilmente reperibile in Italia, se non nei grandi supermercati, ma prepararla in casa è molto più semplice di quanto possa sembrare: vi basterà procurarvi solo due ingredienti, la panna fresca ed il latticello.

Expo2015 crème fraîche ricetta francese

Itinerari golosi: Poilâne, la migliore panetteria di Parigi

Panificio PoilaneLa più famosa panetteria di Parigi? Ma Poilâne naturalmente! Vera e propria attrazione. In pratica un’istituzione per francesi e turisti. Pensavate per caso che esistessero solo baguettes e croissant per le strade lungo la Senna?

“Poilâne , la Boulangerie en ligne”

Andate a dare un’occhiata a questo panificio e rimarrete stupefatti. A Parigi, al 8 rue du Cherche-Midi, scoprirete entrerete nel piccolo e meravigiolo mondo di Poilâne , la piccola boulangerie di legno. Esposti in vetrina e sugli scaffali i vari tipi di paneche produce, pasticceria viennese, biscotti al burro… Per non parlare delle marmellate, dolci e pan pepato. Non manca proprio niente in questa piccola bottega parigina dal sapore artigianale, propone anche una vasta gamma di accessori come coltelli, portapane, portabiscotti, libri di ricette, oggetti e le sculture di pane. Venduto tagliato a fette grandi e consegnato in grandi buste trasparenti con Poilâne stampato a caratteri calligrafici.

Il pane è fatto di quattro ingredienti: acqua, farina, sale, lievito. Ma alla Boulangerie en ligne Poilâne sanno fare di più.

Per chi è appasionato di pane, l’arte del panificare e di ambienti che trasmettono calore e tradizione, è una meta da non perdere! Per chi alla ricerca dei migliori ingredienti e delle migliori tecniche di produzione. Vincente è sicuramente la combinazione delle vecchie e sane tradizioni, con le nuove tecniche di di produzione del pane: forno a legna, migliori varietà di frumento, ricerca e sperimentazione.
Poilâne dispone solo di una piccola gamma di pane tradizionale,  allo scopo di garantire la qualità. Ogni pane è stato sviluppato e perfezionato per soddisfare uno uso specifico, un particolare sapore e gusto.Per Lionel Poilâne, la qualità è più importante della quantità.

Le madeleines: dolcetti morbidi che richiamano la Francia dell’800!

A chi andando in vacanza in Francia e soprattutto nella regione del Centre e nel bacino della Loira non è capitato di assaggiare le madeleines? Una sorta di biscottini molto morbidi la cui forma ricorda molto una piccola barca. In Italia è possibile assaggiarle comperando quelle della Montebovi, non sono uguali a quelle originali ma ci si può stare. Lo stesso Marcel Proust in uno dei suoi racconti parla delle madeleines come fossero un rispecchio dei sensi e della vita ma in realtà è lo stesso suo spirito che si desta da un profondo sogno. Mi piace però farvi sapere che cosa dice Proust in quell’occasione:

Una sera d’inverno, appena rincasato, mia madre accorgendosi che avevo freddo, mi propose di prendere, contro la mia abitudine, un po’ di tè. Dapprima rifiutai, poi, non so perché, mutai parere. Mandò a prendere uno di quei dolci corti e paffuti, chiamati maddalene, che sembrano lo stampo della valva scanalata di una conchiglia di San Giacomo. E poco dopo, sentendomi triste per la giornata cupa e la prospettiva di un domani doloroso, portai macchinalmente alle labbra un cucchiaino del tè nel quale avevo lasciato inzuppare un pezzetto della maddalena. Ma appena la sorsata mescolata alle briciole del pasticcino toccò il mio palato, trasalii, attento al fenomeno straordinario che si svolgeva in me. Un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicessitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita…non mi sentivo più mediocre, contingente, mortale.

Il Cognac, l’acquavite dallo spirito francese – parte2

Ieri abbiamo scoperto insieme i luoghi dove nasce il cognac e quali sono gli elementi fondamentali per ottenere un prodotto di così alto pregio. Ma dobbiamo ancora scoprire la magia che si nasconde sotto questo liquore.

Il segreto del cognac si cela, infatti, dietro il metodo di distillazione dell’acquavite, che è rimasto invariato da circa cinque secoli. Il particolare alambicco, rigorosamente costruito in rame, che si utilizza per la distillazione dei vini destinati alla produzione del cognac, fu messo a punto nel quindicesimo secolo e prende il nome di alambicco di tipo Charentais.

I vini da distillare, caratterizzati da un basso grado alcolico e da alta acidità, sono fatti distillare per ben due volte. Nel corso della prima distillazione si recupera il cuore del distillato, la parte più nobile, dove si concentrano l’alcol etilico ed i profumi. Dopo un attesa di dodici ore, avviene la seconda distillazione, dalla quale si ricava un liquido incolore con gradazione alcolica tra i 65 ed i 70 gradi.

Il Cognac, l’acquavite dallo spirito francese – parte1

Osservando attentamente una cartina geografica della Francia, cercando ad ovest, dalla parte che si affaccia sull’Oceano Atlantico, poco sopra Bourdeaux potrete scorgere una piccola cittadina di nome Cognac, ebbene è proprio da questo punto che inizia il nostro viaggio.

In questo piccolo comune francese, come rivela lo stesso nome del luogo, si produce il celebre distillato di vino che tutto il mondo conosce come Cognac, e visto che questo è l’argomento che tratterò oggi, non potevo far a meno di iniziare collocando geograficamente l’area di produzione di questo liquore.

Area di produzione, che come esige la tradizione viticola francese, è più che determinante per la qualità e la tipicità del vino e dei distillati. Il Cognac, in particolare, visto che dal punto di vista produttivo è uguale al Brandy, deve molto alla sua zona d’origine che gli conferisce il nome e che ne caratterizza la personalità.

Jambalaya: l’estasi del peperoncino nella cucina Cajun

Se avete la possibilità di fare un viaggio negli Stati Uniti vi consigliamo di evitare i soliti itinerari turistici con il rischio di incontare altri connazionali. Affittatare un’auto con una spesa moderata, considerando il cambio euro/dollaro molto favorevole, vi darà la possibilità di scoprire un paese autentico lontano dal chiasso delle grandi metropoli. Lo stato della Louisiana e la sua incantevole città di New Orleans, una città multietnica con un’eredità culturale davvero unica.

Considerate l’origine della sua popolazione, una miscela di tradizione inglese, una forte presenza francese e dal popolo africano discendente dai primi schiavi. Pensando a questa città viene subito in mente la musica in particolar modo il Jazz, ma anche la cucina non ha mancato di farsi influenzare da questo mix multietnico che ha dato vita alla cucina cajun: la jambalaya il gumbo e la crawfish pie sono i piatti più rappresentativi di questa cultura, tipica di New Orleans, una cucina “casalinga”, delle campagne della Louisiana, alquanto semplice da preparare ma che richiede molto tempo e molta cottura e che indulge fortemente ai sapori piccanti.

Gli ingredienti base della cucina Cajun sono i gamberetti, i granchi, il pollo, il riso e tutte le spezie possibili ed immaginabili, dal tabasco, al pepe di cayenna, alle salse piccantissime, come il Roux o il File.