Le cieche che si trovano sul mercato, dunque, dovrebbero essere tutte di allevamento e provenienti soprattutto da Spagna e Francia: i buongustai però sostengono che non siano così buone come quelle locali, e che inoltre abbiano una lisca più consistente.
Un ultimo accenno, prima di passare alla ricetta, circa il ciclo dell’anguilla: il suo ciclo di vita resta infatti a tutt’oggi misterioso, poichè è sicuro che l’anguilla viva in acqua dolce, ma è altrettanto sicuro che partorisca e muoia in mare: il fatto è che non si sa dove, perchè in mare non sono mai state trovate le anguille che a migliaia dovrebbero andare a deporre le uova!
CIECHE ALLA PISANA
Ingredienti per 4 persone
- Cieche vive (anguille neonate) 300 gr.
- 4 uova
- 3 spicchi d’aglio
- salvia
- parmigiano grattato
- limone
- olio d’oliva
- sale
- pepe
Nel frattempo avrete sbattuto, in una zuppierina, le uova, 3 cucchiai di parmigiano, poco sale ed il succo di mezzo limone: versate questa salsetta sulle cieche, mescolate velocemente e passate un attimo in forno ben caldo per una leggera gratinatura.
Per quanto riguarda la salsetta, alcuni preferiscono usare il solo tuorlo: in tal caso, aggiungete qualche cucchiaio d’acqua. Le cieche possono essere preparate anche in frittata. Il procedimento è analogo, solo che le cieche vanno cotte in padella, per poi girare il tutto con le uova sul fuoco come si fa di solito per le normali frittate.
Se posso esprimere la mia opinine penso che l’uomo è sempre la solita bestia “civilizzata”, che per civilizzata si intende che se potesse mangerebbe anche sua madre.
Cieche, agnelli capretti, maialini, pulcini…tutti da ammazzare per soddisfare dei capricci per giunta poco salutari.