capitone umido ricetta natalizia puglia

Capitone in umido, una ricetta natalizia dalla Puglia

capitone umido ricetta natalizia puglia

Non è che voglio sempre mettere in mezzo me, le mie radici napoletane, le ricette natalizie classiche campane e tutto il resto, ma voglio solo dire che ho scoperto con piacere che il capitone, la femmina dell’anguilla, è uno dei piatti classici natalizi anche di molte altre regioni del Centro e del Sud Italia, quindi è con immenso piacere che oggi vado a proporvi questa ricetta per il capitone in umido, che arriva dritta dritta dalla Puglia.

Anguille alla fiorentina, riscopriamo la cucina popolare

TEMPO: 3 ore| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:NO | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: NO


La ricetta che vi proponiamo oggi, viene fatta con una varietà di pesce che è molto presente nei mercati italiani soprattutto nei giorni in prossimità della vigilia di Natale, il capitone o anguilla. L’anguilla è un pesce serpentiforme, molto resistente alle avversità e capace ci compiere degli spostamenti anche fuori dall’acqua, queste caratteristiche fanno si che le anguille si possano trovare ancora vive e guizzanti nei banconi dei pescivendoli.

In tal modo, sicuramente, non si potranno avere dubbi sulla freschezza. L’anguilla è un pesce dalla carne molto grassa, per questo si presta molto a cotture che tendono ad eliminarlo, come alla griglia, allo spiedo o fritta. Mentre in passato le anguille erano un cibo molto popolare, oggi la cucina light, attenta al consumo di grassi, le ha emarginate dalla tavola. Ma a noi fa piacere conoscere tutti gli aspetti della cucina ed è per questo che vi proponiamo le Anguille alla fiorentina.

Cieche alla pisana, gustose e misteriose

Le cieche, chiamate in dialetto cèe, sono gli avannotti delle anguille che dal mare tentano di risalire i fiumi: si pescano quindi alle foci dei fiumi (in Toscana nella Magra, nel Burlamacca a Viareggio, nel Serchio, a bocca d’Arno, nel Cecina a Castiglione della Pescaia, nell’Ombrone) di notte, nei mesi freddi da dicembre a febbraio, con una rete chiamata “ripaiola” o “cerchiaia”. Si pescano, ma non si dovrebbero pescare, perchè dal 1984 la pesca delle cieche è vietata in Toscana e dal 1987 in tutta Italia.

Le cieche che si trovano sul mercato, dunque, dovrebbero essere tutte di allevamento e provenienti soprattutto da Spagna e Francia: i buongustai però sostengono che non siano così buone come quelle locali, e che inoltre abbiano una lisca più consistente.

Un ultimo accenno, prima di passare alla ricetta, circa il ciclo dell’anguilla: il suo ciclo di vita resta infatti a tutt’oggi misterioso, poichè è sicuro che l’anguilla viva in acqua dolce, ma è altrettanto sicuro che partorisca e muoia in mare: il fatto è che non si sa dove, perchè in mare non sono mai state trovate le anguille che a migliaia dovrebbero andare a deporre le uova!