Capitone in umido, una ricetta natalizia dalla Puglia

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Non è che voglio sempre mettere in mezzo me, le mie radici napoletane, le ricette natalizie classiche campane e tutto il resto, ma voglio solo dire che ho scoperto con piacere che il capitone, la femmina dell’anguilla, è uno dei piatti classici natalizi anche di molte altre regioni del Centro e del Sud Italia, quindi è con immenso piacere che oggi vado a proporvi questa ricetta per il capitone in umido, che arriva dritta dritta dalla Puglia.

So già che farò rabbrividire gli animalisti ma in molti già sanno che il capitone si acquista ancora vivo e spetta al capofamiglia o al titolare della cucina, a casa mia lo faceva mia nonna, l’uccisione dell’animale. Per quanto possa sembrare una pratica barbara basta in fondo solo pensare che tutti i pesci vengono pescati vivi e quindi se proprio ci vogliamo fare un esame di coscienza dobbiamo farcelo in un’altra sede, più privata e che poi forse condizionerà le nostre scelte alimentari.

Comunque sia, tornando al nostro capitone, se non ve la sentite di procedere alla preparazione di un capitone vivo, che dovrete quindi prima con buona probabilità decapitare, metodo più comunemente utilizzato, acquistatelo pure come tutto il resto del pesce. Assicuratevi però che la pelle sia ancora brillante e che la carne risulti ben compatta, questi due indicatori vi garantiranno che il vostro capitone è ancora fresco.

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