Torta di uva bianca e nera con mandorle

torta di uva bianca e nera con mandorle

La torta di uva bianca e nera con mandorle è un dolce che ho scoperto da poco sfogliando un magazine di cucina. Vi sembrerà strano, ma io non avevo mai preso in considerazione l’idea di utilizzare l’uva per una torta che non fosse una crostata alla frutta. Così quando ho trovato la ricetta di questa torta soffice con l’uva e le mandorle ho deciso che era proprio il momento giusto per provarla. Di ricette simili a questa sul web ne troverete molte, ma la maggior parte non sono esattamente torte. Sono più simili a crostate o a clafoutis. Questa invece risulta morbida, alta e soffice, perfetta per il dessert o per la merenda.

Pronti in un attimo: spaghetti bottarga e uva

spaghetti uva

TEMPO: 20 minuti| COSTO: medio| DIFFICOLTA’: facile

VEGETARIANA: NO | PICCANTE: NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Questo primo piatto è davvero simpatico e alternativo, facilissimo da preparare e ottimo da offrire in occasioni anche informali, come una cena intima tra pochi amici. Potrete iniziare il pasto con delle acciughe, magari accompagnate sempre da frutta, e poi continuare con un secondo leggero di pesce e un dolce alla frutta, risulterà tutto molto raffinato e originale.

La bottarga è un cibo che si ricava dalle uova essiccate di pesce, principalmente da quelle di tonno o quelle di muggine. In Italia viene prodotta in Sicilia, Calabria, Sardegna e Toscana. La bottarga è ritenuta un piatto prelibato, spesso i barattolini costano abbastanza, ma può essere utile averne un po’ in casa, infatti anche un semplice piatto di pasta all’olio può essere arricchito e reso molto saporito da una spolverata di bottarga.

La barbera: tutto il buono di un vino del Piemonte

La Barbera (che molti chiamano erroneamente «il» Barbera) è uno dei vini rossi più conosciuti in Italia, ed è sinonimo di bere sano e robusto. Le si dà spesso l’etichetta di vino proletario, ma annate particolari smentiscono questa voce esibendo un bouquet somigliante a quello del Barolo. Purtroppo la Barbera ha la sfortuna di nascere in una regione, il Piemonte, che è patria di altri vini più nobili, come appunto il Barolo, il Barbaresco, il Carema, ma rimane pur sempre un prodotto generoso e da valorizzare in tutta la sua «vinosità» coi cibi giusti.

Il poeta Giosuè Carducci ha scritto questi brevi versi:

«Generosa barbera / bevendola ci pare / d’essere soli in mare / sfidanti una bufera.»

I grappoli di uva barbera sono grandi come un pugno d’uomo, con acini ovali e neri, e maturano alle nebbie di ottobre. Il vino, ancora giovane, può reggere con sicurezza il trasporto in altre regioni e sopportare senza difficoltà i cambiamenti di clima.