tortellini forno fonduta formaggi

Tortellini al forno con fonduta di formaggi

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Il pranzo domenicale è sempre un momento che io considero speciale, è per questo che oggi vi suggerisco una ricetta speciale: i tortellini al forno con fonduta di formaggi. Mi piace stare a tavola in famiglia serenamente, in uno dei pochi momenti in cui siamo tutti liberi dagli impegni quotidiani e non dobbiamo scappare a gestire le nostre faccende. Durante la settimana, un pranzo in cui siano tutti presenti è un’occasione che non si verifica mai, così per la domenica ho riservato un paio di ricette speciali e tra queste una delle mie preferite è senza dubbio quella dei tortellini al forno con fonduta di formaggi. Non fatevi ingannare dal titolo, vi sbagliereste a pensare che sia una preparazione complessa. Si tratta di una ricetta semplicissima ma il risultato è assicurato.

La ricetta della fonduta con il bimby

La fonduta è un piatto tipico del nord d’Italia e più precisamente della valle d’Aosta e del Piemonte, un piatto a base di semplice ma gustosissimo formaggio fuso e se prendiamo come esempio la fonduta di queste zone la presenza della fontina DOP è d’obbligo.

La fonduta è un piatto piuttosto sostanzioso che di solito viene accompagnato da semplici crostini di pane proprio per esaltare il sapore dei formaggi. Il segreto per preparare un’ottima fonduta è quello di far fondere il formaggio per bene facendogli prendere la giusta consistenza ed evitando soprattutto che si formino grumi e per fare questo bisogna mescolare in continuazione e far si che il formaggio abbia una consistenza nè troppo fluida nè troppo solida.

Il compito non è semplice ma se avete il bimby in casa vedrete che sarà facilissimo perchè sarà il vostro robot a pensare a tutto e soprattutto a mescolare continuamente e a cucinare un’ottima fonduta.

Fonduta cinese (fondue chinoise), made in Canada

Quando desidero creare complicità e allegria in famiglia o con un paio di amici, il mio primo pensiero è sempre una fondue…. Il principio è sempre lo stesso, che si tratti di una fondue bourguignonne, una fonduta valdaostana (o savoiarda) o una fondue chinoise, tutti e tre ci ritroviamo intorno ad un pentolino a battagliare con i nostri forchettoni per riconquistare quel pezzetto di carne o di pane caduto nel fondo.
Si è già parlato della fonduta dolce, persino della curiosa fonduta mongola. Ma le “classiche” rimangono la fondue bourguignonne, a base di cubetti di carne che si fanno cucinare nell’apposita marmitta piena di olio aromatizzato bollente. Altrettanto famosa è la fonduta valdaostana (o savoiarda, o svizzera), una scelta di 3 formaggi sciolti in una miscela alcolica da degustare tuffandoci dentro pezzetti di pane.
Ma conoscete la fondue ‘cinese’? Al posto dell’olio o del formaggio, un brodo di manzo aromatizzato nel quale si fanno cucinare fettine sottili di carni diverse (manzo, maiale, pollo, anatra, agnello) e accanto alla carne pure una scelta di verdure ( funghetti, carotine, zucchine, peperoni). Ma non fate il mio stesso errore pensando…

”avrà sapore di carne bollita, sarà blanda…”

Perchè sono rimasta a bocca aperta quando ho degustato con scetticismo, la mia prima fondue ‘cinese’. Difatti il brodo somigliava più ad una salsa, ricca e gustosa che avvolgeva le fettine sottili di carne rendendole succose e saporite. Similmente scettica vedendo le verdurine sul piatto, mi sono detta …

”ecco, mi sembra una dieta ‘in bianco’: carne e verdure bollite…”

Ovviamente non conoscevo gli ingredienti del brodo e non potevo immaginare che tanto sapore potesse essere pure magro e salutare.
La particolarità di questa fondue è che invece di avere un ingrediente servito con una varietà di salse, offre una grande varietà di ingredienti cotti in una sola salsa. È un pasto completo e perfettamente equilibrato specialmente se accompagnato da un riso al vapore.
Da allora mi diverto a prepararla per i miei figli, sapendo che una odia l’anatra e la carne di maiale, l’altro odia l’agnello mentre il terzo non toccherebbe verdure manco se dovesse morir di fame… guardarli tuffare allegramente quei forchettoni pieni di ogni ingrediente senza protestare è per me una soddisfazione senza pari.

Camembert, Brie, Roquefort, Neufchatel, Pelardon… La tradizione dei formaggi francesi

La tradizione dei formaggi francesi

Qualche estate fa ho avuto modo di conoscere i formaggi francesi: con una barca abbiamo attraversato il Canal Du Midi e la Francia del Sud, attraversando vitigni, piccoli paesini molto caratteristici e soprattutto gustando le specialità locali. E i formaggi non potevo proprio tralasciarli! Per cui, a scapito della linea e alla faccia della dieta, dal piccolo frigorifero della barca proveniva un profumo (o puzzo?) incredibile. La Francia infatti quanto a cultura del formaggio fa concorrenza all’Italia con le sue 400 varietà, per non contare tutte le produzioni artigianali.

camembert

Tra i più famosi e conosciuti anche nel nostro paese troviamo il Camembert, il Brie e il Roquefort, così diffusi (anche grazie ad una ottima organizzazione distributiva) che si possono trovare persino nei supermercati (Auchan ne ha una selezione sorprendente, per fare un esempio).
Il Camembert è uno dei formaggi più imitati del mondo (magari non come la nostra mozzarella o il parmigiano n.d.r.), ma quello originale è prodotto esclusivamente in Normandia con latte di mucca.
Ed è riconoscibile dalla pasta morbida, la crosta chiara ed è come da tradizione (e anche obbligo) sistemato e venduto in caratteristiche scatole di legno.