zuppa inglese Londra Olimpiadi dolcezza

Zuppa inglese di Londra, Olimpiadi in dolcezza

zuppa inglese Londra Olimpiadi dolcezza

Per la terza volta nella storia Londra ospita i giochi Olimpici estivi. L’unica città al mondo che può vantare questo primato, tra l’attrazione delle Olimpiadi 2012 e le bellezze dei suoi monumenti attirerà migliaia di turisti ed appassionati. Noi di Ginger non possiamo non porre l’attenzione su quelli che saranno i piatti più consumati, quelli che, per forza di cose verranno ordinati e serviti. Nonostante Londra non sia conosciuta nel mondo per la sua cucina, negli ultimi anni ha migliorato di molto la sua ristorazione.

zuppa inglese dolce napoletano natale

Zuppa inglese, un dolce napoletano per il Natale

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La ricetta della zuppa inglese comprende un numero abbastanza elevato di varianti, basti pensare al fatto che in alcuni casi si utilizzano i savoiardi e in altri il Pan di Spagna, così come la crema pasticciera in alcune versioni la fa da protagonista mentre nel nostro caso viene alternata ad una crema al cioccolato. Inoltre, l’alkermes in quasi tutte le ricette della zuppa inglese dona il suo colore rosso al dolce, nel nostro caso l’unico liquore è il marsala. Io vi propongo questa preparazione, tipica del Natale in molte regioni italiane, e tratta dal mio famoso e antico libro di ricette napoletane, quindi più autentica di così non si può!

La zuppa inglese … ma all’ananas

ananas

 

TEMPO: 35 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: medio-bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Qualche giorno fa mi è venuta un’improvvisa voglia di ananas, dopo averne mangiato un paio di fette così al naturale, ho deciso che non mi bastava. Da golosa quale sono ho pensato a un dolce da poter preparare a base di questo frutto, ma niente. Tra le riviste di cucina, i libri ed i foglietti dove puntualmente appunto ricette e spunti, e che, sempre puntualmente non riesco a trovare quando mi servono, non ho trovato niente che mi andasse a genio.

Allora ecco che si risveglia in me il famosissimo principio secondo il quale ” guarda che cos’hai in dispensa e crea un dolce“, e così è stato. Avevo una confezione di savoiardi per di più già aperta da utilizzare, niente panna o yogurt o ricotta, ma una crema si può sempre preparare ed allora ho dato vita ad una zuppa inglese, si, però rivisitata: la zuppa inglese all’ananas. Ora vi racconto come ho proceduto…

Siamo alla frutta? Dolci al cucchiaio: zuppa inglese

dolce-lampone

TEMPO: 40 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: media

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


Tutto quello che vi serve è un dolce al cucchiaio, famoso quanto antico, dalle varianti infinite e praticamente impossibile da sbagliare. La zuppa inglese! Questa è speciale, ha un tocco in più per l’occasione: versione fruttata, più fresca per regalarvi l’illusione che non state commettendo un peccato di gola.

La zuppa inglese di norma non è molto adatta ai bambini, considerando l’ingegnte dose di liquore Alchermes in cui mi piace tuffare e rituffare i savoiardi prima foderare coppe e coppettine: come escamotage si può sostituire il liquore con del succo di frutta. Dopo anni di tentativi ed esperimenti, ho teorizzato che il succo perfetto per la sostituzione di liquore Alchermes, è il succo d’ananas: acidulo, dolce e non troppo corposo.

Di seguito la ricetta incriminata che sta scandendo le mie pause pomeriane di merenda coi colleghi. Per mio diletto aggiungo sempre frutti di bosco in questa versione alla frutta, ma  le varietà fruttifere potenzialmente usabili nella ricetta sono totalmente di libero arbitrio. De gustibus.

Ristorante PARIS, Roma | Recensione

  • Nome: Ristorante Paris, Roma. P.za San Callisto, 7/a – 06 5815378
  • Chiusura: Lunedì, Domenica sera
  • Coperti: 100+50 all’esterno – Ambiente: Classico
  • Cucina: Tradizionale, Giudaico-romanesca
  • Target: Turisti, buongustai, pranzi di lavoro

In un secentesco palazzo a due passi dalla celebre chiesa (e Piazza) Santa Maria in Trastevere, i figli di Dario Cappellanti raccolgono in modo sublime l’eredità del padre, cucina ad indirizzo romano-giudaico, con carciofi, carni tradizionali e specialità di pesce.

Eccellente la pasta e ceci (preparata sapientemente dalla cuoca Iole, moglie del proprietario, una signora dai modi gentili) i gnocchetti con la fontina, gli agnolotti al ragout, gli affettati di manzo (la carne secca su tutte) e il brasato al Barolo. Piatti stagionali (come il tartufo di Alba) e fritture leggerissime precedono un carrello dei dolci ricco di sorprese: da citare le “palle del nonno” (dolce di pastella fritta con l’interno di ricotta e cioccolato) e la zuppa inglese, preparati, ovviamente, espressi.