I panzerotti al ragù di Cotto e Mangiato

Abbiamo già parlato di Cotto e Mangiato e della semplicità estrema delle ricette proposte. Ebbene, oggi, per non smentire quanto detto, vi propongo i panzerotti al ragù, una ricetta veloce da portare in tavola. Veloce riferito ad un piatto lievitato in realtà suona un pò strano, però considerato che la ricetta in questione prevede l’utilizzo della pasta per pizza già pronta e la sola preparazione del ragù, ecco che i tempi si riducono notevolmente e che in poco tempo avrete pronti degli sfiziosissimi panzerotti al ragù.

Io ne vado matta e li preparo spesso, l’unica cosa che mi frena sempre un pò è il fatto di doverli friggere, ma alla fine il loro gusto lo si deve anche a questo e si può chiudere un occhio. Come dicevo dovrete preparare il ragù, ma anche quì Benedetta Parodi ed il suo Cotto e Mangiato ci vengono incontro: utilizzeremo il soffritto surgelato in modo da non doverci perdere dietro l’accurato taglio dei classici ingredienti che compongono il soffritto. Ebbene, dopo aver preparato il ragù seguendo le istruzioni, ed dopo averlo fatto intiepidire, arriva il momento di formare i panzerotti: stendete la pasta già pronta con un mattarello e ricavatene dei dischi grandi aiutandovi con una tazza.

Come fare un buon risotto: consigli per l’uso

Il soffritto: la scelta tra cipolla, scalogno e aglio deve essere compiuta sulla base degli ingredienti che si uniranno al riso nella ricetta: la cipolla ha un sapore più delicato, l’aglio è più deciso e lo scalogno è intermedio tra i due. Identificato l’aroma più adatto, procedete ad un’accurata mondatura e poi affettatelo in velo o tritatelo più o meno finemente: quanto più minute sono le parti, più intenso è il profumo iniziale; un trito più grossolano profuma meno ma il gusto rimane più persistente nel risotto.

 Per quanto riguarda invece l’uso di burro oppure d’olio, non orientatevi solamente considerando l’armonia dei sapori, ma valutate anche l’aspetto dietetico. Il burro deve essere gustoso, compatto, di colore. caldo. L’olio va scelto tra quelli extravergine d’oliva, con particolare predilezione per la spremitura a freddo. Il grasso per il quale avete optato deve formare un velo uniforme sul fondo del tegame. La verdura (cipolla, scalogno, o aglio) va messa quando la base è ben calda e la fiamma deve essere dolcissima. Il trito deve imbiondire lentamente fino ad appassire completamente: in questo modo le asprezze del sapore sfumano.