Cicoria in padella, il sapore della cucina povera

Un’erba di cui prima si faceva un largo uso nella cucina Italiana, dalla cucina Laziale a quella Meridionale, e di cui ora si è persa un po’ la consuetudini di adoperala è la Cicoria. Un tempo era tanto comune usare la cicoria, soprattutto tra le famiglie meno facoltose, poiché questo tipo d’erba, che cresce spontaneamente in terreni asciutti ed incolti ed è facilmente riconoscibile, poteva essere raccolta direttamente nei campi.

Con gli anni di benessere che ci sono stati, la pratica di raccogliere la cicoria nei campi si è persa, e visto che prima era simbolo di povertà, per apparenza è stata allontanata dalle tavole.
Ma per noi le apparenze non contano e ci fa piacere dare più importanza al sapore delle cose.
Il caratteristico sapore rustico e amarognolo della cicoria la rende particolarmente adatta per accompagnare pietanze grasse o dai sapori delicati.

Cucinare vegetariano: Cavolini di Bruxelles ripieni

Personalmente sono un grande amante delle verdure, e talvolta, in realtà molto spesso, cucino dei piatti completamente vegetariani, senza neanche rendermene conto. Molte persone che si dilettano in cucina, al contrario, amano metter sempre quel tocco di carne per insaporire i propri piatti.

A mio modestissimo parere, visto che rispetto quasi con fede religiosa il motto latino: de gustibus non disputandum est, molte volte l’aggiunta di qualcosa che abbia a che fare con la carne in pietanze a base di verdure è superflua e tende a coprire il sapore dei vegetali.

Con questo non voglio dire di rinunciare ai “piaceri della carne”, tutt’altro, ma spesso preparando delle portate a base di vegetali si può omettere del tutto l’uso della carne e accentuare maggiormente il gusto della verdura, facendo un piatto che sia gradito anche ai nostri amici vegetariani. Come ad esempio i Cavolini di Bruxelles ripieni.

La bruschetta: Un gusto semplice di antica tradizione.

Questo piatto a pieno titolo rappresenta le caratteristiche della cucina mediterranea: la semplicità, la genuinità degli elementi ed i profumi. La bruschetta è un piatto contadino che evoca la terra, il lavoro nei campi, uno spuntino frugale accompagnato da un buon bicchiere di vino. Per preparare questo semplice piatto dovete procurarvi una bella forma di pane casareccio a lievitazione naturale con una crosta spessa. Il pane deve essere tagliato in fette da 1 centimetro e abbrustolito su una brace ma se volete potete usare anche una piastra. Una volta croccante prendete le fette e strofinatele con 1 spicchio d’aglio, poi basterà un filo di olio extra vergine d’oliva un pizzico di sale e pepe. La peculiarità della bruschetta è che potete metterci sopra, praticamente, tutto: pomodoro a pezzetti e basilico, salsiccie, verdure, erbette tritate, frutti di mare, formaggi e tutto ciò che vi consiglia la vostra fantasia. Però la cosa importante e che la bruschetta come il condimento devono sempre essere freschi e preparati con cura.