La torta 900, una misteriosa torta semplice?

torta 900

Sulla torta novecento c’è (o c’è stato) un certo alone di mistero negli anni dovuto al fatto che la ricetta fosse segreta. In realtà si tratta di una torta semplice composta da due dischi di pan di spagna al cacao farciti con una crema straordinaria (almeno a detta di chi ha avuto la fortuna di assaggiarla) e delicatissima al cioccolato e ricoperta da uno strato di zucchero a velo, fatto cadere su uno stencil in modo che rimanga impressa la scritta 900.  Niente di più semplice insomma, fatto sta che proprio la crema di farcitura è così delicata e buona che in molti hanno per anni cercato di carpirne la ricetta originale, ahimè, senza successo. Infatti la torta 900 nasce ad Ivrea, proprio in questa città  sono da ricercare le sue origini, l’inventore sarebbe il pasticcere Ottavio Bertinotti, il quale ha tenuta per se la ricetta gelosamente. Oggi la si trova nella pasticceria Balla, dove la si può gustare preparata sul momento. Tutt’oggi però la modalità di preparazione della torta 900 rimane segreta, e forse il bello di questa torta è proprio questo: il mistero che la avvolge.

Non i soliti biscotti al cioccolato

biscotti al cioccolato

 

TEMPO: 30 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Chiudiamo la settimana (almeno quella lavorativa, se non per tutti per molti) in dolcezza e lo facciamo con i biscotti morbidi al cioccolato. Ancora una ricetta di biscotti al cioccolato? Penserete … Ed invece non si tratta dei “soliti” biscotti. Questi sono morbidi, rimangono friabili e risultano adattissimi ad essere inzuppati nel latte, nel thè o in quello che vi pare.

I biscotti morbidi al cioccolato conservano questa friabilità grazie alla presenza nell’impasto di abbondante fecola di patate che contribuisce a non farli essere troppo duri o croccanti. Potete arricchire questi biscotti, se non vi bastasse la già alta presenza di cacao amaro all’interno dell’impasto, con delle gocce di cioccolato fondente, al latte o, per creare un simpatico contrasto cromatico, con quello bianco.

Un nuovo tiramisù: quello al cocco

tiramisù cocco

TEMPO: 20 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa VEGETARIANA:SI | PICCANTE:NO | GLUTINE: SI | BAMBINI: SI


Rieccoci qui a pensare nuovamente a come destreggiarsi in questo caldo infernale. Dopo la torta al cioccolato di ieri, oggi torniamo a un dolce molto più adatto a questo periodo: il tiramisù. Ma questa volta non si tratta di quello classico, bensì di una gustosa variante: quella al cocco, decisamente più esotica e più consona all’estate.

La base di partenza è sempre quella: crema di mascarpone e uova, c’è anche il caffè, ma l’ingrediente che fa la differnza è il cocco grattugiato appunto. Il cacao amaro non fa che esaltarne il sapore e l’abbinamento con il caffè è ottimo.  Basti pensare a quei famosi dolcetti fatti con i pavesini imbevuti nel caffè, ricoperti con uno strato di nutella e passati nel cocco, chi non li conosce già? Dimenticavo,  per raggiungere il massimo della golosità aggiungete delle gocce di cioccolato alla crema di mascarpone. Beh, bando alle ciance, passiamo alla ricetta.

Come fare il tiramisù: mascarpone, uova e cioccolato per un pieno di energia!

Non si conoscono con certezza le origini geografiche del tiramisù: a contendersene la paternità ben tre regioni: la Toscana, il Piemonte ed il Veneto. Attorno a questo dolce sono nate numerose leggende, legate alle sue ipotetiche virtù afrodisiache.

La versione ufficiale, riconosciuta a larga maggioranza, vuole che il tiramisù nasca a Siena, nel XVII secolo e sia stato preparato in onore del granduca di Toscana Cosimo de’ Medici, goloso di dolci. I pasticceri volevano preparare un dolce che rispecchiasse la personalità del duca: gustoso ma non troppo elaborato, un qualcosa di grande con ingredienti semplici. Così nacque il tiramisù, il cui nome originario era zuppa del duca, proprio in onore di Cosimo dei Medici.
Fu proprio lui a portarlo da Siena a Firenze, e da lì si diffuse in tutta Italia, soprattutto fra i nobili, che gli attribuivano proprietà afrodisiache. E poprio da questa “associazione di idee” sembrerebbe derivare l’attuale nome Tiramisù (…).

La versione non ufficiale, invece, narra che a inventare il Tiramisù sia stato un pasticcere torinese in onore di Camillo Benso conte di Cavour, per sostenerlo nella sua difficile impresa di unificare l’Italia.
Anche il Veneto ha una sua versione in merito: sembra che il tiramisù sia stato inventato nel ristorante “el Toulà” di Treviso situato all’epoca nei pressi di una casa chiusa e servito appunto per “tirare su”.

Il liquore al cioccolato fatto in casa: alcool puro, zucchero e cacao amaro

Sfatiamo un mito: il liquore fai-da-te non è una meta irraggiungibile, da chef provetti. Ecco una ricetta facile, veloce ed economica per deliziare i vostri amici con una bevanda alcolica a base di cioccolato, nella migliore tradizione mitteleuropea. In commercio ne esistono a decine: Il mitico Mozart austriaco, il Godiva belga, il Sabra israeliano, il francese Godet, il liquore al cioccolato di Modica italiano Un consiglio? Non rivelatene il livello di difficoltà – davvero per principianti – e passerete per esperti del settore, parlo per esperienza!
Ma iniziamo procurandoci gli ingredienti (le dosi sono per 1 litro di liquore):
  • 75 grammi di cacao amaro (scegliete pure la marca preferita)
  • 250 grammi di zucchero
  • 1 litro di latte
  • 150 grammi di alcool puro (reperibile in qualsiasi supermercato nel reparto liquori)