Ricetta edibile: fiori di glicine in pastella

Siamo abituati a pensare come commestibili solamente ai fiori di zucca, tra cui anche quelli in pastella. Ringrazio Giovanni Storti (del trio Aldo, Giovanni e Giacomo) che con i suoi video su youtube ci insegna un po’ di natura e da qui ho scoperto i fiori di glicine, che probabilmente anche voi avete avuto davanti sempre, ma non sapevate del suo utilizzo. Ecco se vi interessa scoprirne qualcosa date un occhio cliccando qui. Dunque oltre ad essere ottimi in insalate, ecco come preparare una fritturina alternativa che di sicuro non siete abituati a vedere, magari per qualcuno sarà la prima volta che li assagiate. Potete decidere voi se gustarli dolci o salati, o entrambi, a seconda del proprio gusto condendo con sale o zucchero. L’unico reale difetto è che per assagiarli bisogna attendere la primavera, perché difficilmente si trovano nelle altre stagioni. Dunque prestate occhio alla preparazione ed alle note finali prima di degustare questo piatto, se non l’avete mai mangiato ci sono alcune parti non commestibili.

LISTA INGREDIENTI

  • Fiori di glicine
  • 100g farina
  • 100g fecola di patate
  • 100ml acqua frizzante ghiacciata
  • 100ml birra ghiacciata
  • olio di arachidi per friggere
  • sale. q. b. (o zucchero)
  • ghiaccio

LA PREPARAZIONE

Il ghiaccio serve per tenere fredda sia l’acqua che la birra, ecco perché lo troviamo nella lista ingredienti. Perché usarlo? Aiuta meglio nella frittura, ed insieme all’acqua frizzante da un tocco di croccantezza.

Lavate bene i fiori, asciugateli e conservateli nel frigorifero.

Per la pastella mischiare farina, acqua, birra e fecola. Si raccomanda di non salare per non rovinare la frittura. Lasciatela riposare un paio di ore in frigo.

Quando sarà il momento di friggere aggiungete 2 cubetti di ghiacci nella pastella mentre l’olio raggiunge la temperatura giusta.

Fate in modo che il picciolo dei fiori sia esposto ed immergete il rametto (o grappolo) di fiori nella pastella.

Immergeteli poco alla volta in olio profondo che vada a coprire giusto giusto il grappolo di glicine.

Una volta che saranno dorati abbastanza scolate su carta da cucina e salate e/o zuccherata, a seconda di come avete scelto di gustarli, e servite.

I fiori potete anche separarli singolarmente e friggerli come fossero fiocchi di frittura.

NOTA BENE: quando li degustate assicuratevi di non ingerire i rametti od il baccello che sono parte non commestibile, vanno dunque degustati singolarmente come fossero piccole frittelline staccandoli dal rametto.

FONTE

 

 

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