Sformato di gobbi. Una ricetta semplice del Natale in Toscana.

Uno sformato per il pranzo di Natale! Oggi parliamo di una ricetta semplicissima, tipica della tradizione culinaria del pranzo di Natale in Toscana. “Chi guasta la vigilia di Natale, corpo di lupo e anima di cane”. Così suona un antico proverbio toscano a minaccia di chi, nella notte di Natale, non mantiene la rigida tradizione di una cena “di magro”. Una volta la cena di Natale prevedeva il rigore del magro testimoniato da una minestra di ceci e baccalà accompagnata talvolta da castagne secche cotte in acqua leggermente salata. Il pranzo di Natale invece, si arricchiva di piatti gustosi come i cappelletti in brodo o altra pasta ripiena, cappone e tacchino arrosto. Quella che vi propongo oggi è una ricetta tipica del pranzo di Natale. Protagonisti sono i gobbi, altrimenti detti cardi, un ortaggio particolare che appartiene alla stessa famiglia del carciofo, ma di cui sono commestibili solo i gambi. Essendo il cardo piuttosto duro e di sapore amaro, viene sottoposto a imbiancamento in questo modo: le piante vengono coltivate in assenza di luce e, alcune varietà, vengono addirittura interrate, piegando la pianta di lato, verso il basso e ricoperta di terra, restando così fino al momento in cui vengono raccolti. Questo tipo di coltivazione è prevista per il “gobbo” di Monferrato, chiamato così per la forma che assume, simile ad un grosso uncino. La ricetta dello sformato è davvero semplice, l’unica difficoltà consiste nella pulitura del cardo, da cui vanno eliminate le coste esterne più dure e filamentose fino al cuore. Le coste rimaste vanno spuntate e tagliate a pezzetti; se non vengono utilizzate immediatamente, vanno immerse nell’acqua acidulata con limone per non farle annerire.

I Cardi e la ricetta dell’Insalata di cardi

TEMPO: 40 minuti| COSTO: basso| DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA:SI | PICCANTE:SI | GLUTINE: NO | BAMBINI: NO


Oggi parliamo di un parente molto stretto del carciofo, un suo cugino, ormai poco usato in cucina ma una volta molto apprezzato soprattutto nelle cucine più povere: il cardo. Quest’ortaggio molto particolare nel suo genere, dall’aspetto poco accattivante e dal sapore amaro, si può usare in cucina per fare diversi piatti.

Affinché i cardi non siano troppo amari devono esser coltivati in condizioni di scarsa luminosità, e le coste devono esser chiare. Il cardo di per sé è un buon alimento per le diete, poco calorico ma molto sostanzioso, visto che riempie con facilità. Una ricetta che vi propongo per gustare i cardi è quella: dell’Insalata di cardi.