
Una vecchia abitudine, comune in quasi tutte le località di mare, è quella di trovarsi, o prima di pranzo o al calar del sole, riuniti attorno ad un tavolo mangiando insalata di polpo e bevendo un generoso bicchiere di vino bianco ben freddo.
Qui a Palermo, l’insalata di polpo, rientra tra le usanze ben radicate tra la popolazione. Nei mesi più caldi, il polpo bollito si trova dovunque, dai ristoranti più blasonati alle bancarelle improvvisate agli angoli delle strade.
Qualche anno fa, ai tempi del pittore Guttuso, il polpo bollito si mangiava direttamente al mercato della Vucciria, l’antico mercato della città, un tempo cuore pulsante del centro e tabernacolo di storia e tradizione.

Oggi si preferisce mangiarlo a Sferracavallo, centro marino subito fuori dalla città, comodamente seduti, e a seguire un bel piatto di spaghetti con i ricci. A voi l’antica ricetta dell’insalata di polpo.
Insalata di polpo (ingredienti per 4 persone)
- 1 polpo di circa 800gr
- 1 spicchio d’aglio
- 1 limone
- un ciuffo di prezzemolo
- olio extravergine d’oliva
- sale e pepe
Preparazione:
pulite per bene il polpo, eliminando la vescichetta, gli occhi e la bocca. Spellatelo e battetelo leggermente con un batticarne, servirà a renderlo più tenero.Sciacquate il polpo e mettetelo a bollire in una pentola con acqua già bollente leggermente salata. Non immergetelo tutto immediatamente, ma prendetelo dalla testa e calatelo 3 volte nell’acqua bollente prima di lasciarlo a cuocere, in questo modo farete ritirare per bene i tentacoli.Chiudete la pentola con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco lento per circa 2 ore o più, controllate la cottura con una forchetta, fate cuocere il polpo fin quando, pungendolo, non vi accorgerete che è tenero.A questo punto scolate il polpo e tagliatelo a listarelle. Disponetelo sul piatto di portata e versatevi sopra il succo di un limone.Mescolate, in una ciotola a parte, circa 4 cucchiai di olio, lo spicchio d’aglio tritato, il prezzemolo, anch’esso tritato, un pizzico di sale e una spolverata di pepe. Emulsionate questo composto e cospargetelo sul polpo, mescolate tutto per bene e servite in tavola guarnendo il piatto con delle fettine di limone e qualche foglia di prezzemolo.
Che ricordi!
Ogni volta che parli della Sicilia, per me è un tuffo nel cuore, perchè non riesco mai a tornarci quando vorrei, soprattutto nella mia città natale, Palermo.
Delle descrizioni che hai fatto tu, ricordo perfettamente quando all’età di 5/6 anni, con mio padre andavo a far la spesa al mercato rionale del “Capo”, e lì all’inizio del mercato stesso, vi era un chioschetto dove cuocevano solo il polipo, che servivano caldo con il limone! Oppure a Mondello, sul lungomare.
Quanto tempo è passato!
Grazie per questo scorcio di ricordi!
spero di farti sentire un pò più vicino alla nostra bella città, con qualche altra ricetta in futuro!
Da quando vi conosco seguo sempre con interesse il vostro blog e quando posso cerco sempre di cucinare anch’io le nostre specialità!
Passa dal mio blog, mi farebbe veramente piacere!
A presto,
Alberto.
Leggo sempre le tue ricette e le trovo interessanti, questa però suscita in me qualche perplessità:
il polpo lo spelli? essendo di Palermo ti dico che non mi sembra un metodo utilizzato nelle nostre ricette ancor di meno nei locali che indichi.
poi indichi un tempo di cottura a mio avviso esagerato, appena due giorni fa ho cucinato un polpo di circa 600 gr che ho immerso in acqua salata e bollente per circa 20 min. e poi fatto riposare nell’acqua di cottura altri 10 minuti ed era perfetto.