Stufato alla californiana: il gusto intenso di una ricetta tradizionale

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Il titolo forse vi avrà tratto in inganno, perchè in effetti è normale credere che lo stufato alla californiana sia una ricetta che quanto meno si ispira alla cucina degli Stati Uniti d’America. In realtà, come sottolinea anche Pellegrino Artusi nella sua ricetta numero 300, il titolo della ricetta non ha proprio niente a che vedere con il contenuto: si tratta di ingredienti italiani, abbinamenti tipici della nostra cucina, per realizzare un comune brasato bianco, che però ha la caratteristica di essere abbastanza asciutto e quindi perfetto per la stagione primaverile, che richiede di dedicarsi a ricette un po’ meno calde e più leggere nei contenuti calorici. Il mio stufato alla californiana è tutt’altro che una ricetta americana; è piuttosto un tipico piatto mediterraneo che profuma di olive, cipollina e timo.

 

Quella che vi propongo oggi non è la ricetta del libro di Pellegrino Artusi. Si tratta di una rivisitazione basata sulle fondamenta della ricetta del maestro italiano della gastronomia, che però ho cercato di rendere più interessante aggiungendo le olive, i funghi e la pancetta. Dimenticate dunque le prugne, che sicuramente vi ricordano la calda California, e fate spazio a sapori più mediterranei come le olive verdi, i piselli e le cipolline. Quella dello stufato alla californiana è una ricetta abbastanza semplice che però richiede tempi lunghi di cottura: la carne va cotta nel brodo per almeno un’ora e mezza, a parte poi dovrete preparare il contorno di cipolline, piselli, funghi e olive da profumare con il timo e la scorzetta d’arancia. Lo stufato servito accompagnato dalle verdure è una vera squisitezza.