Friggere con meno olio, in modo sano e gustoso

fritto

Penso che poche cose siano gustose quanto le fritture, ma spesso vengono evitate per motivi di dieta. Come fare quindi per gustarsi una buona frittura senza sentirsi continuamente in colpa? Basta seguire delle semplici indicazioni e scegliere con cura gli alimenti da friggere: i funghi ad esempio contengono poche calorie ed anche aggiungendovi quelle dell’olio e dell’impanatura non possono certo essere considerati bombe caloriche. Lo stesso vale per il resto delle verdure.

Innanzitutto è necessario sapere che ogni alimento va fritto in un modo specifico: è possibile friggere al naturale, con un’infarinatura, con un’impanatura o in pastella. La frittura al naturale è perfetta per le uova e le patate ed è il metodo più semplice in quanto basta immergere l’alimento nell’olio. L’infarinatura è il modo più adatto per friggere verdure come le melanzane, piccoli pesci e molluschi poichè così non ne viene coperto troppo il sapore dall’uovo. L’impanatura è la modalità di frittura più classica: l’alimento va passato prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato prima di tuffarlo nell’olio conferendogli così il tipico colore dorato del fritto. Alcuni preferiscono infarinare anche l’alimento prima di passarlo nell’uovo sbattuto: in questo modo l’impanatura si gonfia maggiormente e diventa più croccante. Questo tipo di frittura è perfetto per il pollo ad esempio.

Verdura e frutta sono ottime fritte in pastella: quest’ultima può essere preparata in svariati modi. Obbligatori sono la farina e le uova, poi c’è chi usa il latte e chi l’acqua. Io personalmente ritengo che le migliori pastelle vengano con la birra o, in mancanza di quest’ultima con dell’acqua gassata.


Passiamo ora all’elemento fondamentale di ogni frittura: l’olio. Quale usare? Il grasso nella frittura serve a creare la costa dorata e per questo possono essere usati diversi tipi di olio, o in caso strutto e burro. Nella scelta bisogna valutare l’aroma che l’olio poi svilupperà in cottura e soprattutto la sua capacità di sopportare temperature elevate senza raggiungere il “punto di fumo“. Il più indicato in assoluto è l’olio extra vergine d’oliva poichè è quello che resiste meglio alle alte temperature, anche se molti possono giudicarne l’aroma troppo forte. L’olio di semi in questo senso è insapore ed anch’esso è ottimo per le fritture ma attenzione che sia monoseme e possibilmente di arachide; sconsigliati invece soia e mais.

Ecco infine alcuni consigli per una frittura perfetta e un po’ meno grassa. Innanzitutto attenzione alla temperatura dell’olio: non è necessario avere un termometro apposito, basta immergere nell’olio caldo un quadratino di pane, se sfrigola è pronto. Il pane è anche utile per catturare i sapori nell’olio ed ottenere una frittura più delicata. L’alimento inoltre deve essere ben asciutto così da farlo friggere più velocemente ed assorbire meno olio. E’ meglio friggere piccoli pezzi e poco alla volta, ma sempre in olio abbondante. Se gli alimenti sono i farinati abbiate cura di eliminarne gli eccessi evitando così che la farina faccia bruciare l’olio e comunque cambiate l’olio ad ogni nuova frittura. Quindi pronti con la carta assorbente al termine della frittura: certo non sarà propriamente un alimento dietetico ma io direi che arrivati a questo punto vale la pena fare uno strappo alle regole!

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