mastro birrario 2012 treviso fiera birra artigianale

Mastro Birraio 2012: a Treviso la fiera della birra artigianale

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Appuntamento a Santa Lucia di Piave (Treviso) per venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 aprile alla fiera “Mastro birraio 2012”, in cui tutti gli appassionati della birra artigianale troveranno ottima birra, buoni sapori, dimostrazioni pratiche e ottima musica dal vivo. “Mastro birraio” è un appuntamento importante non soltanto per gli appassionati della birra artigianale, ma anche per i birrifici artigianali che vogliono farsi conoscere sul territorio e diffondere la cultura della birra artigianale. Il pubblico degli appassionati potrà entrare in contatto diretto con i produttori e li potrà incontrare in un’unica manifestazione, acquisendo così una conoscenza più approfondita sulla birra, anche grazie alle numerose dimostrazioni teoriche e pratiche sulla sua produzione che si terranno nell’arco dei tre giorni della fiera.

“Germogli di primavera” a Treviso

La mostra mercato dell’asparago bianco di Badoere, del radicchio rosso trevigiano e del radicchio verdon ha aperto la rassegna dedicata alla gastronomia primaverile, così ricca e colma di sapori genuini, della provincia di Treviso: fino al 18 maggio 9 comuni diventeranno il palcoscenico di un’esclusiva tournée all’insegna del “buon gusto” che vede protagonisti i prodotti della campagna trevigiana che germogliano in primavera. Il nome “Germogli di Primavera” prende spunto dall’origine del nome dell’asparago che deriva dal greco aspharagus e dal persiano asparag che significano appunto germoglio.

Ospiti d’onore dunque due varietà di asparagi coltivati nel trevigiano: l’Asparago Bianco di Cimadolmo IGP e l’Asparago di Badoere IGP (Indicazione Geografica Protetta) titolo a loro conferito dalla Comunità Europea. L’Asparago Bianco di Cimadolmo è caratterizzato da un profumo e da un sapore delicati come le atmosfere di primavera e l’Asparago di Badoere, o Asparago del Sile perché la sua area di produzione si trova all’interno del Parco Regionale del fiume Sile, esiste sia nella versione bianca che in quella verde. Non mancheranno altri prodotti primaverili come ad esempio le fragole, la cui fragranza è un invito a preparare freschi dessert e insoliti risotti alle fragole.

Da citare inoltre è la presenza del radicchio rosso di Treviso IGP e del radicchio Verdon, colture tradizionalmente più legate al mondo contadino trevigiano e pilastri fondamentali dell’alimentazione delle popolazioni di questa zona. Germogli di Primavera è un’originale idea organizzata dal comitato Pro Loco UNPLI Treviso e sostenuta e finanziata dalla Provincia di Treviso e che ha come scopo quello di mettere insieme le principali feste tradizionali che celebrano ogni primavera il risveglio della natura.

Matrimonio di Radicchio Rosso di Treviso con mele Golden e pere Kaiser

TEMPO: 30 minuti | COSTO: basso | DIFFICOLTA’: bassa

VEGETARIANA: SI | PICCANTE: NO | GLUTINE: NO | BAMBINI: SI


E’ il dono che l’autunno fa all’inverno, come recita un detto popolare, si parla del radicchio rosso. È il frutto della terra che con i suoi colori, forti ed accesi, ravviva i campi bruni ed incupiti.

I racconti su questo ortaggio sono tanti e ancora oggi può capitare di sentirseli raccontare dagli anziani contadini del trevigiano, ognuno ricco di fascino e fantasia, uno, tra i tanti, narra che, in tempi remoti, degli uccelli abbiano trasportato il seme di questo ortaggio sopra il campanile del paese, e che da allora i frati che lo trovarono seppero conservarlo e coltivarlo con cura. Ma dalla storia si apprende che la coltivazione del radicchio, con l’annesso processo di imbianchimento e forzatura, inizia da metà del XVI secolo, in provincia di Treviso e non in tempi più antichi.

Il caratteristico colore rosso vinoso del radicchio di Treviso, nelle sue due selezioni “Precoce” e “Tardivo”, si ottiene dallo sviluppo delle foglie in assenza di luce, che prive o quasi di pigmenti clorofilliani, evidenziano la colorazione rosso intensa della lamina fogliare e perdendo la consistenza fibrosa, assumono croccantezza ed un sapore gradevolmente amarognolo. Tali risultati si ottengono praticando i processi di imbianchimento legatura rispettivamente per il radicchio rosso tardivo e quello precoce. La duttilità del radicchio fa si che si possa apprezzare sia crudo ad insalata che cotto o arrostito. Croccante e amarognolo, talvolta per smorzarne il forte sapore, è consigliato tenerlo, a bagno nell’acqua per due-tre ore prima di consumarlo.

Oltre che per le sue doti gastronomiche, il radicchio, è noto anche per le sue proprietà mediche, dalle radici secche, infatti, si ottengono sciroppi e decotti, usati da molto tempo in medicina come digestivo e depurativo, mentre le foglie, messe in infuso stimolano le funzioni digestive, depurano il fegato e facilitano la diuresi.