Festa regionale della polenta: Villa d’Adige dal 6 al 19 settembre 2012

Festa regionale polenta Villa d'Adige 6 19 settembre 2012

 

Si avvicina la 29ª edizione della Festa Regionale della polenta che si terrà dal 6 al 19 settembre a Villa D’Adige. I sapori prettamente autunnali saranno i protagonisti di questo evento gastronomico che vedrà la celebrazione, insieme alla “signora in giallo”, di formaggio, funghi, porchetta, cotechino e quant’altro, per un’anticipazione dell’autunno in tavola. Villa D’Adige, un tempo chiamato Villabona, che poi cambiò il nome nell’attuale, è il luogo di nascita della polenta. Quì infatti per la prima volta nella storia fu fatta la prima sperimentazione della preparazione dell’impasto con il granoturco proveniente dall’America.

La festa si svolgerà presso la sede del Gruppo Manifestazioni a Villa d’Adige di Badia Polesine in provincia di Rovigo, in Piazza San Costanzo. Il menù della festa, dolci compresi, è ricco quanto mai e vede come protagonista assoluta la polenta. Sarà possibile assaggiarla in diverse varianti: polenta e funghi, polenta e formaggi, polenta e tastasale, ma anche porchetta, stinco, soppressa, fagioli con cipolla, mentre i dessert saranno la torta di polenta, la torta con farina di mais, e la torta limoncello. Per un menù da favola anche i vini saranno all’altezza: vino rosso e bianco, prosecco, vino rabosello e bevande varie per soddisfare tutti i gusti.

La Festa Regionale della polenta non è solo cibo. E’ anche intrattenimento con musica ed esposizioni come quella di attrezzature e macchine agricole grazie al Consorzio Agricolo Polesano. Ovviamente sarà possibile assaggiare tutti i giorni la polenta che sarà servita in maniera gratuita sulle tradizionali panarine di legno a tutti i visitatori.

Ampio spazio quindi ad uno dei prodotti della tradizione italiana giunto ai nostri giorni nella sua semplicità e senza troppi stravolgimenti. Alla base del suo successo? Solo tre elementi: il fuoco del camino a legna, il paiolo in rame (indispesabile per una cottura ideala) e il tempo, unito alla pazienza, di girare almeno un’ora ininterrottamente l’impasto con cura e dedizione.

Foto of courtesy of Thinkstock

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