Highball, Tumbler, Flûte: come trovare il bicchiere giusto per ogni bevanda

Vi è mai capitato di trovarvi seduti ad una tavola ben apparecchiata, ed avere di fronte innumerevoli bicchieri, ed essere assaliti dalla confusione, perché non sapete quale usare per l’acqua e quale per il vino?

Per ogni tipo di bevanda esiste un bicchiere appropriato, con una forma e delle caratteristiche specifiche che tendono ad esaltare le caratteristiche di ciò che beviamo. Non è solo in occasione di cene di una certa importanza che utilizziamo svariati tipi di bicchieri ma, anche, nell’intero corso di una normalissima giornata.

Prendiamo ad esempio una classica giornata di lavoro, a metà mattina, facciamo una pausa, scendiamo al bar e prendiamo un té freddo o un succo di frutta, il barista ci porgerà un bicchiere tipo: highball, un bicchiere dal bordo alto e dalla forma cilindrica, del volume giusto per contenere un’intera bottiglietta di succo di frutta. Questo tipo di bicchiere è usato anche per la preparazione dei long drink.


Riprendiamo il nostro lavoro fino l’ora di pranzo, quando andremo a fare uno spuntino veloce, panino o insalatina e birretta, in quest’occasione useremo o il classico boccale, dal vetro spesso per mantenere la giusta temperatura, o un più “delicato” calice a tulipano, con il fondo copputo e la bocca svasata per evitare l’eccessiva formazione di schiuma.

Fine lavoro, prima di rientrare in casa, incontriamo gli amici per un aperitivo, in questo caso le tipologie di bicchieri che vedremo utilizzare sarà svariata, uno differente per ogni cocktail. Il Martini cocktail glass, di forma conica per il tradizionale vodka martini con oliva, un tumbler o old Fashioned, cilindrico lievemente svasato, con il fondo alto e pesante, per cocktail on the rocks come Negroni o Mohito, ed il classico flûte dalla forma snella e con il gambo lungo per non riscaldare il prosecco o lo spumante.

Si torna a casa e si prepara una cenetta romantica, in quest’occasione non può certo mancare il vino. In questo caso, per vini rossi useremo dei calici ballon, a coppa, larghi per permettere di ossigenare il vino, e per i vini bianchi i calici a tulipano dalla bocca più stretta per raccogliere il buquet e portarlo al naso. Così la cena ha svolto il suo ruolo e la serata termina nel modo desiderato, potete brindare con dello champagne in delle coppe, che devono la loro forma al seno di Madame de Pompadour. Se, invece, la serata volge per il verso sbagliato e vi rovina la digestione, potete cercare di mandar giù l’amaro boccone con un pò di grappa versata nell’esatto bicchiere dal calice a forma sferica e l’apertura stretta per coglier meglio i profumi.

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