Come sbucciare le cipolle senza lacrimare

Come sbucciare le cipolle senza lacrimare

Chi ami cucinare o anche chi no, ma vi sia costretto per forza di cose, avrà certamente avuto a che fare con dei piccoli grandi incovenienti che si presentano di tanto in tanto ai fornelli. Una delle operazioni più frequenti da effettuare durante la preparazione di una ricetta salata consiste nello sbucciare prima e tritare poi le cipolle. A prima vista un’attività semplice, che non richiede troppe abilità se non quella di stare molto attenti alle dita per evitare di tagliarsi. Nella pratica, però, si tratta di un vero e proprio supplizio, non rivelandosi poi così indolore. 

Chi abbia già avuto modo di testarlo sa quanto possa risultare fastidioso: sto parlando della lacrimazione a seguito del taglio delle cipolle. Ma c’è qualcosa che si possa fare per evitarla? Qualche accorgimento semplice che possa evitarci tale sofferenza? In realtà si, ecco qualche consiglio a riguardo.

Il primo e più utilizzato metodo consiste nello sbucciare la cipolla tenendola sotto il getto dell’acqua corrente. Ma non solo, può risultare sufficiente bagnarla dopo averla sbucciata e prima di procedere con il taglio. Ancora, tra i metodi della nonna, c’è quello di tenere un pezzo di pane tra i denti durante l’operazione di taglio (da me non ancora testato…)  Per ovvi motivi può risultare utile stare lontani dal tagliere ponendo la massima distanza possibile tra noi e la causa dei nostri mali. Ultimo consiglio sta nel porre la cipolla preventivamente in frigo o in freezer per almeno un’ora nel primo caso e 15 minuti nel secondo, prima di procedere. A questo punto siete pronti per mettervi ai fornelli: perchè non testare i suggerimenti con la preparazione della quiche di cipolle? E voi? Avete dei metodi infallibili? Fateci sapere nei commenti.

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