Baguette, la candidatura come patrimonio immateriale dell’Unesco

Dopo la pizza potrebbe arrivare la baguette: è il tradizionale pane francese, simbolo d’Oltralpe, ad aver ottenuto la candidatura come patrimonio immateriale dell’Unesco. E il tradizionale pane francese è veramente in pole position rispetto agli altri due avversari, i ”bistrot” e i “bouquinistes”,  i rivenditori di libri lungo le rive della Senna. 

Baguette ripiena di Anna Moroni

La baguette d’altra pare vanta 32 milioni di esemplari prodotti ogni giorno in Francia e ci sono ottime possibilità che possa ricevere l’ambito riconoscimento: questo almeno è quanto sperano i 180.000 lavoratori del settore panificazione. 

La richiesta è stata approvata all’unanimità e la richiesta è stata già inoltrata al settore al Consiglio municipale di Parigi per prendere in esame la candidatura per un risultato che sembra veramente scontato come conferma anche il Journal du Dimanche. 

La baguette, il classico pane francese, si caratterizza per la sua croccantezza esterna e per essere estremamente morbido all’interno e per la sua forma allungata. Nasce nella Francia del 1920 quando fu emanata una legge che proibiva di sfornare il pane prima delle quattro. Per rimediare all’impossibilità di poter servire le classiche pagnotte, furono allora preparate le baguette che si preparavano più rapidamente ed erano di forma allungata e consentivano una cottura ovviamente molto più veloce. Attualmente esistono tante varianti di baguette anche con farine diverse ed esistono anche versioni più corte preparate appositamente per i panini, oppure vengono tagliate a fettine (ottime anche per essere serviti con altri ingredienti), ma di fatto l’impasto di base resta sempre lo stesso con l’indispensabile l’olio extravergine d’oliva, farina, lievito di birra o pasta madre, acqua e sale.