Qui dalle mie parti, ed in particolare all’Isola d’Elba, è già possibile trovare asparagi di campo, piccoli, fini e molto, molto più saporiti di quelli che si trovano comunemente negli alimentari o nei supermercati. Andiamo alla scoperta quindi di questi asparagi particolari, un po’ più difficili da trovare, ma che valgono la ricerca.
L’asparago è conosciuto fin dall’antichità ed i greci lo usavano anche per le sue proprietà terapeutiche, preparandoci tisane e decotti. Le sue origini le ritroviamo probabilmente in Mesopotamia, ma il nome deriva dal latino Asparagus, germoglio.
Gli asparagi selvatici rispetto a quelli di serra hanno un sapore più penetrante ed amarognolo e sono perfetti per frittate e risotti. Da noi in Toscana sappiamo che quando le giornate tornano ad allungarsi e si sente aria di primavera i campi si riempono di questi steli. So per esperienza che un occhio non allenato (come il mio) difficilmente riesce a distinguere i piccoli asparagi, abilissimi a mimetizzarsi nel verde dei campi. Fortunatamente ho chi li raccoglie per me!
Come già detto il piatto ideale per gustare gli asparagi selvatici è il risotto: sarà anche semplice da preparare ma mai mi è venuto così buono, e poi del resto le cose più semplici sono spesso le più gustose. Aggiungendo un paio di ingredienti “magici” è possibile rinnovare piatti tradizionali e donare loro quel sapore in più che li rende speciali. E generalmente il tocco in più viene quasi per caso e finisce che la volta dopo ci siamo già scordati cosa avevamo inventato!
RISOTTO AGLI ASPARAGI SELVATICI (Ingredienti per 4 persone)
- 1 mazzetto di asparagi selvatici appena colto
- 2 porri
- 1 bustina di zafferano
- olio extra vergine di oliva
- sale e pepe
- 1 dl di brodo
- 400 gr di riso
- 1 bicchiere di vino bianco
- 20 gr di burro
Preparazione: Pulite gli asparagi, privateli della parte più dura e tritateli grossolanamente. Attenzione che negli asparagi selvatici la parte dura è di più di quelli da serra, per cui calcolate poco più della metà. Nel frattempo pulite e affettate anche i porri e metteteli a soffriggere in padella con l’olio. Quando cominceranno a dorarsi aggiungete anche gli asparagi e fateli rosolare.
Mettete a tostare il riso, mescolando con un cucchiaio di legno. Versate nella padella il bicchiere di vino e fatelo sfumare. Una volta evaporato versate il brodo, in cui avrete precedentemente sciolto lo zafferano: anche qui attenzione perchè per un risotto perfetto il brodo va messo gradualmente, quasi un cucchiaio alla volta, tenendo d’occhio il tempo di cottura del riso. Salate e pepate. Appena prima di servire mantecate il riso con il burro. Per chi gradisce potete aggiungere una grattugiata di parmigiano.
Come vino in abbinamento Ginger&Tomato consiglia: Fiano di Avellino DOCG.
è davvero una fortuna trovare questi asparagi, da approfittarne subito..!
ricetta buona!! ma secondo me nel foto grande non sono gli asparagi selvatici, ma il lupolo selvatico….. sempre BUONO!!!
Ho provato questo risotto ed è davvero buono!Complimenti!
elisabeth ha ragione quelli della foto sono bruscandoli ovvero luppolo selvatico
Scusate, ma quelli che appaiono nella foto non sono gli “asparagi selvatici”:
questi infatti sono turioni di colore violaceo o verde scuro mentre questi sono verde chiaro e di consistenza più tenera; mi sembra possano essere associati quasi certamente ai germogli cosiddetti “cime di luppolo”, anch’essi molto buoni ma di caratteristiche completamente diversa per: ambiente di crescita, tipo di pianta e modalità di raccolta.
Proprio ieri ho raccolto gli asparagi selvatici sulle coline moreniche del Garda e confermo quanto sopra che, invero, nel seguito della descrizione, vengono definiti come “asparagi di campo”.
Per integrare il mio intervento posso affermare che è addirittura possibile fare un pasto intero a base di tali turioni con: risotto di primo, frittata di secondo con contorno di asparagi lessati e conditi con olio e, a discrezione, limone.
Buona primavera a tutti e saluti, Igor
signori topic vecchio ma non diciamo cazzate,questi sono i frutti della asparagina,non del luppolo!