La cucina regionale Pasquale. Le cuddure siciliane

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Oggi vi faccio conoscere una preparazione tipica siciliana che si gusta in questo periodo, proprio in prossimità della Pasqua. Si tratta delle cuddure cu l’ova (corone con le uova), dei dolci di pasta biscotto, in origine solo a forma di ciambella, a cui poi si sono aggiunte diverse sagome tra cui colombe, pulcini, campane, croci e quant’altro, ognuna con un significato simbolico intrinseco. L’uovo rappresenta il ciclo della vita per la sua forma ovale, il pulcino è il simbolo di una nuova vita che nasce.

La loro origine risale ai primi anni del novecento, quando ancora le uova di cioccolato non erano commercializzate e diffuse come oggi. Inizialmente costituivano una sorta di dolce dei poveri, difatti si era soliti prepararli in ambito contadino. Addirittura in principio erano preparate con la pasta di pane, versione che in alcuni paesi sopravvive ancora, anche se oggi sono conosciute soprattutto come dolci.

Dopo aver preparato la pasta biscotto, caratterizzata dalla presenza dello strutto al posto del burro e dell’ammoniaca per dolci al posto del lievito, si procede dando la forma alla cuddura, si incastonano nella pasta le uova precedentemente bollite fino a diventare sode. A lavoro ultimato si spennellano con dell’uovo sbattuto e si cospargono con i confettini colorati. Sono uno spettacolo da vedere tutte colorate.

Durante il periodo pasquale si è soliti prepararne in grandi quantità e donarne a parenti ed amici. Il loro nome varia a seconda della provincia: in alcune zone della Sicilia vegono denominate “pupi cu l’ovu” o “campanaru” come a Trapani ,“pupi cu l’ovu” a Palermo, “panaredda” ad Agrigento e Siracusa , “cuddura cu l’ovu” a Catania.

Cuddure cu l’ova

500 gr di farina 00
150 gr di zucchero
100 gr di strutto
½ bustina di ammoniaca per dolci
150 ml di latte tiepido
scorza di 1 arancia non trattata
2 uova fresche (o 2 + 1 tuorlo)
10 uova sode
confettini colorati

Far rassodare 10 uova e lasciarle raffreddare.
Raccogliere in una ciotola le altre 2 uova, la farina, lo zucchero, lo strutto e la scorza d’arancia. Amalgamare bene gli ingredienti ed aggiungere l’ammoniaca.
Infarinare leggermente la spianatoia e tirare l’impasto in una sfoglia di 1 cm circa di spessore.
Con la rotella tagliapasta ritagliare 4 forme a piacere.
Dalla pasta in eccedenza ricavate delle strisce lunghe e strette. Sistemate un uovo sodo al centro della forma e assicurarlo con una striscia di pasta inumidita alle estremità.
Lucidare con uovo battuto, decorare con delle palline di zucchero colorate e passare in forno a 200° per 20-25 minuti.

[Se ti interessa la cucina siciliana, leggi la storia e la ricetta della Cassata , per rimanere in tema di cucina regionale pasquale spostiamoci in Campania con la pastiera napoletana]